L'ONU condanna gli attacchi all'ambasciata saudita in Iran (ma non l'uccisione dell'imam)
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato con la massima fermezza gli attacchi contro le missioni diplomatiche dell'Arabia saudita a Teheran e Mashhad (nel Nord-est dell'Iran), seguite all'esecuzione da parte di Riad dell'imam sciita Nimr al Nimr
NEW YORK - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha «condannato con la massima fermezza gli attacchi» contro le missioni diplomatiche dell'Arabia saudita a Teheran e Mashhad (nel Nord-est dell'Iran), seguite all'esecuzione da parte di Riad dell'imam sciita Nimr al Nimr. Intanto l'ambasciatore saudita all'Onu, Abdallah al Muallimi ha spiegato che la crisi con l'Iran «non dovrebbe avere alcun effetto» sugli sforzi di pace in Siria e Iran, conflitti che vedono Riad e Teheran su posizioni opposte.
La condanna
In una dichiarazione adottata all'unanimità dai suoi 15 membri, il Consiglio Onu «ha espresso la sua profonda preoccupazione per questi attacchi» alle sedi diplomatiche saudite ed ha chiesto alla Repubblica islamica «di proteggere le strutture e il personale diplomatico e consolare» e di «rispettare pienamente i suoi obblighi internazionali» in tal senso. Nel testo non si fa però alcun riferimento all'esecuzione dell'imam al Nimr, che ha provocato la violenta reazione della comunità sciita del mondo arabo e musulmano.
Rammarico
La dichiarazione Onu ricorda che le convenzioni di Vienna obbligano gli Stati a proteggere le missioni diplomatiche e «chiede a tutte le parti di proseguire il dialogo e di prendere le misure necessarie a ridurre le tensioni nella regione». D'altra parte, in una lettera indirizzata al Consiglio Onu, la missione iraniana al Palazzo di Vetro aveva espresso da parte sua «il rammarico» di Teheran dopo il saccheggio delle missioni diplomatiche saudite, impegnandosi a «prendere ogni misura perché tali incidenti non si verifichino più».
L'invito dell'Arabia Saudita
L'Arabia Saudita aveva invitato il Consiglio di sicurezza dell'Onu a condannare il saccheggio delle sue missioni diplomatiche, che rappresenta una "grave violazione delle convenzioni di Vienna", secondo il suo ambasciatore all'Onu al Muallimi. Il diplomatico aveva però assicurato che la rottura delle relazioni diplomatiche con l'Iran non impedirà a Riad di «continuare a lavorare sodo per sostenere gli sforzi di pace in Siria e Yemen». A questo proposito, ha insistito al Muallimi, l'Arabia Saudita parteciperà ai prossimi colloqui di pace sulla Siria previsti in linea di principio dal 25 gennaio a Ginevra sotto l'egida delle Nazioni Unite.
Timore
Intanto, l'inviato dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura, è atteso oggi a Riad - e si recherà poi a Teheran - nel tentativo di placare le tensioni fra i due Paesi. Per de Mistura, «la crisi nei rapporti tra Arabia Saudita e Iran è molto preoccupante» e potrebbe portare a «una serie di conseguenze negative per la regione», ha detto un suo portavoce. Un timore condiviso dagli Stati uniti. L'amministrazione Obama teme che il conflitto tra Arabia Saudita e Iran, che ha già coinvolto altri Paesi lungo la divisione tra sunniti e sciiti, possa far fallire i loro sforzi nella regione, in particolar modo per fermare la guerra in Siria. Il segretario di Stato, John Kerry, ha lavorato per mesi per convincere Teheran e Riad a stabilire un canale diplomatico diretto proprio per affrontare il conflitto siriano; i due Paesi hanno accettato alla fine dello scorso anno, non senza riluttanza, di unirsi al processo multinazionale che ha portato al piano delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco e l'inizio di colloqui di pace tra le parti coinvolte in Siria.
L'intermediazione di Kerry
Ieri, il capo della diplomazia di Washington ha avuto colloqui telefonici con i suoi omologhi iraniano e saudita per invitare le due potenze rivali ad abbassare i toni dello scontro. Kerry ha «sollecitato» Javad Zarif e Mohammad Adel al Jubeir «a stemperare i toni e attenuare le tensioni». Nelle stesse ore, intanto, l'Arabia saudita ha deciso di interrompere tutti i collegamenti aerei da e per l'Iran e di proibire ai suoi connazionali di viaggiare nella repubblica islamica. Il ministro degli Esteri saudita, Adel al-Jubeir, ha dichiarato che tutti i legami commerciali con Teheran saranno inoltre tagliati.
(Con fonte Askanews)