Straordinaria prestazione dei rossoneri di Gattuso. Passati in svantaggio dopo il gol di Freuler, hanno dato vita ad una rimonta sensazionale: prima Piatek, poi Calhanoglu, quindi ancora il Pistolero.
I rossoneri giocano una delle migliori partite della stagione, seppur al cospetto di un avversario non particolarmente brillante. Sugli scudi Paquetà, Piatek, Romagnoli e il solito Donnarumma.
Con il rientro del regista argentino sono molti gli scenari che si aprono per il tecnico rossonero. Tra questi, con Suso penalizzato dalla pubalgia, interessante quello che prevede Paquetà schierato da trequartista centrale dietro a Piatek e Cutrone.
Infuria la polemica per l’atteggiamento di alcuni arbitri, che malgrado la disponibilità del VAR, continuano ad ignorarlo commettendo errori di proporzioni incalcolabili.
Grosso passo indietro rispetto alle precedenti uscite. In vantaggio con un gran gol di Piatek servito da Paquetà, anzichè dare il colpo di grazia agli avversari, il Milan si rintana nella propria metà campo fino al pareggio di Zaniolo. L’arbitro però ancora una volta penalizza i rossoneri.
La squadra rossonera sembra aver cambiato pelle rispetto alle prime giornate in cui prendeva sempre gol. Ora la porta di Gigio è una fortezza inespugnabile e il merito è della nuova chiave tattica di Gattuso.
Partita superlativa dei rossoneri di Gattuso che lasciano a 0 reti segnate una macchina da gol come il Napoli in due partite consecutive. Merito di un’eccellente fase difensiva, se poi lì davanti si aggiunge pure il pistolero Piatek con due reti, ecco servita la semifinale di Tim Cup.
Botta e risposta sul diariodelweb.it tra accusatori e difensori della nuova proprietà rossonera. La mossa di lasciar andare Higuain è giustissima, la verità è che il Milan, ancora oggi, è costretto a pagare per altri errori.
Supercoppa alla Juve grazie a un gol di Ronaldo nella ripresa. I rossoneri giocano una partita coraggiosa e gagliarda e colpiscono anche una traversa con Cutrone. Alla fine rosso a Kessiè e rigore reclamato nel finale per un fallo su Conti.
I rossoneri giocano 120 minuti intensi contro una buona Sampdoria. Alla fine la spunta il Milan grazie ad una doppietta del giovane bomber messo in campo da Gattuso nei supplementari. E arriva anche il primo assist per Conti.
I rossoneri tornano al gol e alla vittoria al termine di una partita emozionante e combattuta fino al termine. In svantaggio per una sfortunata deviazione di Romagnoli, il Milan ribalta il match con Castillejo e Higuain. Poi ci pensa Gigio a sigillare il match con una parata sensazionale nel recupero.
Ennesima brutta prestazione del Milan sul terreno di un Frosinone battagliero. Diversi milanisti sotto tono, ma preoccupano le condizioni psicofisiche di Higuain e Calhanoglu.
Partita troppo timida dei rossoneri al cospetto di avversari incattiviti ma tutt’altro che irresistibili. Alla fine il Milan esce per un autogol e un rigore letteralmente inventato dal paradossale arbitro francese Bastien. Come a Londra l’anno scorso con l’Arsenal.
Risultato a reti bianche contro i granata che di fatto lascia invariata la classifica, ma il match offre diverse chiavi di lettura importanti per mister Gattuso.
Infortuni, squalifiche, riposo ridosso al minimo, eppure il Milan di Gattuso non molla mai. Neppure dopo il gol del vantaggio parmense segnato da Inglese. Di Cutrone e Kessiè su rigore le reti della rimonta.
Gattuso costruisce un unico blocco attorno alla colonna portante Donnarumma, Zapata, Bakayoko, supportati con grande spirito di sacrificio da Rodriguez, dal bomber di giornata Kessiè e dalla fantasia di Suso
Dopo l’espulsione, con tanto di sceneggiata indecorosa, maturata contro la Juve, si discute sull'atteggiamento del Pipita, sulle sue reazioni spesso scomposte e sulle sue eventuali ragioni
Partita di grande sofferenza. Va bene i tanti infortunati, ma l’atteggiamento troppo timoroso da parte dei rossoneri non è accettabile per una squadra che ha ambizioni importanti
La furiosa battaglia contro l’Udinese decisa al 97’ da un gran gol del capitano rossonero servito dal solito assist di Suso. Il Milan, falcidiato dagli infortuni, nel primo tempo perde anche Higuain.
Come contro la Roma, il Milan conquista i tre punti nei minuti di recupero grazie a un’invenzione di Romagnoli, protagonista sfortunato dell’autogol del pareggio genoano. Il vantaggio iniziale del solito Suso
Prima in vantaggio, poi sotto per l’uno-due della Samp, quindi di nuovo rossoneri bravi a ribaltare la partita. Ottimi i tre davanti, discreta anche la prova della difesa, al netto del blackout a metà ripresa.
Si torna a parlare di un ribaltone sulla panchina rossonera. In pole position c’è Donadoni, intanto emergono le ragioni dello screzio tra dt e allenatore del Milan.
Continua il casting per il nuovo centrocampista che arriverà a gennaio alla corte di Gattuso. L’ultimo nome è quello di un ivoriano che gioca in Ligue 1.
Leonardo e Maldini già al lavoro per completare il lavoro lasciato in sospeso ad agosto. Il Milan necessita di almeno un paio di nuovi innesti per rendere la rosa competitiva.
Nuovo mezzo passo falso per i rossoneri, stavolta sul campo di un Empoli tutt’altro che irresistibile. Ancora una volta il Milan ha mostrato buone cose dalla cintola in su e le solite nefandezze in fase difensiva.
Partita stradominata dal Milan nel primo tempo. Poi nella ripresa Gasperini azzecca i cambi e l’Atalanta torna sotto. Di nuovo i rossoneri avanti fino alla conclusione al cardiopalma che spegne i sogni di Gattuso
Il Milan fa fatica in Lussemburgo ma alla fine conquista i tre punti. Il gol è del solito Pipita, per Gattuso alcune risposte confortanti ma anche qualche delusione di troppo.
Sui media si torna a parlare insistentemente e in maniera perniciosa dell’opportunità (presunta) di una rivoluzione tattica. Esattamente come già successo 12 mesi fa, con i risultati sotto gli occhi di tutti
In Casa Milan si lavora anche al mercato in uscita. L’ivoriano considerato incedibile; dopo Bonucci e Kalinic, invece, un altro pezzo forte del mercato di Fassone e Mirabelli potrebbe andar via.
È iniziato il countdown che porterà alla chiusura del mercato e Leonardo deve ancora consegnare due calciatori a Gennaro Gattuso: una mezzala ed un attaccante esterno.
Questa sera l’Atalanta si gioca l’Europa nel match di ritorno contro i bosniaci del Sarajevo dopo il 2-2 della scorsa settimana a Bergamo. Intanto il tecnico bergamasco parla di Caldara al Milan.
In attesa che si chiariscano le linee guida della nuova società guidata dal fondo Elliott, in casa Milan si lavora per individuare obiettivi low cost e facilmente raggiungibili.
Gli scenari apocalittici che qualcuno sta iniziando a dipingere vanno drasticamente ridimensionati. La situazione in casa Milan è chiara, non esiste alcun rischio di fuggi fuggi da Milanello in caso di no dell’Uefa.
Oltre ad un centravanti da almeno 20 gol a stagione, la principale esigenza per Gennaro Gattuso, emersa nel corso della stagione appena conclusa, è quella di poter contare su una mezzala in più.
L’infortunio dello spagnolo costringe Gattuso ai giochi di prestigio per riuscire a mettere in campo un undici decente contro la Fiorentina. Di tutto questo qualcuno dovrà pagare.
Il calciatore della Nazionale sfoglia la margherita in attesa di un segnale dalla Roma: rinnovo alle condizioni richieste oppure via all’asta. Inter e Juve hanno già fatto i primi passi, ma adesso c’è anche il Milan.