«Questo è un governo di destra»: il Pd vuole costruire l'alternativa 'popolare'
Il segretario reggente Maurizio Martina durante il dibattito sulla fiducia al govrno Conte disegna il nuovo ruolo dei Dem
Il segretario reggente Maurizio Martina durante il dibattito sulla fiducia al govrno Conte disegna il nuovo ruolo dei Dem
Il presidente del Senato: «Politicamente e umanamente la misura è colma. Io non mi riconosco più nel merito e nel metodo»
E' prevista una soglia di ingresso del 3% per le singole liste mentre per le coalizioni sale al 10%. Il 36% dei seggi viene assegnato con l`uninominale, il 64% con il proporzionale
«Dicono che questa legge sia figlia mia, al massimo è mia nipote», ha detto il leader di Ala in Senato durante il voto finale sul Rosatellum
Mentre il governo incassa le prime fiducie al Senato sulla legge elettorale il leader di Ala ne rivendica la paternità, mentre il sindaco di Benevento si dice pronto a tornare per essere «decisivo»
Il senatore pentastellato contro il presidente emerito della Repubblica che ha annunciato di votare la fiducia al governo sul Rosatellum
Il leader del Movimento 5 stelle: «Probabilmente vinceranno loro ma se vinciamo noi la vittoria sarà tripla. Hanno tolto la maschera, lo Stato non esiste più»
Il presidente emerito della Repubblica durante il voto della legge elettorale al Senato: «Forti pressioni su Gentiloni»
Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato ha spiegato che il suo partito ha già dimostrato alla Camera di voler un'approvazione rapida della norma
Lo ha detto la capogruppo di Articolo 1, Cecilia Guerra, in vista del voto a palazzo Madama sulla legge di bilancio
Il capogruppo di Fi alla Camera: «Invece di occuparsi dei giovani, delle pensioni, della povertà, della crescita economica, il governo vuole imporre una norma che l'Italia non vuole»
Il presidente del Pd: «Non possiamo permetterci di tentennare di fronte a un obiettivo di civiltà. Non possiamo fermarci per paura di una campagna razzista»
Il candidato premier del M5s: «Hanno 66 franchi tiratori, stanno a pezzi, potranno avere la maggioranza qui dentro ma noi abbiamo la maggioranza degli italiani onesti»
Giorgia Meloni definisce “uno schifo” la legge elettorale che il governo Gentiloni ha blindato con il voto di fiducia. E non esita a rimproverare duramente anche gli alleati
Lo ha deciso il consiglio dei ministri. Quando è arrivato il momento di votare alla Camera è montata la protesta dai banchi del Movimento 5 stelle
Il Partito democratico ha chiesto al premier Gentiloni di porre la fiducia sulla legge elettorale, ma Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia promettono battaglia
Il vicepresidente della Camera ha accusato il governo Renzi di avere accettato, alla fine del 2014 di sbarcare esclusivamente in Italia i migranti salvati in mare
I pentastellati denunciano: «Una riforma che non fa nulla per la prescrizione, mette il bavaglio alla stampa con il divieto di pubblicazione delle intercettazioni e il taglio ai fondi per farle»
Il senatore di Forza Italia è tornato ad annunciare le sue dimissioni da palazzo Madama ad Omnibus su La7, dopo che l'Aula ha votato contro la sua decadenza da parlamentare, come prevederebbe la legge Severino
La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio è tornata in Tv per la prima volta dopo la debacle sul referendum costituzionale. Ospite di Porta a Porta ha bacchettato i giornalisti per non aver dato ampio risalto alla notizia che suo padre non è più indagato nell'inchiesta Banca Etruria, ha difeso a spada tratta il ministro dello Sport, Luca Lotti
Durante le dichiarazioni per il voto di fiducia al governo di Paolo Gentiloni, il senatore leghista ha ricordato le magre figure collezzionate dal siciliano all'estero. L'ex titolare dell'Interno non l'ha presa benissimo e ha rivolto sguardi minacciosi ai banchi del Carroccio
Dopo aver incassato l'ok della Camera con 368 voti a favore, oggi il nuovo esecutivo dovrà ricevere l'appoggio di palazzo Madama. Secondo Paolo Naccarato, (Gal) il premier può aspettarsi tra i 167 e i 173 voti favorevoli
Passata la grana voto di fiducia, che ieri ha incassato 32 voti a sostegno e 17 contro, il governatore della Campania, ora deve affrontare una nuova magagna giudiziaria per le frasi pronunciate durante il celebre meeting a porte chiuse all'hotel Ramada il 15 novembre scorso
Fratelli d’Italia ha deciso di non abbandonare l'Aula durante il voto di fiducia al governo di Paolo Gentiloni per dire un «chiaro, deciso e fragoroso no» come ha annunciato la leader nel corso della dichiarazione di voto alla Camera
L'eurodeputato ha tenuto una conferenza stampa lampo a termine del consiglio federale del Carroccio in cui ha illustrato la linea del «al voto subito» approvata dal suo partito e ha motivato le ragioni per cui i leghisti non hanno partecipato nè parteciperanno alle consultazioni avviate dal presidente della Repubblica
Le opposizioni, tranne il Movimento 5 stelle, contro la blindatura del testo Per Forza Italia è una via «impraticabile», per la Lega Nord si tratta di una norma piene di «mance» elettorali. Grillo invece: «Prima si vota meglio è»
Alla manifestazione del Movimento della cittadinanza C hanno aderito diverse realtà associative dal Good Italia di Firenze al Gruppo Italia si Ama di Torino,dal Gruppo Caduti del Piave Veneto alle Vittime del Salva Banche
Non si è spaccato il partito democratico, ma il partito dei dissidenti. La maggior parte dei riformisti si è schierata con il premier in difesa dell’ unità del gruppo e della poltrona. Ma anche chi ha scelto la strada dell’astensione rischia poco: «Non ci saranno azioni disciplinari, non siamo il 5Stelle», li ha rassicurati Ettore Rosato.
Paola Raia (ex forzista ed ex cosentiniana) e Tommaso Barbato (ex senatore Udeur, protagonista del famoso sputo in Parlamento) si candidano con Enzo De Luca? La domanda non ha ancora una risposta ufficiale. Ma l'ex sindaco di Salerno non lo esclude.
"È l'ora di pensare al futuro del nostro Paese, non alla poltrona. E lo dico rivolgendomi a coloro che, come noi, contestano l'Italicum ma, a differenza nostra, hanno paura a votare contro perché antepongono il posto da parlamentare al salvataggio dell'Italia dal piano accentratore di Renzi". Lo scrive il deputato M5S Danilo Toninelli su facebook.
"Il Movimento 5 stelle ritira tutti gli emendamenti alla legge elettorale" in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Lo scrive su twitter il deputato Pd Emanuele Fiano. I pentastellati avevano presentato 20 proposte di modifica. L'annuncio era già stato dato su Twitter da Danilo Toninelli.
Inizieranno domani alle 10, a quanto si apprende, le votazioni degli emendamenti presentati all'Italicum in commissione Affari costituzionali alla Camera. Ne frattempo piovono le critiche sulle scelte politiche del premier, Matteo Renzi.
"La sostituzione di 10 membri di Commissione che evidentemente non la pensano come il segretario del partito e presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è una cosa assolutamente mai vista". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio. E ha usato parole dure anche per commentare il naufragio dei migranti.
Scelta Civica ha presentato stamattina in commissione Affari Costituzionali della Camera cinque emendamenti alla legge elettorale. Enrico Zanetta, segretario politico del partito, si rivolge al premier: "Non accettiamo che si parli di fiducia per l'Italicum".
Le "critiche" della minoranza Pd all'Italicum "mi ricordano 'Cara ti amo' di Elio e le storie tese...". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Rtl 102.5. "Abbiamo concesso - ha ricordato - molte cose richieste a chi chiedeva modifiche ma non si può tutte le volte ripartire da capo."
Matteo Renzi ha annunciato di voler mettere la fiducia sul decreto delle banche popolari, ma la Lega Nord è fortemente contraria perché ritiene che il governo stia proteggendo gli interessi di pochi a spese di molti. Cosa si nasconde davvero dietro questo decreto? Ce lo spiega il leghista Guido Guidesi, che ha rilasciato un'intervista per DiariodelWeb.it.
Il premier, Matteo Renzi, ha deciso di imporre la fiducia sulla Riforma delle banche popolari, ma il nuovo centro destra non è d'accordo. Che ne sarà della maggioranza di governo, e cosa farà Alfano? L'abbiamo chiesto al deputato di NCD Paolo Tancredi, capogruppo della Commissione Parlamentare Bilancio e Tesoro, che ha rilasciato una dichiarazione per i lettori di DiariodelWeb.it.
Il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, parla alla Direzione del partito e - rifacendosi a quanto avvenuto oggi nel Movimento di Beppe Grillo, con l'espulsione di quattro manifestanti - afferma che, da segretario, non espellerà i dissidenti, ma è aperto al dialogo. Nel partito prevale la libertà, ma bisogna seguire almeno una regola, quella della fiducia.
Il Job Act approvato ieri al Senato «è una riforma di destra« e il problema del Pd non sono vere o presunte «scissioni« ma «il fatto che poi qualcuno si disamora e quando ci si disamora dopo si finisce per innamorarsi di qualcos'altro«: lo sostiene Pippo Civati.
Il senatore di Forza Italia: "Oggi siamo all'esaltazione di questo strumento, che diventa parte integrante della retorica renziana della velocità"
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Renzi lo fa perché non ha i voti della sua maggioranza, perché un partito, il Nuovo Centrodestra gli ha detto di 'no' e quindi se si fosse votato con il no del Ncd, se si fosse votato in maniera ordinaria, sarebbe caduto il governo, non ci sarebbe stata più la maggioranza»
Il tanto vituperato euro ci ha consentito finora di contenere i danni tenendo i tassi di interesse vicini allo zero. Colpevolmente non solo non ne abbiamo approfittato, al contrario ci è sembrata l’occasione buona per fare altri debiti. Ora i professori proveranno a bloccare la colata. Ma a scottarci le dita saremo solo noi
Alla vigilia delle espulsioni, interrogativi sulla posizione di Galan. Il segretario politico, Angelino Alfano ha stigmatizzato il comportamento dei due esponenti veneti del centrodestra
Malumore che da giorni viene raccontato in ambienti democratici per come il Colle ha gestito tutte le crisi della maggioranza. Cresce la convinzione del voto anticipato nel 2012. Casini: «Il Prem
Gava: «Vorrei completare la Legislatura e arrivare al vitalizio». Il Gruppo del Pdl Veneto: «Allineati con il coordinatore regionale». Galan: «Non cancellare il loro malessere con l'espulsione»
«Lo sviluppo non si può fare a costo zero, no ai tagli lineari. Un politico indagato dovrebbe dimettersi. Intercettazioni: rinviato ancora ddl, forse hanno capito…»
Sulla carta Pdl a 214, maggioranza a 317
«Da Bossi ultimatum a Pontida per le riforme, in tre mesi niente»
I «Cerchisti» sono per il voto anticipato, i «maroniani» pensano a nuovo Governo. Ma su una cosa tutti concordano: a decidere sarà sempre Umberto Bossi
Lo scenario del Governo di transizione non ha mai convinto il leader del PD. Riesplode intanto la grana dei Radicali, ma il Segretario non vuole alimentarla