16 luglio 2025
Aggiornato 07:30
Calcio | Nazionale

Al Milan si volta pagina: dirigenza e calciatori senza parafulmine

La scelta della dirigenza rossonera di licenziare l'allenatore campano dopo il pareggio interno contro il Torino fa affiorare un nuovo ordine di problemi. Sia per i calciatori, i primi a non avere più giustificazioni. Ma anche per Fassone e Mirabelli, ai quali non resta più la scusa di avere in panchina un tecnico scelto dalla precedente gestione.

La delusione dei rossoneri dopo una sconfitta
La delusione dei rossoneri dopo una sconfitta Foto: ANSA

MILANO -  Adesso che il dado è tratto e che Montella è stato licenziato, al Milan nessuno avrà più alibi. Chissà se qualcuno, tra via Aldo Rossi e Milanello, se ne sta finalmente rendendo conto. Eppure dovrebbe essere stata questa la prima considerazione a rimbombare sorda negli uffici di Casa Milan, ma anche sui campi del centro sportivo di Carnago. Perchè con l’addio del tecnico rossonero evaporano come per incanto tutte le giustificazioni che il mondo del calcio ha finora riconosciuto sia alla proprietà e alla dirigenza che alla rosa dei calciatori.
Fin quando c’è stato Montella sul ponte di comando di Milanello è toccato a lui incassare tutti gli improperi, gli insulti, le rimostranze di un popolo rossonero sempre più sconcertato da un andazzo tanto altalenante. 

L’ultima scelta di Galliani
Adesso però la pacchia è finita per tutti. Fassone e Mirabelli non avranno più l’alibi di un allenatore scelto da qualcun altro, nella fattispecie l’ex amministratore delegato Galliani, anche se resta la domanda da un milione di punti: perchè confermarlo sulla panchina del Milan se - come è apparso subito fin troppo evidente e al netto dei doverosi ma fasulli apprezzamenti di facciata  - non c’era nei suoi confronti la necessaria fiducia? E soprattutto perchè mettere su una squadra costruita ad immagine e somiglianza (vedi l’acquisto di Kalinic, ad esempio) di un tecnico ritenuto non ideale per la rinascita tecnica del club?

Tocca ai giocatori
Domande alla quali probabilmente non avremo mai risposte dalla dirigenza del Milan. Adesso però nemmeno i giocatori avranno più il parafulmine di Montella a proteggerli. Se finora il destinatario degli strali della tifoseria è sempre stato l’ex allenatore, ora che toccherà a Gattuso gestire questa patata bollente chiamata Milan, anche gli inquilini di Milanello avranno vita molto meno facile. E chissà che non possa essere davvero questa la scossa tanto desiderata. A partire da domenica prossima a Benevento, perchè la battuta che circola ormai da qualche giorno, secondo cui saranno Bonucci & co. a far fare i primi punti in A ai sanniti, davvero non si può più sentire.