Le guerre dei buoni: i sauditi
Sei anni di combattimenti nella più cruda ferocia. Migliaia di morti, abusi di ogni sorta e liquefazione della civiltà. Questa è la guerra tra Arabia Saudita e Yemen-Iran, di cui non sappiamo nulla
Progetto lanciato dall'Arabia Saudita nel 2015
Mentre Trump minaccia di smantellare la Nato «tradizionale», c'è chi ne vuole creare una composta dai Paesi musulmani contro il terrorismo. Ma che rischia di diventare l'ennesima pericolosa miccia
Il premier iracheno ha definito i turchi 'forze di opposizione'
Nonostante le proteste (e le minacce) di Baghdad, Erdogan ha rivendicato il diritto della Turchia di partecipare all'offensiva di Mosul. Ed ecco perché ci tiene tanto
E su Mosul si proietta il disegno di Erdogan
L'entusiasmo che circonda la battaglia di Mosul è eccessivo. Perché l'assedio potrebbe durare mesi, ripetendo le vicissitudini di Aleppo. Con strascichi problematici e profughi in arrivo
La finta democrazia delle primavere arabe
Da quel momento nel Paese si sarebbe dovuta aprire una transizione verso qualcosa che viene definito «democrazia». Gli esiti sono sotto gli occhi di tutti. Più nascoste invece sono le ragioni che portano a questo stato di cose
La città venne conquistata dai jihadisti nel giugno 2014
Sono ufficialmente iniziate le operazioni per la liberazione di Mosul, roccaforte dell'Is in Iraq. Ma il futuro della città, sunnita in un Paese a maggioranza sciita, rimane fortemente incerto
La città irachena nel nord del paese in mano all'Is dal giugno 2014
In un discorso alla tv il premier iracheno Haider al-Abadi, comandante in capo delle forze armate irachene, ha annunciato che sono iniziate le operazioni per riconquistare Mosul
E intanto noi esportiamo armi a Riad
Mentre la stampa internazionale è impegnata a denunciare i crimini di guerra di Mosca e Damasco in Siria, si tace del controverso ruolo di Arabia Saudita e Stati Uniti nello Yemen
L'intervento Usa ha ficcato l'Iraq in un vicolo cieco
La battaglia per liberare Mosul dall'Is si avvicina, ma i risultati potrebbero non essere quelli sperati. Perché la sconfitta di Daesh, pur auspicabile, potrebbe scoperchiare un vaso di Pandora
Perché Falluja è così strategica?
Falluja è stata il covo degli ultimi lealisti di Saddam, oggi è vissuta in prevalenza da sunniti umiliati dagli sciiti dopo la sua caduta. L'Isis è nato qui, dopo il bombardamento Usa più feroce dai tempi del Vietnam
Il futuro (nero) dell'Isis
Siamo di fronte ad una narrazione che prevede la prossima caduta dello stato islamico e delle sue bandiere nere: caduta scomposta, che comporterà dolorosi attacchi all’Occidente. Ecco cosa c'è dietro a tutto questo
La battaglia si fa incandescente
La battaglia a Fallujah prosegue, e cresce la preoccupazione per i civili. Nel mirino, secondo fonti curde, non solo dell'Isis, ma anche, nel caso dei sunniti, anche delle milizie sciite
Almeno 92 morti e 163 feriti in tre attacchi suicidi
Giornata di sangue a Baghdad, capitale dell'Iraq colpita oggi da tre attacchi kamikaze rivendicati dallo Stato Islamico in altrettanti quartieri sciiti con un bilancio di 92 morti e 163 feriti
I sauditi negano, ma non troppo
La crisi tra Riad e Teheran pare farsi sempre più nera. L'Iran si è infatti rivolto al Consiglio di sicurezza Onu dopo aver accusato l'Arabia Saudita di aver bombardato la propria ambasciata in Yemen
La denuncia di Amnesty dopo le polemiche
Alla vigilia del primo anniversario delle frustate al blogger Raif Badawi, Amnesty International ha denunciato che negli ultimi 12 mesi la situazione dei diritti umani in Arabia Saudita è profondamente peggiorata
Dopo attacco a sedi diplomatiche saudite nella Repubblica islamica
Numerosi Paesi, tra cui Qatar e Gibuti, stanno richiamando il proprio ambasciatore a Teheran dopo l'attacco alle sedi diplomatiche saudite in Iran. Intanto, le proteste contro l'uccisione dell'imam sciita proseguono
Il Kuwait ha richiamato il suo ambasciatore
Il Kuwait ha deciso di richiamare il suo ambasciatore a Teheran, dopo il saccheggio delle sedi diplomatiche saudite nella Repubblica islamica d'Iran.
Ma Riad assicura: no conseguenze su colloqui di pace in Siria e Yemen
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con la massima fermezza gli attacchi contro le missioni diplomatiche dell'Arabia saudita a Teheran e Mashhad (nel Nord-est dell'Iran), seguite all'esecuzione da parte di Riad dell'imam sciita Nimr al Nimr
Dopo l'uccisione del religioso sciita al-Nimr
L'uccisione del religioso sciita al-Nimr e il conseguente congelamento dei rapporti diplomatici con l'Iran svela definitivamente ciò che gli Stati Uniti e l'Europa hanno cercato (senza troppo successo) di negare da tempo: Riad è un alleato di cui dovremmo proprio vergognarci
Gli sforzi Usa in Medio Oriente rischiano un nuovo stop
La guerra diplomatica scoppiata negli ultimi giorni nel mondo arabo tra sunniti e sciiti presenta conseguenze inaspettate anche per gli Stati Uniti, già in evidente difficoltà in Medio Oriente
Proseguono polemiche e violenze
Dopo le polemiche e le manifestazioni seguite all'uccisione dell'imam sciita in Arabia Saudita, le relazioni con Teheran si sono frantumate. Tensioni settarie emergono pericolosamente in tutta la regione
Khamenei: «Vendetta divina». Tiepida reazione USA
Dopo l'esecuzione dello sceicco sciita Nimr al Nimr e la reazione virulenta della comunità sciita del mondo arabo e musulmano, l'Arabia saudita ha deciso di rompere le sue relazioni diplomatiche con l'Iran ed ha dato 48 ore di tempo ai membri della rappresentanza diplomatica iraniana a Riad per lasciare il Paese
Tra zar e sultano i rapporti sono tesi come non mai
L'abbattimento del jet russo da parte della Turchia ai confini con la Siria, più che una «casualità», deve considerarsi un avvertimento del «sultano» allo «zar». In un periodo in cui le relazioni tra Mosca e Ankara, per questioni geopolitiche ed economiche, sono ai limiti della rottura
Attacchi aerei avvenuti lunedì sera
Gli attacchi aerei compiuti lunedì sera dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita nello Yemen settentrionale hanno distrutto un ospedale supportato dall'organizzazione medico umanitaria Medici Senza Frontiere (Msf)
Presidente: tra 5mila e 7mila jihadisti da Russia e Stati Csi
Il presidente russo Vladimir Putin, parlando oggi ai suoi omologhi della regione nel summit Csi in Kazakistan, ha evidenziato la minaccia del terrorismo internazionale per i Paesi ex Urss
Rivendicato dall'Isis
Il duplice attentato di ieri rivendicato dall'Isis contro una moschea sciita di San'a, la capitale dello Yemen, ha ucciso 32 persone e ne ha ferite altre 92, secondo l'ultimo bilancio fornito da fonti ospedaliere
Arabia saudita bombarda Yemen da 5 mesi
L'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia, Amnesty International Italia e la Rete Italiana per il Disarmo (RID) chiedono al Governo Renzi di fermare l'invio di bombe e sistemi militari italiani ai paesi della coalizione guidata dall'Arabia Saudita
Appeso a palo per aver visitato l'Iran e rappresentato il regime
Il suo corpo è stato appeso ad un palo della luce e non a una colonna romana, dopo essere stato umiliato e poi ucciso dai jihadisti dello Stato Islamico (Isis): ecco i capi d'accusa a cui si appella l'Isis
Infanzia sotto minaccia
Secondo un nuovo rapporto dell'Unicef, nello Yemen, ogni giorno in media otto bambini vengono uccisi o mutilati come conseguenza diretta del conflitto che devasta il Paese
14 milioni di civili a rischio
I pesanti attacchi aerei al porto di Hodeida avranno gravi conseguenze sulla già drammatica situazione umanitaria in Yemen, denuncia Save the Children
Dietro alla nuova strategia di Ankara un'intricata ragnatela di interessi
Nel giro di 48 ore, ormai un mese fa, Ankara è divenuta, da «alleata per astensione» dell'Isis, a sua (filo-occidentale) acerrima nemica. Dietro alla rivoluzione c'è un nome, Erdogan. Nonché le sue intricatissime e segretissime mire...
Vittime molti bambini
In un nuovo rapporto diffuso oggi, Amnesty International ha accusato le forze della coalizione a guida saudita e i gruppi armati favorevoli e contrari alle milizie ribelli sciite degli Houthi di aver ucciso centinaia di civili
La denuncia dell'Onu
Il relatore della Nazioni Unite sul diritto al cibo ha lanciato un grido d'allarme per il rapido peggioramento del livello di malnutrizione nello Yemen, a causa del conflitto che sconvolge il Paese
Dopo il venerdì nero, Cameron e i suoi colleghi occidentali alla prova dei fatti
Dopo l'attentato in Tunisia di venerdì, dove sono morti molti britannici, Cameron ha promesso una «risposta ad ampio spettro». Ma che significa concretamente? Sarà possibile sconfiggere lo Stato islamico, e soprattutto come?
Dopo i tre attentati di venerdì
A pochissimi giorni dall'anniversario della proclamazione del Califfato, l'Isis ha celebrato la ricorrenza a modo suo. I tre attentati di venerdì hanno sconvolto tre Paesi apparentemente diversi tra loro, ma in realtà tutti e tre, per ragioni diverse, importanti obiettivi dello Stato islamico
A un anno dalla presa di Mosul
A un anno dalla presa di Mosul, l'Isis ha dimostrato capacità di espansione, abilità a sfruttare le debolezze degli avversari e attitudine a controllare i territori conquistati. Al contrario, la strategia della coalizione guidata dagli Usa ha fatto troppi buchi nell'acqua. Abbiamo sottovalutato la minaccia del Califfato nero?
Gli Usa sembrano in seria difficoltà
Sembra che l'Isis sia in grado di far perdere di credibilità a Barack Obama. Perché la strategia Usa per fermarne l'avanzata è evidentemente inefficace, e lo Stato Islamico continua ad espandersi sul territorio. Sotto accusa, la strategia aerea. Ma che cosa, davvero, non sta funzionando?
Dopo la presa di Ramadi in Iraq e Palmira in Siria
Dopo la conquista di Ramadi e Palmira, sembra che l'avanzata dello Stato Islamico sia irresistibile. Ma l'Isis sta davvero vincendo? Dipende. Perché se in Siria Assad sembra in grave difficoltà, in Iraq l'Isis vince almeno da un punto di vista: quello mediatico
In pericolo le vestigia della città siriana di Palmira
La conquista della città siriana di Palmira, ricca di reperti archeologici, fa crescere l'allarme. Perché la furia dell'Isis si abbatte anche sul patrimonio archeologico, emblema di idolatria. Salvo poi, però, rivenderne una parte illegalmente per ingrossare le sue casse
Dopo la conquista di Ramadi
L'Isis è tutt'altro che invincibile, per uomini, mezzi e strategie di lungo periodo. Eppure, la sua avanzata in Iraq - suggellata dalla conquista di Ramadi - è stata favorita dalla disgregazione politica e dalla marginalizzazione delle minoranze. Che nell'Isis hanno visto un'occasione di rivalsa.
Dopo i 6 giorni più sanguinosi dall'inizio del conflitto
E' entrata in vigore alle 23 locali, le 22 di ieri in Italia, la tregua umanitaria nello Yemen, proposta dall'Arabia Saudita per consentire la distribuzione di aiuti alla popolazione gravemente colpita dalla guerra. «E' assolutamente cominciata», ha dichiarato un portavoce della coalizione guidata da Riad.
In concomitanza con l'arrivo a San'a dell'inviato dell'Onu in Yemen
I caccia della coalizione a guida saudita hanno sferrato nuovi raid contro i ribelli sostenuti dall'Iran a San'a, in concomitanza dell'arrivo dell'inviato delle Nazioni Unite per i negoziati prima del previsto cessate-il-fuoco umanitario di cinque giorni.
Pam, Unhcr e Oms in vista della tregua di cinque giorni
Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite stanno preparando una grande operazione umanitaria nello Yemen in vista della tregua che dovrebbe avere inizio questa sera. Si occuperanno della consegna di razioni alimentari e carburante.
Verso l'accordo sul nucleare con Teheran
Un rafforzamento dei rapporti per garantire la sicurezza e la difesa della regione. E' la richiesta che i leader dei Paesi del golfo Persico presenteranno domani e dopodomani durante i vertici alla Casa Bianca e a Camp David con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
In Yemen
Quattro sospetti membri di al Qaida sono stati uccisi e altrettanti feriti nell'attacco di un drone, verosimilmente americano, a Moukalla, capoluogo di Hadramout, nel sudest dello Yemen. Lo ha indicato un responsabile locale.
Dopo la visita della scorsa settimana in Eritrea
Dopo la visita della scorsa settimana in Eritrea, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry è partito oggi alla volta di Gibuti per discutere della situazione e dello sviluppo economico nel Corno d'Africa a fronte del conflitto in corso in Yemen.
Accusato di piani di golpe
Il regime siriano di Bashar al Assad ha rimosso e posto agli arresti domiciliari il capo dell'intelligence, Ali Mamlouk, accusato di aver avuto colloqui segreti con governi nemici e gruppi ribelli per ordire un golpe.
A 36 ore dal cessate il fuoco
La coalizione guidata dall'Arabia saudita ha lanciato oggi nuovi raid contro i ribelli, nonostante la tregua. Inoltre, i ribelli hanno annunciato di aver abbattuto un aereo della coalizione araba, poche ore dopo che il Marocco ha riferito di un proprio velivolo disperso.
La proposta di Riad
L'Arabia saudita, che guida la campagna aerea contro i ribelli sciiti nello Yemen, ha proposto oggi un cessate il fuoco di cinque giorni per consentire la consegna di aiuti umanitari alla popolazione duramente colpita dalla guerra nel Paese. E Kerry invita i ribelli Houthi ad accettare offerta.
Ma il governo esorta l'intervento Onu
Ventidue organizzazioni umanitarie presenti in Yemen hanno avvertito che potrebbero interrompere i loro aiuti d'emergenza se le vie terrestri, aeree e marittime non fossero immediatamente riaperte per consentire il riapprovvigionamento di carburante. Intanto, il governo yemenita chiede l'intervento dell'Onu.