29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Tecnodipendenze

L'uso dello smartphone altera negativamente il cervello dei giovani

I giovani che usano assiduamente smartphone e Internet hanno uno squilibrio negativo nella chimica del loro cervello. Lo studio

Dipendenza da smartphone
Dipendenza da smartphone Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Usare per molto tempo al giorno smartphone e Internet, come fanno ormai quasi tutti i giovani può essere deleterio per il cervello. Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Pew Research Center, presentato il 30 novembre alla Radiological Society del Nord America (RSNA) l'uso di smartphone altera la chimica del cervello e le persone ne divengono dipendenti, tanto che non possono farne a meno, con una sorta di crisi d'astinenza se per caso non possono utilizzarlo. E così sono sempre più attaccati al cercare news o informazioni, chattare, giocare, consultare il social network o aggiornare il proprio profili, scaricare la posta e, dulcis in fundo, telefonare. Secondo un'indagine, il 46% delle persone dice che non riuscirebbe a stare per un po' di tempo senza il suo smartphone.

Il confronto
Per valutare l'impatto sul cervello dei giovani dell'uso dello smartphone, i ricercatori hanno coinvolto due gruppi di ragazzi con un'età media di 15,5 anni. Di questi gli appartenenti al primo gruppo erano stati giudicati dipendenti da smartphone e Internet, mentre gli appartenenti al secondo gruppo no. Il dottor Hyung Suk Seo professore di neuroradiologia all'Università della Corea di Seoul e colleghi hanno poi utilizzato la spettroscopia a risonanza magnetica (MRS) per ottenere informazioni sui cervelli degli adolescenti dipendenti da smartphone e internet e quelli non dipendenti, per poi confrontare i risultati.

Più ansia, depressione, insonnia
Per misurare la gravità della dipendenza nei soggetti coinvolti nello studio, i ricercatori hanno utilizzato test standardizzati per la dipendenza da smartphone e Internet. Gli autori dello studio si sono concentrati sulla misura in cui l'uso di smartphone e Internet ha influenzato le routine quotidiane, la produttività, la vita sociale, i sentimenti e i modelli di sonno dei partecipanti. Un punteggio più alto significava un livello più alto di dipendenza. Dai dati raccolti e i test si è scoperto che gli adolescenti dipendenti avevano punteggi molto alti in termini di impulsività, ansia, depressione e insonnia. Gli esami con MRS sono stati eseguiti su di loro sia prima che dopo la terapia comportamentale a cui nel frattempo erano stati inviati. Sul gruppo di controllo (coloro che non erano dipendenti) è stato condotto un solo esame MRS. Gli esami con MRS sono stati eseguiti su entrambi i gruppi per misurare i livelli di glutammato-glutammina (Glx) – un neurotrasmettitore nel cervello che rende i neuroni più elettronicamente eccitati e acido gamma amniobuytyric (GABA) – un altro neurotrasmettitore che fa rallentare i segnali cerebrali. Il GABA è correlato sia alla visione che al controllo motorio e anche nella regolazione di diverse funzioni cerebrali inclusa l'ansia.

I risultati
Analizzando i risultati della MRS si è dimostrato che, rispetto agli adolescenti sani, il rapporto GABA/Glx prima della terapia era significativamente più alto nella corteccia cingolata anteriore degli adolescenti dipendenti. Nel comunicato, i ricercatori ricordano che la corteccia cingolata anteriore svolge un ruolo chiave nelle funzioni autonomiche del corpo come la regolazione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Infine è anche collegata a funzioni di livello superiore come il processo decisionale, la moralità e l'etica, il controllo emotivo e degli impulsi. Al contrario, un livello significativamente più alto di GABA potrebbe avere numerosi effetti collaterali, tra cui ansia e sonnolenza.

Un rimedio c'è
Sebbene lo studio abbia mostrato che la dipendenza da smartphone e Internet sia del tutto simile a una qualsiasi altra dipendenza, come per esempio quella da gioco d'azzardo (e come tale va trattata), c'è comunque la possibilità di uscirne. Difatti, nello studio si è evidenziato che i rapporti GABA/Glx negli adolescenti 'tossicodipendenti' da smartphone e Internet sono diminuiti significativamente, e in alcuni casi anche normalizzati, dopo la terapia comportamentale cognitiva.