La versione di Raiola: «Mi aspetto le scuse per Donnarumma»
Il procuratore più popolare dell’intera stagione (i casi Donnarumma, Verratti e Niang sono stati sulle prime pagine dei giornali per tutta l’estate) è tornato a parlare: «Gigio è rimasto al Milan perchè questo era il suo desiderio, è stato giudicato male da tifosi e stampa e mi aspetto delle scuse per lui».

MILANO - Quando parla lui c’è sempre da drizzare le antenne, perchè nel bene o nel male ci sarà da prendere nota, rispondere per le rime e - irrimediabilmente - dare il via alla discussione. Ci riferiamo naturalmente a Mino Raiola, potentissimo e ingombrante procuratore di alcuni dei più grandi talenti del calcio italiano e internazionale, da Zlatan Ibrahimovic a Paul Pogba, passando per i gioielli di casa Italia Verratti, Insigne e naturalmente Gianluigi Donnarumma.
In attesa delle scuse
Proprio a proposito del fenomenale portiere rossonero, l’agente campano è tornato a parlare ai microfoni di Radio Crc, appena pochi giorni dopo le prime avvisaglie di qualche giorno fa quando ha ricominciato a far sentire la sua voce sulla trattativa più calda dell’estate: il rinnovo di Gigio: «Siamo rimasti al Milan perché questo era il desiderio del ragazzo e chi lo ha giudicato prima della chiusura del calciomercato, dovrebbe chinarsi e chiedere scusa. E invece, sto ancora aspettando le scuse da quella piccola parte della tifoseria di Milano e anche da qualche giornalista che ha espresso un giudizio morale perché è facile poi fare la morale sugli altri».
Paura dei tifosi
Prima stilettata all’universo rossonero, che - ormai abbiamo capito tutti - Raiola avrebbe volentieri abbandonato da quando nella stanza dei bottoni si sono insediati Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, scalzando il caro amico Galliani. «L’Italia è forse l’unico Paese - ancora le parole del procuratore di Nocera Inferiore - in cui i tifosi pensano di gestire le società o le scelte dei giocatori. Questo all’estero non accade. In Italia si ha paura dei tifosi e dobbiamo uscire da questa cultura. Tutti hanno giudicato male Donnarumma, ma non hanno poi chiesto scusa. E per quanto riguarda la polemica dei giorni scorsi voglio chiarire anche questa storia della fascia da capitano: noi non l’abbiamo mai chiesta, ci è stata offerta».
Al Milan manca la punta
Chiusura d’obbligo dedicata al campionato e ai possibili sviluppi di quella che si annuncia, almeno sulla carta, una stagione particolarmente equilibrata: «La Juventus ad oggi è campione d’Italia per cui resta la squadra da battere - il pensiero di Raiola -. Ma questo è un campionato nuovo ed è vero che la Juve è ancora una grande squadra, ma anche il Napoli lo è. Credo che anche la Roma possa sorprendere quest’anno. Non condivido la politica delle milanesi, ma la rispetto. Finora nessuna grande avversaria ha incontrato il Milan, ma ciò che mi preoccupa è che manca ancora di una punta».
Andrè Silva, Nikola Kalinic e perfino Patrick Cutrone sentitamente ringraziano.
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