L'afasia viene definita come una perdita parziale o totale di processi necessari alla comprensione e produzione del linguaggio (sia esso scritto che orale) a causa di un danno focale cerebrale che spesso riguarda l'emisfero dominante: il sinistro
Studio coordinato da Università Cattolica, campus di Roma insieme con IRCCS San Raffaele ha scoperto la possibilità di favorire il recupero dell'arto paralizzato a seguito di un ictus
Chiarito uno dei meccanismi attraverso i quali la noradrenalina è capace di evitare la neurodegenerazione, elemento caratteristico di diverse patologie, come Alzheimer e Parkinson
Primo studio al mondo a lungo termine coordinato dal San Raffaele Roma. Per oltre il 44% dei soggetti coinvolti nella ricerca si arriva addirittura a una riduzione pari o superiore al 75%
Ricerca della Fondazione Santa Lucia IRCCS e dell'Università Federico II di Napoli ha evidenziato i vantaggi di supportare il training cognitivo con la Stimolazione Transpinale a Corrente Diretta (TsDCS)
L'idrossitirosolo, spiega il Cnr, composto naturalmente presente nell'olio extravergine di oliva, ha forti capacità antiossidanti e protettive sulle cellule in grado di stimolare la neurogenesi adulta
Quasi l’80% dei pazienti che soffrono di emicrania è costituito da donne. Il 36,3% è afflitto da emicrania cronica e il 47,9% soffre contemporaneamente anche di altre patologie.
La scoperta delle Università di Padova, Firenze e Bergamo. A livello percettivo, la caffeina sembra migliorare la percezione globale di una scena visiva
Secondo alcuni studi ogni persona possiede in sé una sua personale predisposizione mentale ad affrontare i problemi, quindi una particolare forma di intelligenza
Uno studio rivela che bastano 3 camminate a settimana per contrastare efficacemente l’invecchiamento del cervello e il declino cognitivo, invertendo il processo
Ricercatori dell’Università Statale di Milano hanno individuato l’enzima chiave che permette il «cambio di identità» delle cellule, trasformando i fibroblasti (cellule della cute) in neuroni
Una team di ricerca della Princeton University ha scoperto che il nostro cervello è stato progettato per essere distratto: si tratta di un vantaggio evolutivo
Uno studio che è già in fase clinica I ha dimostrato come i pazienti affetti da cancro al cervello potranno aumentare notevolmente la sopravvivenza con il poliovirus
Un team internazionale di scienziati ha scoperto perché la serotonina è così importante e il motivo per cui una sua carenza provoca depressione e incapacità di adattamento
Le sostanze psichedeliche, secondo i ricercatori dell'Università della California, possono ripristinare le connessioni cerebrali eliminando anche lo stress post-traumatico
Numerose ricerche hanno confermato che questo fungo migliora la memoria, riduce i danni dell’Alzheimer, potenzia il sistema immunitario e aiuta a combattere il cancro
Grazie a una nuova tecnica di risonanza magnetica, gli scienziati dell’Università di Milano sono stati in grado di «leggere» le forme genetiche della demenza cerebrale
Uno studio dell'Università di Milano apre a una possibile associazione tra livelli liquorali di amiloide e danno della sostanza bianca cerebrale. L’importanza della mielina in una malattia da sempre ritenuta primariamente legata alla degenerazione dei neuroni
Ricercatori hanno sviluppato un modo per aumentare i ricordi nei malati di Alzheimer, per cui potrebbero tornare a ricordare i volti dei propri cari e altri ricordi perduti
Secondo uno studio le verdure possono rallentare l'invecchiamento cerebrale, il declino della memoria e cognitivo. Con esse il cervello è più giovane di 11 anni
Sempre più persone al mondo con problemi al cervello e di demenza. Nel solo 2015 sono state registrate 46 milioni di diagnosi, e le stime parlano di un aumento esponenziale entro il 2050. Sono 729 le Strutture Residenziali (SR) pubbliche o convenzionate deputate alla cura e all'assistenza delle demenze in Italia
I cosiddetti funghi magici, o allucinogeni, sono stati trovati essere efficaci nel trattamento della depressione, grazie alla psilocibina. Ecco perché funzionano spiegato dai ricercatori dell'Imperial College London
Le donne con ipertensione o pressione arteriosa alta hanno fino al 73% di maggiori probabilità di sviluppare una forma di demenza o Alzheimer, specie quando siano nella mezza età. E gli uomini?