Galliani: «Beviamo responsabilmente perché è la vita il vero sballo»
Nel giorno del suo 75° compleanno, l'ex ad del Milan e attuale ad del Monza, ha registrato un messaggio a favore del progetto «Bevi con la testa»
Nel giorno del suo 75° compleanno, l'ex ad del Milan e attuale ad del Monza, ha registrato un messaggio a favore del progetto «Bevi con la testa»
Gli obiettivi di mercato rossoneri continuano a sfuggire, ma dai vertici del club filtra soddisfazione e compiacimento. Proprio come accaduto per l’allenatore
Botta e risposta sul diariodelweb.it tra accusatori e difensori della nuova proprietà rossonera. La mossa di lasciar andare Higuain è giustissima, la verità è che il Milan, ancora oggi, è costretto a pagare per altri errori.
Sempre più vicino l'acquisto della società brianzola da parte di Silvio Berlusconi. Ma gli amarcord rossoneri non finiscono qui
In Casa Milan l’ultimo tassello societario sta per essere messo al proprio posto
Sono in arrivo importanti e clamorose novità nel panorama calcistico internazionale dopo le riunioni al vertice che si sono tenute negli ultimi giorni
Ecco quanto esiste di vero nella suggestiva ipotesi che la vecchia dirigenza del Milan possa tornare insieme nel club brianzolo
Il calciomercato chiude presto e il nuovo direttore tecnico del Milan deve fare in fretta per rinforzare l'organico rossonero
Il leader di Forza Italia annuncia la «nuova discesa in campo» e profetizza: Conte «salterà sulla manovra economica». Ma il leghista difende l'alleanza con il M5s
Il ritorno del brasiliano al Milan ha scatenato le polemiche tra i tifosi rossoneri. In molti non l’hanno perdonato per il passaggio all’Inter nel 2010, dimenticando però tutto quello che accadde allora.
Arrivano conferme per quanto riguarda il possibile ritorno di un grande protagonista della recente storia rossonera. E con lui potrebbe arrivare anche il leggendario ex capitano
Mentre la campagna acquisti rossonera è ferma in attesa che succeda qualcosa di significativo a livello societario, inizia a muoversi qualcosa sul fronte cessioni.
Sembra sempre più concreta la ricerca da parte del proprietario del Milan di un nuovo socio di minoranza con cui dividere gli oneri del club. Ieri si è diffusa una voce che per fortuna è stata subito smentita.
È partita la caccia al colpevole in casa Milan, ma in questa catastrofe sportiva sono tanti i responsabili di una sentenza purtroppo annunciata.
Al termine della stagione che si concluderà domenica sera dopo Milan-Fiorentina, il club rossonero spera di poter brindare al sesto posto e alla qualificazione in Europa League senza passare dai preliminari.
Secondo alcuni operatori del mercato il futuro dell’attuale tecnico partenopeo sarebbe praticamente già deciso.
Il manager italo-olandese non ha mai nascosto la propria antipatia per il nuovo ds rossonero e così, dopo Donnarumma, pare intenzionato a portare via dal Milan anche Jack Bonaventura.
Voci ed indiscrezioni parlano dell'ex amministratore delegato rossonero come possibile cavallo di ritorno in società
Secondo il quotidiano spagnolo Marca, sembrano ormai prese le decisioni definitive riguardo il futuro dell’ex attaccante rossonero e puntero colombiano Carlos Bacca.
Il lavoro di Massimiliano Mirabelli ha già garantito alla squadra rossonera due (o forse tre) nuovi ingaggi a titolo gratuito che potrebbero rivelarsi importanti. Ma il meglio deve ancora arrivare…
La nuova dirigenza rossonera sembra intenzionata a recidere ogni tipo di contatto con il vecchio Milan berlusconiano. Dopo Galliani, Cantamessa, Mentana, Bianchessi, adesso tocca anche a Filippo Galli.
Secondo il quotidiano La Repubblica oggi in edicola, da fonti vicine ad ambienti politici filtrano indiscrezioni riguardanti l’intenzione dell’ex presidente del Milan di ricomprare il club per 300 milioni.
Il grande clamore suscitato dall’ennesima inchiesta sull’acquisizione del Milan ha riportato a galla tutti gli interrogativi sull’imprenditore cinese.
L'ex amministratore delegato rossonero ha rilasciato un'interessante intervista sulla sua persona, sul Cavaliere e sulla squadra ora allenata dal tecnico calabrese
L'ex amministratore delegato del Milan è in silenzio da diversi mesi, ma presto potrebbe ritornare protagonista
Certi amori non finiscono, ma stavolta non c’è spazio per il romanticismo. L’idea del Tianjin di scambiare il brasiliano con il rossonero Kalinic è ridicola.
Finalmente in dirittura d’arrivo la cessione del difensore paraguayano al Boca Juniors. Ecco quanto incasserà il club di via Aldo Rossi…
Secondo indiscrezioni di radio mercato la prima scelta dello spagnolo sarebbe proprio tornare ad indossare il rossonero, ma la dirigenza del Milan ha detto no.
Con le elezioni alle porte Berlusconi ha ricominciato con le sue stucchevoli litanie sul Milan. Perchè qualcuno non gli spiega come stanno realmente le cose?
Il Boca Juniors insiste per avere il paraguayano in prestito, ma il club rossonero è intenzionato a far rispettare le proprie regole. Ci sono altre due offerte
Secondo l’allenatore rossonero il mercato non deve essere una distrazione per la squadra, ma soprattutto «Non dobbiamo pensare ai bagagli», il diktat di Gattuso
Sono un attaccante brasiliano classe 2000 e una mezz’ala argentina classe 1999 i due talenti scovati in Sudamerica dalla squadra di talent scout del Milan
Secondo gli esperti di mercato sono 4 i calciatori che i top club della nostra serie A si contenderanno a gennaio. E tutti e quattro hanno giocato nel Milan.
Fino a qualche tempo fa, con Galliani sul ponte di comando, era chiaro (e fallimentare) l’andazzo del Milan nel mercato in uscita. Ora si cambia registro.
Sarebbe Adriano Galliani il regista occulto di un’operazione messa abbondantemente in preventivo dai tifosi del Milan, ma che nei termini prospettati da Dagospia rappresenterebbe un clamoroso smacco per la nuova dirigenza rossonera formata da Fassone e Mirabelli.
Il neo allenatore ammette il suo sbaglio che ha deciso il pareggio subito dal Benevento al 95’, Fassone e Mirabelli invece non hanno capito quanto possa essere pericoloso aver promosso sulla panchina della prima squadra un allenatore che deve ancora fare tanta esperienza. Per un tecnico il Milan deve essere un punto d’arrivo, non di partenza.
Dopo l'esplosione del centrocampista dell'Atalanta, ceduto 4 anni fa dai rossoneri, sull'ex amministratore delegato milanista sono piovute valanghe di critiche. Il vecchio dirigente prova a fare chiarezza e a giustificare la decisione.
In principio fu Astori, poi è toccato a Aubameyang e Darmian. Sono solo i principali dei talenti cresciuti al Milan e lasciati andar via per pochi spicci salvo poi vederli esplodere altrove. Oggi è la volta di Cristante, vera rivelazione del campionato italiano, seguito da Inter, Juve e Atletico Madrid.
La scelta della dirigenza rossonera di licenziare l'allenatore campano dopo il pareggio interno contro il Torino fa affiorare un nuovo ordine di problemi. Sia per i calciatori, i primi a non avere più giustificazioni. Ma anche per Fassone e Mirabelli, ai quali non resta più la scusa di avere in panchina un tecnico scelto dalla precedente gestione.
Mentre la squadra rossonera fatica a tirarsi fuori dalle sabbie mobili di una classifica diventata pericolosamente deficitaria, all’esterno della zona franca di Milanello continua a montare la polemica tra i tifosi. Da una parte i seguaci del berlusconismo d’antan, dall’altra i supporter della nuova proprietà cinese.
Accostato più volte alla panchina del Milan, già dal lontano 2014 quando Berlusconi e Galliani provarono a strapparlo alla Juve, il tecnico del Chelsea ha provveduto a fare chiarezza sulla sua situazione e sul suo desiderio di onorare fino alla fine il suo contratto (ancora due anni) con i Blues. Per Montella una minaccia in meno.
Dopo quasi un trentennio - intervallato da brevi interruzioni - di matrimonio sportivo con Adidas, il Milan è pronto ad iniziare una nuova avventura già dal prossimo anno. Messe a tacere le voci su il probabile coinvolgimento di Under Armour e New Balance, spunta fuori Puma, storico marchio legato alla nazionale italiana, ma anche a Borussia e Arsenal.
Dopo quasi un trentennio - intervallato da brevi interruzioni - di matrimonio sportivo con Adidas, il Milan è pronto ad iniziare una nuova avventura già dal prossimo anno. Messe a tacere le voci su il probabile coinvolgimento di Under Armour e New Balance, spunta fuori Puma, storico marchio legato alla nazionale italiana, ma anche a Borussia e Arsenal.
Il direttore dell’area tecnica del club di via Aldo Rossi parla a cuore aperto della lunga estate calda del Milan, dalla difficile trattativa con Raiola per il rinnovo di Donnarumma al tentativo fatto per portare Belotti in rossonero. Ed esclude, al momento, un possibile tentativo di aggancio a Conte pe la panchina dell’anno prossimo.
Iniziato nel lontano 1978, con un paio di interruzioni a cavallo degli anni ’80 e ’90, il rapporto tra i rossoneri e lo sponsor tecnico tedesco sembra essere arrivato al capolinea. Tutto grazie ad una clausola fatta inserire da Galliani nel 2013 che consente all’Adidas una rescissione unilaterale del contratto.
L’attuale allenatore del Chelsea, arrivato alla probabile conclusione della sua esperienza londinese, sembra pronto a tornare in Italia dove il Milan, dopo aver mancato il suo ingaggio nell’estate del 2014, è pronto a blindare il tecnico leccese.
I rossoneri sono stati vicinissimi al centrocampista uruguaiano che ha incantato i bianconeri nella sfida di mercoledì contro la Fiorentina
Il procuratore più popolare dell’intera stagione (i casi Donnarumma, Verratti e Niang sono stati sulle prime pagine dei giornali per tutta l’estate) è tornato a parlare: «Gigio è rimasto al Milan perchè questo era il suo desiderio, è stato giudicato male da tifosi e stampa e mi aspetto delle scuse per lui».
Potrebbe essere arrivata alla conclusione la vicenda che vede protagonista l’attaccante francese del Milan. Dopo il rifiuto dello Spartak Mosca che aveva offerto 22 milioni di euro, il certificato medico per stress e la voglia di Toro che però mette sul piatto 7 milioni in meno. Fassone e Mirabelli stanno per dire si.
Il club turco è tornato a farsi avanti per il centrocampista argentino, adesso più propenso a dire si dopo la pubblica ammissione di Montella che di fatto l’ha escluso dai futuri programmi rossonero.