Milan: buio pesto a Udine, sconfitta pesante e due soli giocatori positivi
Esordio da dimenticare per il nuovo Milan di Giampaolo. Del tutto inconcludente avanti, vulnerabile dietro con la discutibile difesa a zona sui calci piazzati.

DONNARUMMA - Sollecitato inizialmente solo con tiri pretenziosi da lontano e cross morbidi. Incassa incolpevole il gol del vantaggio friulano e poi confeziona il consueto miracolo di giornata al 74’ su Lasagna. Una delle pochissime sicurezze rossonere. 6,5
CALABRIA - Dormicchia fino al 42’ quando sale alla ribalta perdendo un pallone sanguinoso che lancia l’Udinese in contropiede. Deve ringraziare Paqueta che salva Donnarumma da capitolazione certa. Nella ripresa tenta il bis, stavolta in combutta con Musacchio, per fortuna anche stavolta senza pagare dazio. Si propone una sola volta in avanti, quasi al 90’, ma il suo cross è da dimenticare. Non certo un bel modo per dare inizio al suo primo campionato da titolare indiscusso. Impresentabile. 3
MUSACCHIO - Fa muro su una bomba di Fofana dal limite alla fine del primo tempo, un gran tiro che avrebbe potuto impensierire seriamente Donnarumma. Non sempre sicuro, come al 48’ quando regala una pericolosa ripartenza all’Udinese dopo un passaggio sbagliato di Calabria. Dal suo piede un buon break rossonero al 52’ che consente a Borini di scagliare un destro sul fondo. 5,5
ROMAGNOLI - Inizia la sua quinta stagione in maglia rossonera disputando la sua partita n. 150 da titolare. Come al solito preciso e puntuale su tutte le traiettorie dirette verso Donnarumma, sciupa una buona occasione su calcio d’angolo in chiusura di primo tempo. 6,5
RODRIGUEZ - Commette un erroraccio in avvio (minuto 11) che consente una pericolosa ripartenza all’Udinese. Inizialmente sembra un giocatore molto meno timido rispetto alla versione pavida della scorsa stagione, ma è solo un fuoco di paglia. 4,5
BORINI - Nel primo quarto d’ora del match si fa notare solo per un tentativo di autogol, per fortuna fallito di poco, e per un cartellino giallo. Esce in avvio di ripresa per far spazio al titolare Kessiè. 4
CALHANOGLU - Stretto nella morsa dei centrocampisti friulani, dimostra subito una grande propensione ad interpretare un ruolo del tutto nuovo per lui. Anche il turco però fatica a dare un senso logico alla manovra farraginosa del Milan. 5
PAQUETA’ - L’infortunio a Biglia costringe mister Giampaolo a spostare Chalanoglu e inserire Paquetà dal primo minuto, ma che il brasiliano non sia ancora in condizione è piuttosto evidente. L’ex Flamengo fatica a trovare la posizione in campo e si fa notare per un giallo rimediato al 22’, ma anche per un salvataggio prezioso dopo una palla persa da Calabria. Buona presenza in fase difensiva ma del tutto impalpabile nella metà campo avversaria. 5
SUSO - Ci si augurava di ritrovare il Suso delle prime uscite stagione in ICC, invece abbiamo purtroppo ammirato il giocatore poco efficace visto contro il Cesena. Il Milan avrebbe bisogno di un trequartista ben più intraprendente. 4,5
PIATEK - Lanciato a rete da un liscio di Troost-Ekong viene rimontato dallo stesso difensore friulano, dimostrando che il migliore stato di forma è ancora lontano. Servito bene da Castillejo in chiusura di primo tempo, il pistolero con le polveri bagnate si lascia anticipare con troppa facilità dalla difesa bianconera. 4
CASTILLEJO - Dopo un avvio in sordina, si desta al 37’ offrendo un ottimo spunto sulla destra. L’assist conseguente per Piatek non viene sfruttato a dovere dal polacco. Per il resto, nulla cosmico per lo spagnolo che vuole dimostrare di poter restare al Milan. Certo, se il livello generale è questo c’è spazio anche per il mediocre Castillejo. 4,5
KESSIÈ - Entra e dopo pochi minuti diventa il protagonista negativo in occasione del gol friulano, lasciandosi anticipare in maniera maldestra da Becao su calcio d’angolo. 5
LEAO - s.v
BENNACER - s.v.
GIAMPAOLO - Pessima la prima. Potrebbe essere sintetizzato così l’esordio in campionato del Milan di Giampaolo. Manovra lenta e involuta, giocatori fuori ruolo e tecnicamente inadeguati, condizione fisica approssimativa e soprattutto i consueti enormi limiti sui calci da fermo, malgrado la scelta di difendere a zona. 4,5
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