14 ottobre 2024
Aggiornato 00:30
Petrolio

Il Qatar lascia l'Opec: ma perché vola il prezzo del petrolio?

Le quotazioni del greggio sono crollate di oltre il 20% scivolando ai minimi da oltre due anni

MOSCA - Il petrolio si mette alle spalle uno dei mesi peggiori da oltre 30 anni. Le quotazioni del greggio sono crollate di oltre il 20% scivolando ai minimi da oltre due anni. In avvio dei mercati il balzo delle quotazioni sulla scia dell’intesa tra Russia e Arabia Saudita di estendere a tutto il 2019 l’accordo di gestire il mercato petrolifero. Tradotto, significa la volontà di intervenire per scongiurare un crollo dei prezzi. I mercati hanno risposto immediatamente con il petrolio in rally. Il Brent sale di oltre due dollari tornando a sfiorare i 62 dollari, mentre il future sul Wti avanza di 2,20 dollari al barile attestandosi a 53,10 dollari.

Il Qatar lascia l'Opec
In questo contesto i mercati hanno ignorato l’annuncio a sorpresa del Qatar di uscita dall’Opec a partire dall’inizio dell’anno prossimo. Il paese da tempo sconta sanzioni decise dall’Arabia Saudita e altri paesi del Golfo ma nel comunicato per l’annuncio di abbandonare il cartello dei produttori non c’è alcun riferimento all’embargo. Piuttosto il Qatar sottolinea la volontà di accelerare lo sviluppo del gas. Il Qatar lascerà l’Opec il prossimo mese dunque: lo ha annunciato il nuovo ministro per l’Energia di Doha, Saad al-Kaabi. «Il Qatar ha deciso di ritirare la sua membership dall’Opec a partire dal gennaio 2019», ha dichiarato Kaabi in conferenza stampa a Doha, aggiungendo che all’Opec è già stata comunicata la decisione.

L'intesa tra Mosca e Arabia Saudita
L’intesa tra Mosca e sauditi in vista del vertice straordinario Opec di venerdì prossimo un primo risultato lo ha già prodotto. Il primo ministro dello stato di Alberta in Canada ha annunciato il taglio della produzione di greggio dell’8,7% a 325 mila barili al giorno a partire dal mese di gennaio.