Nomine Ue, Macron: «Non abbiamo concluso, ma chiarito processo»
Il Presidente francese: «Non abbiamo finito, ma abbiamo chiarito la situazione e ci siamo dati delle regole. Nessun candidato aveva la maggioranza, ma avremo accordo il 30 di giugno»
Il Presidente francese: «Non abbiamo finito, ma abbiamo chiarito la situazione e ci siamo dati delle regole. Nessun candidato aveva la maggioranza, ma avremo accordo il 30 di giugno»
Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, entrando al Palazzo Europa di Bruxelles per il secondo giorno di vertice europeo.
Mentre stasera si apre a Bruxelles un vertice Ue (in agenda Brexit, euro e migranti, ma forse si parlerà anche dei nostri conti), il commissario vola in Italia
Italia contro Francia, ancora una volta. Lo scontro è dove verrano aperti i centri di accoglienza finanziati dall'Ue
Al termine di una maratona durata 13 ore e mezza, i 28 leader Ue hanno finalmente trovato un accordo sulle conclusioni del Consiglio europeo, inclusa l'immigrazione
La Polonia ha promesso di fare battaglia sulla rielezione a presidente del Consiglio Ue di Donald Tusk, che è stato definito un «candidato tedesco». Che infatti la Merkel sostiene
Il neo-premier, oggi al vertice Ue, ha ricordato le posizioni dell'Italia sull'immigrazione e ha parlato ai cronisti dell'accordo con il Niger per bloccare i flussi verso la Libia
Il premier dai microfoni di Radio Rtl difende la manovra che «c'è. Non si cambia», nonostante le perplessità espresse dall'Ue a riguardo. Sul Fisco: «Chi ha preso la multa la deve pagare, ma eliminiamo un meccanismo che era punitivo per il cittadino»
Il Regno Unito sta lasciando l'Unione europea ma continuerà ad essere un partner forte e affidabile., ha detto May E sulla Russia: uniti contro la Russia
Dopo lo strappo praticato da Matteo Renzi al vertice di Bratislava, il premier italiano è rimasto escluso dal vertice che si terrà mercoledì a Berlino tra Merkel, Hollande e Juncker
Il Presidente emerito della Repubblica si sarà pure rallegrato delle sue recenti «aperture», ma Juncker ci ha messo davvero poco a (ri)mettere in riga Renzi. Ricordandogli che la stabilità non si tocca.
Il Presidente del Consiglio si smarca dai partner europei. L'Italia prende le distanze da Francia e Germania per quanto riguarda le politiche comunitarie in materia di crescita e immigrazione. E le fratture dell'UE appaiono sempre più profonde.
Tempi duri per la Cancelliera: sempre meno apprezzata tanto in Europa (come il vertice di Bratislava ha fotografato), quanto in patria. Dove, su Berlino, si profila un'altra sconfitta.
I 27 si presentano a Bratislava più divisi e turbati che mai. Non c'è unità sul futuro dell'Europa dopo la Brexit. Anzi: gli Stati dell'Est si preparano a sferrare un duro colpo al 'metodo comunitario'
L'ex ministro delle Finanze greco spiega perché dovremmo ribellarci all'Europa delle banche e dell'establishment. E perché Bruxelles sta seriamente rischiando di disintegrare il Continente.
Nel giorno in cui riparte la maratona di negoziati con la Turchia sui migranti, è d'obbligo considerare quale Paese stiamo pensando di far entrare in Europa. Un Paese che, come ci ha dimostrato nuovamente l'ultimo tragico attentato ad Ankara, i deliri di onnipotenza del suo leader hanno sprofondato nel caos.
«Non è possibile fare un Consiglio europeo ogni 15 giorni, diamo l'idea che non governiamo processi epocali come quelli migratori». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi al vertice dell'Eliseo dei leader socialisti europei a proposito del tema migranti.
Tutto rimandato al 17 marzo. L'Unione europea e la Turchia si sono dati appuntamento tra una decina di giorni per siglare l'accordo per fermare il flusso di migranti verso il Vecchio continente. Ma ecco quali dovrebbero essere i punti dell'intesa
Un lavoro, ricorda il biglietto d'accompagnamento, che racconta la magia dell'accoglienza, e i doni eccezionali della gente di Lampedusa, per cui un migrante è sempre, prima di tutto, un essere umano.
Mentre il presidente turco Erdogan da Ankara si è lamentato di non aver ricevuto ancora i soldi europei, il primo ministro Ahmet Davutoglu da Bruxelles ha fatto sapere di aver presentato una nuova proposta all'Europa sui migranti.
Si svolge oggi a Bruxelles un vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue in momento che lo stesso presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nella lettera di convocazione ha definito cruciale per l'unità della nostra Unione
Quattro dei cinque hotspot per la registrazione dei migranti previsti dall'Unione europea in Grecia sono pronti. Lo ha annunciato oggi il ministro della Difesa Panos Kammenos
L'abbiamo sempre bacchettato a dovere, ma adesso il premier ha ragione: «Ci sono un partito e un leader che controllano l’Europa in modo inaccettabile». Possibile che per una volta non capiamo tutti quanti che dobbiamo stare uniti e sostenerlo, anziché fare il gioco della finanza europea e scannarci come bestie?
Si svolge oggi, a partire dalle 16, e venerdì mattina, fino alle 13, l'ultimo Consiglio europeo del 2015, e uno dei pochi già programmati da tempo e non convocati d'urgenza per far fronte alle diverse crisi che sta affrontando l'Ue
Il nuovo Consiglio europeo dedicato quasi esclusivamente alla crisi migratoria si è concluso poco prima di mezzanotte, ieri a Bruxelles, con un accordo concluso con Ankara, ma ancora diversi dissapori interni
Sull'autostrada A4 tra Neusiedl e Parndorf è stato ritrovato un camion contenente i corpi di 50 migranti. Sarebbero morti asfissiati all'interno del camion
La "rotta dei Balcani dell'Ovest", scelta da migliaia di migranti, ha imposto al vertice un'altra priorità
Lo scrive su Facebook il deputato M5S, Danilo Toninelli: «Servono indipendenza e coraggio. Doti proprie solo del M5s». Buttiglione: «C'è problema fiducia, entri in campo Italia»
Mentre il presidente della Bce, Mario Draghi, stava spiegando un dettaglio sul debito ellenico, Wolfgang Schäuble lo avrebbe interrotto sibilando «non sono stupido». Gelo, poi la mossa di Dijsselbloem per stemperare la tensione: «riaggiorniamoci a domani». Liberi tutti.
L'agenda di Angela Merkel e François Holland per l'eurozona, riassunta in un documento ottenuto da Le Monde, chiude una porta alle speranze del primo ministro David Cameron di ottenere una serie di riforme dell'Unione europea prima del referendum britannico sulla membership all'UE.
I leader riuniti a Riga per il summit del Partenariato orientale Ue hanno ribadito, nella dichiarazione congiunta del vertice, che lo sviluppo delle relazioni tra i paesi dell'ex area comunista e l'Ue sono una prerogativa sovrana dei singoli stati e non è rivolto contro alcuna terza parte.
La Portavoce della Commissione europea ha oggi dichiarato che l'Europa non ha intenzione di cambiare la sua politica dell'immigrazione, prendendo esempio dall'Australia che attua molti respingimenti in mare. Intanto, due navi della marina da guerra tedesca stanno muovendo da Creta per partecipare al soccorso dei migranti nel Mediterraneo.
Secondo il vicepresidente dell'Eurogruppo Vladis Dombrovskis, la Commissione non sta pensando a piani B, ma le trattative vanno velocizzate e devono diventare più efficaci. Dombrovskis ha ammesso che le discussioni sono state molto complicate, e che c'è preoccupazione per gli scarsi progressi compiuti.
Bloomberg riporta la notizia dello sfogo del capo dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, che, riferendosi al Ministro delle finanze greco, gli avrebbe dato del «dilettante perditempo». Alla stampa, Dijsselbloem parla solo di discussione molto contrastata. Con una punta di delusione per l'accordo non ancora raggiunto.
L'intesa servirebbe già prima di fine aprile, dato che si sta riproponendo la situazione già vista a febbraio: la Grecia è a corto di liquidità. Domani euro working group, ma decide Eurogruppo (non convocato).
Nonostante il muro-contro-muro tra Angela Merkel e Alexis Tsipras, la fiducia dei mercati finanziari non viene scalfita e su di essi regna il cauto ottimismo che la questione greca sarà presto solo un lontano ricordo. Possibile? Evidentemente sì, perché l'Europa - semplicemente - non può fare a meno della Grecia così come la Grecia dell'Europa.
Come informa la stampa europea, all’ultimo Eurogruppo a Bruxelles Atene ha detto no ai ministri delle finanze dell’eurozona che proponevano di prorogare il programma dei prestiti alla Grecia. I ministri hanno rilevato che per elaborare delle nuove proposte ci vorrà del tempo, mentre il programma in essere scade il 1 marzo.
Carlo Sibilia, membro del direttorio M5S, spiega al DiariodelWeb.it perché, a suo avviso, la Grecia ha fatto bene a rifiutare la proposta europea, nonostante i 40 miliardi prestati dall'Italia che, se passasse la linea di Tsipras, sarebbero a rischio. Eppure, per Sibilia il Fondo Salva-Stati riesce solo a strozzare i debitori nella morsa dell'interesse. Cosa che accade anche al Belpaese.
Sembrava fatta e invece un documento ha fatto saltare l'intesa. La troika vorrebbbe che la Grecia accettasse il prolungamento del piano di finanziamento in corso, ma il governo greco non è disposto a farlo e pretende invece una rimodulazione del debito e un nuovo piano di aiuti. La prossima riunione dell'Eurogruppo è prevista per giovedì.
Soddisfatto il Presidente del Consiglio: «È un documento di compromesso ma per la prima volta c’è la parola flessibilità». Il presidente della Commissione sul Premier: «Ha cambiato le cose in Italia».
Il presidente del Conisglio è a Bruxelles, dove, in occasione della discussione sulla situazione economica al Consiglio europeo, ha parlato agli altri capi di Stato e di governo dell'UE. Il Premier comunica agli altri leader europei che l'Italia è consapevole dei propri problemi e del ritardo accumulato nell'attuazione delle riforme, ma nel resto dell'Europa si sottovaluta la portata della crisi.
David Cameron attacca aspramente il «conto totalmente ingiustificato» che è stato recapitato alla Gran Bretagna dall'Unione europea: 2,2 miliardi di euro in più sui conferimenti relativi agli ultimi quattro anni. Nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue a Bruxelles, il primo ministro britannico ha menzionato parole espresse durante i lavori da Matteo Renzi, che lo sostiene.
La cancelliera tedesca, Angela Merkel, avrebbe «promosso» le ultime mosse del Governo Renzi in materia di riforme davanti ai Capi di Stato e di Governo dell'UE, durante la discussione sulla situazione economica in corso al Consiglio europeo di Bruxelles. Ma il problema Roma è non rispettare fino in fondo promesse.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando ai liceali di Europa, rivela che, avendo letto una bozza del documento del Consiglio europeo, ha notato che non compare mai il termine austerità, «per evitare polemiche o forse per qualche senso di colpa».
Il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, attacca l'atteggiamento assunto dal presidnete del Consiglio, Matteo Renzi, in relazione alla lettera inviata dall'Unione europea. Brunetta accusa Renzi di fare il "populista a buon mercato", capace solo a nascondere la verità dell'incombenza di nuove tasse dietro gli 80 euro in busta paga.
La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ribadito oggi a Bruxelles, al suo arrivo al Consiglio europeo, le sue posizioni favorevoli in teoria a discutere di investimenti per la crescita - secondo la proposta annunciata dal neo presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker - ma sostanzialmente inflessibile sul rigore di bilancio.
Ma «la stagnazione dell'Europa si affronta con una strategia forte» di tutti i Paesi. Per questo Matteo Renzi lancia un vertice straordinario dei 28: appuntamento il 6 ottobre, in Italia, per discutere proprio della crescita. Una proposta di cui si parlerà al Consiglio UE.
Salvo colpi di scena dell'ultimo minuto, Federica Mogherini si prepara a ottenere l'investitura del Consiglio europeo come Alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera, (nonché vicepresidente della Commissione europea con responsabilità per le Relazioni esterne). Apprezzata per la sua competenza e conoscenza dei dossier.
Renzi è apparso abbastanza irritato per l'inconcludenza della riunione, e ha criticato la sua insufficiente preparazione da parte del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. «Se la prossima volta ce lo dicono prima risparmiamo, possono mandarci un messaggino», ha ironizzato il Premier.
Sarebbe infatti la posizione morbida di Roma nei confronti della Russia, con l'Italia in buona compagnia di Germania e Francia, ad aver sollevato l'ira dei polacchi e dei baltici, in prima fila per la linea dura contro Mosca, anche per quel riguarda il possibile nuovo di giro di vite delle sanzioni contro il Cremlino.