26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Calcio | Milan

Cerci: «Mi ispiro a Robben»

Intervistato dal periodico Forza Milan, l’esterno di Velletri ha ammesso di trovarsi bene a Milano e di essere felice di giocare in un club prestigioso come quello rossonero. E dal punto di vista tecnico ha confessato quali sono i suoi due idoli: «Robben e Totti, ammiro il loro modo di giocare».

MILANO - Non è certo un gran momento questo per Alessio Cerci. La maglia da titolare sembra ormai definitivamente persa a vantaggio di Honda o Niang, ma questi prossimi sei mesi potrebbero essere decisivi per il prosieguo della sua carriera. L’attaccante laziale, ancora di proprietà dell’Atletico Madrid, è alla ricerca di una conferma da parte del Milan che però, visto l’andamento altalenante dell’ex granata, sembra difficilmente intenzionato a riscattarlo dal club spagnolo a giugno.
E allora è ipotizzabile che Cerci tenterà di dare tutto per convincere Mihajlovic e Galliani di essere un uomo da Milan: «Mi trovo molto bene a Milano, perchè è una grande città e soprattutto perchè ho l'opportunità di giocare in un grande club». 

Difficile gestire la tensione
In un'intervista rilasciata al nuovo numero di Forza Milan e ripresa dal sito internet del club, l’attaccante esterno nativo di Velletri ha spiegato il perché del suo momento difficile: «L’approccio mentale è fondamentale. La pressione su di noi é tanta e il fatto di saperla gestire diventa fondamentale. All'inevitabile tensione presente prima di ogni partita si unisce la voglia di far bene, di riuscire a esprimere sul campo quello che hai preparato in allenamento. E purtroppo non sempre è facile coniugare le due cose». La verità però è che «ho la fortuna di svolgere il lavoro che ho sempre sognato, cerco di farlo con tutto l'impegno e l'entusiasmo possibile. In questo quadro non c'è posto per la paura». 

Cerci: «Totti decisivo anche a 39 anni»
Ma da chi prende spunto Alessio Cerci per le sue giocate? «Senza dubbio Arjen Robben, l'esterno più forte attualmente in circolazione. Un giocatore fantastico che fa sempre i movimenti giusti, salta sempre l'uomo e quando parte in velocità diventa imprendibile. Vederlo giocare per me è fonte d'ispirazione, ha le caratteristiche perfette per un esterno d'attacco. Poi non ho difficoltà ad ammettere che Totti è sempre stato il mio idolo. Ammiro il suo modo di giocare perchè a 39 anni è riesce ancora ad essere decisivo».
Chissà quando Cerci riuscirà ad esserlo invece per il Milan, i tifosi rossoneri continuano a sperare, ma non resta molto tempo per dimostrarlo.