Milan: non c’è soltanto Suso fra i possibili sacrifici estivi
Incerta la posizione di diversi calciatori rossoneri che potrebbero lasciare Milanello il prossimo luglio. Ecco tutti i nomi

MILANO - Nel Milan edizione 2019-2020 potrebbero esserci diversi volti nuovi e qualche esclusione eccellente. Complici, in parte, i paletti imposti dal Fair Play Finanziario ed una campagna acquisti parzialmente da autofinanziarsi per il club rossonero. La dirigenza milanista, ovvero Gazidis, Leonardo e Paolo Maldini, sono già al lavoro per reperire i nomi giusti che comporranno il nuovo Milan, ma anche per individuare i possibili sacrifici eccellenti che potrebbero lasciare Milano a luglio e alla riapertura del calciomercato.
Si è parlato di Suso, ad esempio, la cui clausola di 40 milioni può far gola in Europa e che nella seconda parte di stagione ha fatto registrare un evidente calo di prestazioni, diventando uno dei potenziali partenti a fine stagione; certo, lo spagnolo non rappresenta l’eccellenza in fatto di attaccanti esterni, e per numero di gol e per carisma, ma il Milan è convinto di reperire diversi estimatori in giro per il continente.
Lista
Ma Suso non è l’unico cedibile in casa milanista: oltre a lui, infatti, i dirigenti vagliano anche la posizione di Franck Kessie (protagonista peraltro dell’indecorosa gazzarra in panchina con Biglia nell’ultimo derby), stimato 40 milioni di euro dai rossoneri e che piace in Inghilterra ad Arsenal, Chelsea, West Ham e Tottenham, oltre che in Cina. Anche Hakan Calhanoglu ha diversi richiami in Germania (Lipsia e Werder Brema su tutti) e la sua annata in chiaroscuro può convincere il Milan ha piazzare il turco sul mercato come sacrificio non così doloroso.
Infine c’è la posizione di Bakayoko, per il quale il Chelsea non fa sconti e non si scosta dalla richiesta di 35 milioni di euro per il riscatto del francese. Soldi che Leonardo e Maldini speravano di ottenere dal Siviglia per l’altrettanto scontato riscatto di André Silva, riscatto che scontato non appare più, anzi, tutto il contrario. Se i rossoneri fossero costretti a rispedire Bakayoko a Londra, i suddetti 35 milioni sarebbero reinvestiti in altri obiettivi di mercato, in particolar modo a centrocampo e sugli esterni di attacco.