Energia & materie prime
I grandi consumatori di energia stanno boicottando il greggio russo dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, contribuendo a spingere i prezzi del petrolio sopra i 110 dollari al barile
Materie prime
A parte le problematiche tecniche, le quotazioni subiscono i persistenti timori su un pesante squilibrio tra offerta e domanda a causa dei blocchi di attività dovuti al Coronavirus
Dopo settimane di trattative
Prevista una minore produzione a maggio e giugno di circa 10 milioni di barili al giorno. Si attende l'ok del Paese centramericano per il via libera definitivo
Drammatico avvio di settimana
Un capitombolo che è arrivato a toccare il meno 30% e che ha avuto ricadute sia dirette su tutti i titoli dei giganti petroliferi, spesso rilevanti sugli indici azionari delle Borse
Petrolio
Le quotazioni del greggio sono crollate di oltre il 20% scivolando ai minimi da oltre due anni
Mondiali Russia 2018
La Russia investe 50 miliardi di dollari tra Olimpiadi e Mondiali: riuscirà la sua economia mista a reggere l'impatto?
Materie prime
L'attacco è arrivato come al solito con un tweet, diffuso proprio mentre in Arabia Saudita era in corso un vertice ristretto per discutere del taglio della produzione del greggio
Economia
Per comprendere perché sta aumentando la quotazione del petrolio, è necessario capire l’equilibrio geopolitico dei maggiori produttori di oro nero
Verso la guerra civile?
Dividere l'Iran per colpire la Russia e non solo, con un obiettivo semplice: il petrolio
Materie prime
E' quanto si legge in un report di Union Bancaire Privee che analizza lo stato del mercato petrolifero e l'esito delle politiche dell'Opec sulla produzione: «Per vedere risultati della strategia ci vorranno anni».
Eni alla riscossa
L'intervista al Corriere Economia dell'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi
Shale Oil Usa
Nonostante gli scambi ridotti delle festività natalizie, non si arresta l'impennata dell'oro nero. Dall'accordo OPEC il prezzo del greggio non ha fatto che salire. Ma quanto durerà?
Produzione in crescita per Eni
Il Cane a sei zampe ha raggiunto un record storico. Nel 2017 produrrà 1 milione e 840mila barili al giorno. Secondo i dati forniti dall'Ad Claudio Descalzi, in meno di tre anni, la produzione è cresciuta del 15%
Dopo l'accordo OPEC sulla stretta
Sui mercati si sta assistendo a una nuova impennata dei prezzi del greggio. Il Brent ha quasi raggiunto i 58 dollari al barile dopo l'intesa tra i paesi Opec e gli altri produttori di petrolio raggiunta sabato scorso. Rimuoveranno il 2% della produzione
Trovato l'accordo
Le Russia e una cospicua pattuglia di altri produttori indipendenti hanno infatti accettato, durante un vertice a Vienna, di unire le forze alla manovra decisa dall'Opec due settimane fa. Si tratterà del primo taglio globale da 15 anni a questa parte.
Accordo OPEC
Slitta a sabato 10 il vertice con i paesi non OPEC che si terrà a Vienna per concordare il loro contributo al taglio dell'offerta di greggio deciso lo scorso 20 novembre. Il grande assente sarà il Brasile, ma intanto prosegue l'impennata dell'oro nero
Il trionfo di Putin
L'accordo di Vienna sul taglio della produzione di petrolio certifica nuovi equilibri geopolitici nello scacchiere mediorientale, eleggendo vincitori e vinti. I tagli penalizzano soprattutto l'Arabia Saudita
Eni accelera sulle rinnovabili
Eni ha firmato l’accordo sulle rinnovabili con la compagnia di stato Entreprise Tunisienne d'Activités Pétrolières, sotto il patrocinio del Ministero dell'Energia delle Miniere e delle Energie Rinnovabili tunisino. E il titolo vola a Piazza Affari
Accordo OPEC
L’accordo OPEC fa felici soprattutto i produttori di shale oil, che corrono a Wall Street. La produzione di petrolio non convenzionale torna a essere competitiva con l'aumento del prezzo del greggio. Ma la tenuta dell'accordo non è scontata
Accordo OPEC
I mercati festeggiano l’accordo OPEC che ha deciso il primo taglio della produzione di greggio degli ultimi 8 anni. La notizia è bullish. Ma non si sa se l'accordo verrà rinnovato tra sei mesi, come teoricamente previsto
Accordo OPEC
L’Opec ha raggiunto l’accordo e anche la Russia farà la sua parte per ridurre l'offerta di petrolio. Mosca si fa carico da sola della metà del taglio atteso dai paesi fuori dal cartello
Energia
L'Ad del cane a sei zampe, Claudio Descalzi, ha annunciato che Eni vuole scendere al 50% nella concessione di Shorouk e che l'accordo sul giacimento in Mozambico è ormai maturo
Putin è disponibile a contenere la produzione
La Russia di Vladimir Putin tifa per l'accordo sul congelamento della produzione petrolifera tra i Paesi Opec. Nonostante le resistenze di alcuni, in primis dell'Iraq
La geopolitica della Finanza
Il reame wahabita, in crisi economica nonostante le esportazioni record di petrolio degli ultimi anni ha deciso di emettere titoli di stato per 17,5 miliardi. Le entrate fiscali derivanti dal petrolio sono state pari all’85% del totale nel 2014
Putin vola in Turchia
Il presidente russo Vladimir Putin, a margine del World Energy Congress di Istanbul, si è incontrato con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan e i due leader hanno affrontato alcuni nodi cruciali della relazione russo-turca
La nuova mossa di Putin
Il presidente russo Vladimir Putin, a Istanbul per il World Energy Congress, ha annunciato che Mosca è pronta a unirsi alle manovre annunciate dell'Opec per ridurre la produzione di petrolio
Il patto tra Iran e Arabia Saudita salva i produttori di petrolio
Dopo una trattativa molto dura, Iran e Arabia Saudita hanno siglato un patto che prevede un aumento del prezzo del barile compreso tra i sette e i dieci dollari. Ecco quali saranno le conseguenze per tuti noi
15 anni di guerre per il petrolio. E ora?
Sempre più vicino un accordo sul prezzo del petrolio, circa 60 dollari al barile, che ridarebbe fiato a tutti i paesi produttori. Assicurando maggiore egemonia alla Russia e salvando il Venezuela dalla guerra civile. Ma a quale costo?
L'ultimo summit dell'attuale presidente Usa
Il G20 cinese ha fotografato impietosamente alcuni degli insuccessi dell'amministrazione Obama: l'incapacità di trovare un accordo sulla Siria con Mosca e la 'rinascita' della grande Russia di Putin
Intesa storica
Quella appena nata tra la Russia e l'Arabia Saudita è un'intesa storica e prevede una task force per stabilizzare il mercato del greggio. I due maggiori produttori si sono alleati, ma il nodo da sciogliere resta quello iraniano
Mercato delle materie prime
Possibile l'arrivo a Mosca del tandem venezuelano Rodriguez-Del Pino, che già ha visitato l'Iran, il Qatar, l'India, l'Oman e l'Arabia Saudita dopo che ai primi di agosto, il presidente Nicolas Maduro ha esortato tutti i player del mercato petrolifero a lavorare sul bilanciamento del prezzo di un barile di petrolio a 70 dollari.
Scetticismo in vista dell'incontro informale OPEC in Algeria
Gli investitori non sanno se brindare all'inatteso calo delle scorte settimanali americane o se temere l'ipotesi di un aumento della produzione in Arabia Saudita, dove già a luglio aveva raggiunto livelli record andando così ad aumentare scorte mondiali in eccesso.
cosa non torna
E' in corso una vigorosa inversione di rotta sull'andamento del prezzo del greggio e le stime sono state riviste ulteriormente al rialzo. Tuttavia gli analisti sono diffidenti, perché non cambiano i fondamentali economici e il sistema così com'è non è sostenibile
opec
Dai centri studi di istituzioni finanziarie private e internazionli si sono moltiplicate le revisioni sulle stime, stavolta al rialzo
ad aprile +3,6 mld
Vola il surplus commerciale: da marzo è consistente l'aumento dell'export e delle importazioni. Ma prosegue il calo delle vendite verso la Russia e l'intercambio dei prodotti non energetici è invariato rispetto ad aprile 2015
il prezzo dell'oro nero
Il prezzo del petrolio ha ripreso a salire e la Basilicata è il texas italiano del greggio. Dovrebbe essere una buona notizia per l'economia nazionale, ma alcune criticità affliggono il mercato del lavoro locale ed è in corso un vero e proprio spopolamento della Val d'Agri
Nuovo fallimento al vertice Opec di oggi
Dal vertice Opec di oggi è giunta l'ennesima brutta notizia: nessun accordo raggiunto sul possibile congelamento della produzione di petrolio per fronteggiare la caduta dei prezzi. Non è la prima crisi del genere, ma oggi pare particolarmente difficile da risolvere: perché danneggia tutti (Europa compresa), e nessuno pare disposto a fare un passo indietro per ripristinare l'equilibrio
Intervista al Messaggero
L'Amministratore Delegato dell'ENI: «Questa situazione durerà fino a quando il crollo degli investimenti non avrà fatto scattare una vera scarsità di offerta. In quel frangente il prezzo del petrolio potrebbe schizzare verso l'alto e poi stabilizzarsi sui 70-80 dollari».
Conferma da Putin
Scarse reazioni sui prezzi, sarebbero 15 i Paesi che aderiscono secondo quanto precedentemente riferito dal ministro dell'energia russo Alexander Novak.
Mercato del petrolio
Nel frattempo i prezzi dell'oro nero sono ricaduti sotto la soglia psicologica dei 30 dollari, dopo che il paese capofila del Cartello, l'Arabia Saudita ha chiarito che non intende ridurre gli investimenti su nuova produzione.
Putin non molla e corre ai ripari
Il governo russo ha confermato l'intenzione di ridurre la spesa del 10% rispetto al bilancio stilato per il 2016, a causa della necessità di adattare i conti al prezzo del petrolio particolarmente basso e che potrebbe rimanere tale a lungo
Mercato delle materie prime
Al Nymex la materia prima mette a segno il secondo anno di fila in calo per la prima volta dal 1998. Attualmente molti membri dell'OPEC così come gli analisti sono preoccupati dall'eccesso di scorte in giro per il mondo, tanto più che l'Iran si prepara a esportare il suo greggio non appena le sanzioni imposte dall'Occidente verranno rimosse.
Il rally di Trump
L'azionariato americano ha ripreso quota nelle ultime sedute del 2016 e ha registrato un incremento di circa il 14%. Il merito è anche dell'effetto Trump e delle aspettative del mercato per il 2017
Mercato delle materie prime
Secondo Goldman Sachs è possibile che il barile finisca a 20 dollari nel corso dell'anno che si sta per aprire. Altri osservatori invece ritengono che si sia giunti vicino a valori che innescherebbero acquisti speculativi, con effetti di rimbalzo sui prezzi.
Lo stop alle esportazioni era stato deciso nel 1973
Una mossa storica, che riflette i cambiamenti economici e politici determinati dall'enorme crescita della produzione petrolifera negli Stati Uniti (quasi +90% dall'agosto 2008) che rende obsoleto un divieto che era stato introdotto nel 1973 per cercare di favorire l'indipendenza energetica del Paese.
Materie prime
Una situazione che non si è minimamente risolta con l'ultimo vertice dell'Opec, al quale i Paesi esportatori sono nuovamente apparsi divisi e incapaci di dotarsi di una strategia comune volta a contrastare la debolezza dei prezzi.
Elezioni Venezuela 2015
Primo esportatore di petrolio dell'America latina precipitato in una grave crisi economica, il Venezuela si trova in ogni caso a fare conti con la pesante eredità di Hugo Chavez, per 14 anni alla guida del Paese.
Si accentua la risposta di mercato a persistente inazione Opec
Se possibile, dall'ultimo vertice che si è tenuto a Vienna, dove ha sede il quartier generale dell'Organizzazione, i Paesi Opec sono apparsi ancor più divisi. E questo ha fatto del tutto svanire le ipotesi di manovre restrittive sulla produzione che invece erano lievitate nelle sedute precedenti.
Cala il prezzo
Lo hanno annunciato diversi esponenti del cartello degli esportatori, al termine del vertice a Vienna. Il presidente, il nigeriano Emmanuel Ibe Kachikwu, ha spiegato che è stata ritenuta adeguata l'attuale posizione attendista.
Improbabile che al vertice Opec di venerdì si trovi un accordo
Energy Intelligence, una pubblicazione specialistica citata dal Financial Times, riporta che Riad appoggerebbe un taglio coordinato della produzione pari a 1 milione di barili al giorno per il 2016, l'equivalente di appena l'1% dell'offerta globale di oro nero.