28 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Supercoppa Italiana di Calcio

Orgoglio Milan, ma non basta contro CR7 e l’arbitro Banti

Supercoppa alla Juve grazie a un gol di Ronaldo nella ripresa. I rossoneri giocano una partita coraggiosa e gagliarda e colpiscono anche una traversa con Cutrone. Alla fine rosso a Kessiè e rigore reclamato nel finale per un fallo su Conti.

Ancora una volta i milanisti costretti a protestare contro la Juventus
Ancora una volta i milanisti costretti a protestare contro la Juventus Foto: ANSA

DONNARUMMA - Prima con Douglas Costa, poi con Cancelo e per concludere con CR7, la Juve nel primo tempo mette i brividi a Gigione. Bucato poi nella ripresa da un pallone che gli scivola tra le mani, ma il colpo di testa di Ronaldo è talmente ravvicinato che pare difficile prendersela con Donnarumma. 5,5

CALABRIA - Fino a quando si tratta di spingere va anche bene, se però dalle sue parti si materializza Ronaldo allora son dolori. Rimedia un giallo sciocco che lo costringerà, come il compagno di squadra Kessiè, a saltare la trasferta di Genova in campionato. 5,5

ZAPATA - Partita onesta. Rischia un rigore a inizio ripresa per aver contrastato Ronaldo in area senza chiudere le mani dietro la schiena, ma nel complesso soffre poco lo strapotere tecnico dell’attacco bianconero. 6,5

ROMAGNOLI - Pulito ed elegante nelle chiusure, come quella de luxe al 40’ su punizione pericolosa in mezzo all’area della Juve. Tradito da Rodriguez che non segue il suo movimento in uscita in occasione del gol di Cristiano Ronaldo. Anche il capitano rossonero, ammonito dopo l'espulsione di Kessiè, salterà il Genoa per squalifica. 7

RODRIGUEZ - Una delle più complicate serate della sua vita, stretto in mezzo a due furie come Douglas Costa e Cancelo. Come era già accaduto con Mandzukic in campionato, si perde in area Cristiano Ronaldo alla fine del primo tempo, ma la semirovesciata in acrobazia del portoghese accarezza la traversa. Tiene colpevolmente in gioco CR7 in occasione del gol juventino. Partita da dimenticare. 4,5

BAKAYOKO - Falciato in maniera irresponsabile da Bentancur (neppure ammonito) dopo nemmeno 10 minuti di gioco. Non può rappresentare una giustificazione però il controllo inguardabile, dopo l’uscita a vuoto di Szczęsny, che impedisce al francese di battere a rete a porta vuota. Alla fine è costretto a tenere in piedi da solo il centrocampo rossonero. 5,5

KESSIÈ - Primo tempo in sordina, nella ripresa si aprono delle praterie per l’ivoriano che si lancia sempre negli spazi con il giusto tempo, ma purtroppo senza la necessaria precisione. La conferma che non si tratti della sua serata arriva al 72’ con il cartellino rosso per un entrata sciocca e inutile su Emre Cam che priverà Gattuso del suo centrocampista anche nella prossima trasferta di Genova. 4

PAQUETA’ - Il pallone perso in uscita al limite della propria area di rigore al 38’ ci ricorda che stiamo parlando di un ’97 alla sua seconda presenza con la maglia del Milan. Le qualità ci sono, come quelle mostrate in occasione della bella e veloce ripartenza alla fine del primo tempo, ma il ragazzo è ancora comprensibilmente acerbo. Nella ripresa esce dopo aver sciupato un paio di pericolose ripartenze. 5

CASTILLEJO - Che si tratti di un calciatore immaturo lo dimostrano alcune leggerezze tipo i continui e spesso inutili falli in fase di copertura. Il cartellino giallo inevitabile alla fine del primo tempo dovrebbe farlo riflettere. In avanti tenta un paio di conclusioni pretenziose, ma alla fine si dimostra francamente impalpabile. 4,5

CUTRONE - Il primo pallone decente che gli arriva (ce n’è stato un altro interessantissimo nel primo tempo ma il solerte e inadeguato guardialinee lo ferma in posizione regolarissima mentre Patrick è lanciato a rete da solo) gli arriva ad inizio ripresa e Cutrone lo spedisce di prima intenzione contro la traversa con Szczęsny battuto. Il giovanissimo bomber rossonero si rivela prezioso anche nel far ripartire sempre puntualmente l’azione del Milan e nell’andare a strappare palloni agli avversari. Gattuso farà bene a tenerselo stretto anche se dovesse arrivare Piatek a gennaio. 7

CALHANOGLU - Memore di quella sassata che allo Stadium lo scorso anno si stampò contro la traversa, ci riprova subito anche in Arabia, ma senza la necessaria precisione. Nel complesso il turco gioca sempre in maniera troppo morbida, non controlla palloni importanti e soprattutto spreca una strepitosa occasione al tramonto del primo tempo, quando scarica in porta da ottima posizione senza la necessaria cattiveria. Nella ripresa ci riprova, stavolta con maggiore convinzione, ma la palla finisce fuori. 5,5

HIGUAIN - L’impegno che ci mette quando entra nelle ripresa e soprattutto la veemenza con cui protesta a fine partita contro i suoi ex compagni per l’arbitraggio di Banti non sembra quello di un giocatore che sta per abbandonare la nave. Scopriremo gli sviluppi di questa telenovela solo nei prossimi giorni. 6

BORINI - Solito impegno, ma i limiti tecnici sono sempre i soliti. Evidentissimi. 5,5

CONTI - s.v.

GATTUSO - La rinuncia forzata a a Gonzalo Higuain dal primo minuto costringe Gattuso a schierare una squadra giovanissima. Grave la palla gol concessa alla Juventus alla mezz’ora del primo tempo, azione di ripartenza nata da un corner a favore del Milan, ma nel complesso i giovanotti rossoneri tengono bene il campo e impensieriscono a più riprese l’invincibile armata juventina, specie nella ripresa. Almeno fino al gol della vittoria di Ronaldo che placa gli ardori milanisti. Certo, la differenza di qualità delle due rose è imbarazzante e di sicuro stavolta nessuno potrà criticare l’allenatore calabrese, anche perchè alcune scelte dell'arbitro Banti, compreso il rigore netto per il Milan non concesso nei minuti di recupero, hanno indirizzato pesantemente il match.  6