Estasi Milan: Dea annientata e ipoteca Champions
Straordinaria prestazione dei rossoneri di Gattuso. Passati in svantaggio dopo il gol di Freuler, hanno dato vita ad una rimonta sensazionale: prima Piatek, poi Calhanoglu, quindi ancora il Pistolero.
DONNARUMMA - Dopo tante partite giocate da fenomeno, sale sul banco degli imputati per il gol preso da Freuler. Personalmente lo assolvo e spiego le mie ragioni: se quello dell’atalantino fosse stato un rigore (la distanza era quella), avremmo parlato della deviazione di Gigio contro il palo, e poi purtroppo in rete, come una sorta di miracolo sfiorato. Nella ripresa sbriga con tranquillità tutte le pratiche, uscite alte e parate alla sua portata. 6
CALABRIA - Se Davide dovesse continuare a giocare con questo rendimento nessuno più insisterà con le domande sul perchè Conti resta fuori. Bravo Calabria, anche a Bergamo regge all’onda d’urto atalantino con coraggio e vigoria. 7
MUSACCHIO - Accanto a Romagnoli continua la crescita imperiosa dell’argentino, tornato a livelli molto positivi dopo l’infortunio di fine 2018. Contribuisce ad annichilire l’attacco devastante di Gasperini. 7
ROMAGNOLI - Forza e intelligenza nell’anticipo, il capitano del Milan è sempre più una sicurezza. Cancella letteralmente dal campo uno come Zapata che nelle ultime settimane aveva segnato gol in quantità industriale. Altro che storie, oggi Alessio è uno dei difensori più forti al mondo. 8
RODRIGUEZ - È l’uomo di movimento più utilizzato da Gattuso e un motivo ci sarà. Però è lo svizzero che non riesce a contrastare l’inferocito Ilicic che mette l’assist geniale per il gol di Freuler. Si fa personare con l’assist che il Pistolero trasforma in oro. 7
KESSIÈ - Avrà sentito l’emozione del ritorno a casa? Difficile, visto che già l’anno scorso segnò a Bergamo con la maglia del Milan. Fatto sta che a cavallo del 12’ minuto si trova per ben due volte solo davanti a Berisha, la prima di destra e la seconda di testa, sciupando un paio di clamorose opportunità per portare in vantaggio la sua squadra. Meno efficace di altre volte, come in occasione della palla persa malamente che genera l’ennesimo corner pericoloso per l’Atalanta. 6,5
BAKAYOKO - Ottimo l’intervento su Ilicic al 3’, ma quando si tratta di impostare (quanti passaggi sbagliati nel primo tempo) fa rimpiangere Lucas Biglia. Nella ripresa, come spesso gli capita da qualche settimana a questa parte, cresce in maniera esponenziale nella ripresa e anche contro l’Atalanta merita il bel voto ormai di rito. 7
PAQUETA’ - Qualità abbinata a quantità, e tutto in proporzioni esagerate. Il Milan ha trovato un grandissimo calciatore, funzionale al progetto tattico di Gattuso, ma a volte troppo lezioso: al minuto 74, lanciato tutto solo verso la porta avversaria, perde il tempo per tirare e brucia tutto con un tacco che fa infuriare Gattuso. Non paragonabile - almeno al momento e soprattutto per differenza di caratteristiche - all’illustre predecessore che giocava con il 22. 6,5
SUSO - Ritrovata la condizione e superata l’impasse legata al problemino di pubalgia, ecco il vero Suso: l’assist per Kessiè al 12’ è un cioccolatino che meriterebbe solo di essere spinto in porta. L’ivoriano però cincischia e spreca. Ammonito al 27’ per un fallo evitabile a metà campo, lo spagnolo salterà il prossimo turno casalingo contro l’Empoli. Scompare progressivamente alla distanza fino alla sostituzione con Castillejo. 6
PIATEK - Solo una cosa: ILLEGALE. Novello Re Mida, trasforma in oro tutto quello che tocca, compreso quell’assist di poche pretese di Rodriguez che il Pistolero butta in fondo al sacco di Berisha allo scadere del primo tempo. Pensavate che potesse bastare? Certo che no, e su calcio d’angolo arriva anche l’incornata imperiosa che stampa il risultato sul 3-1 per i rossoneri. 9
CALHANOGLU - Il salvataggio fenomenale su Hateboer lanciato a rete dopo appena pochi secondi di gioco fa capire perchè Gattuso continui a puntare su di lui. Se poi dovesse ritrovare anche la confidenza con il gol, per informazione ammirare a bocca aperta la sassata che ha inchiodato il pallone in fondo al sacco alla sinistra di Berisha, ecco che per gli avversari potrebbe davvero essere un problema. 8
CUTRONE - s.v.
CASTILLEJO - s.v.
LAXALT - s.v.
GATTUSO - «Va bene curare la fase difensiva, ma ormai Suso e Calhanoglu fanno i terzini sempre: la sensazione è che Gattuso abbia preso un po’ troppo alla lettera il concetto di difendere di squadra». La critica mossa al tecnico rossonero nella prima frazione di gioco è quasi unanime. Poi però la squadra si ricompatta attorno alle sue certezze (Romagnoli dietro, Bakayoko in mezzo e Piatek in avanti), tira fuori le unghie e ribalta una partita che dopo la mezz’ora sembrava ormai persa. E il merito è tutto di Gattuso, altro che storie. 7,5
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