19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Calcio

Cosa manca al centrocampo del Milan

Dirigenza ed allenatore sono al lavoro per rinforzare un reparto ancora incompleto dopo addii e mancati arrivi. Si punta sul sampdoriano Praet

Hakan Calhanoglu e Franck Kessie, centrocampisti del Milan
Hakan Calhanoglu e Franck Kessie, centrocampisti del Milan Foto: ANSA

MILANO - Nel nuovo Milan gestito da Boban, Maldini e Massara ed affidato a Marco Giampaolo, il reparto da potenziare maggiormente appare senza dubbio il centrocampo. Persi già a giugno Bakayoko (non riscattato dal Chelsea), Bertolacci, José Mauri e Montolivo (a nessuno dei quali il club ha rinnovato il contratto), arrivati i soli Bennacer e Krunic, la linea mediana milanista necessita di ritocchi anche solo numericamente, nonostante la squadra dovrà affrontare solamente il campionato e la Coppa Italia dopo l'esclusione dell'Uefa dall'Europa.

Rinforzi

Giampaolo continua a reclamare qualità nella sua rosa ed il tecnico di Giulianova è stato parzialmente accontentato con l'arrivo di Bennacer, destinato a diventare il fulcro della linea mediana rossonera nella prossima stagione. Ma, nel 4-3-1-2 dell'ex allenatore di Empoli e Sampdoria, manca ancora qualcosa, ovvero una mezzala duttile ed intelligente che possa aumentare il tasso tecnico ed il peso specifico del centrocampo. Perso Veretout, perso Sensi, resta quello di Dennis Praet il nome caldo in casa milanista, anche se, come al solito, la richiesta sampdoriana è intorno ai 25 milioni e l'offerta del Milan si ferma a 16, con la logica conseguenza che l'affare è in alto mare.

Numeri

Ad oggi, i tre titolari del centrocampo rossonero sarebbero Kessie, Bennacer e Calhanoglu, con Paquetà (o Suso) ad agire sulla trequarti come fonte di ispirazione per le due punte. In panchina, oltre al già citato Krunic e in attesa del recupero di Bonaventura, ci sarebbe Lucas Biglia, uno dei pochi superstiti all'epurazione estiva indetta da Gazidis, che però resta virtualmente sul mercato con 33 anni ed un contratto in scadenza sul groppone. Al di là della mezzala, che servirebbe ma che potrebbe anche non arrivare, al Milan mancano elementi che facciano numero, mancano i panchinari, possibilmente più utili ed utilizzabili rispetto a quelli del recente passato, possibilmente scelti ed indicati dall'allenatore e non acquistati sotto suggerimento di procuratori o perchè convenienti ai saldi. Il calcio a certi livelli è francamente tutt'altro.