«Mio padre nei libri di storia»: scontro a distanza tra Marina Berlusconi e Di Battista su papà Silvio
Scontro a distanza tra Marina Berlusconi e Alessandro Di Battista sulla figura di Berlusconi. Ecco la replica del grillino
Scontro a distanza tra Marina Berlusconi e Alessandro Di Battista sulla figura di Berlusconi. Ecco la replica del grillino
Nonostante la pausa campionato, il weekend appena trascorso ha visto il club rossonero sulle prime pagine di tutti i giornali. Stavolta per questioni extracampo
Da Sergio Marchionne a Emma Marcegaglia, Silvio Berlusconi ha lanciato più di un nome. Ma dopo che anche Marina si è tirata indietro chi rimane per fare il candidato premier?
Approvati i conti 2016 del Gruppo presieduto da Marina Berlusconi: fatturato oltre i 5 miliardi, utile di 50 milioni al netto dei danni causati dal gruppo francese. Mondadori e Mediaset crescono in libri, digitale e radio.
L'eco delle presidenziali francesi potrebbe dividere ciò che faticosamente le Amministrative avevano appena riunito. I sovranisti in Italia tirano dritto, ma in casa Berlusconi l'incubo «populista» prende vita
Il numero uno di Vivendi, Vincent Bolloré, e l'amministratore delegato, Arnaud De Puyfontaine, sono indagati dalla Procura di Milano. L'accusa è quella di aver cercato di manipolare il mercato per scalare Mediaset a pezzi di sconto
Secondo Milano Finanza, la plusvalenza che la Fininvest registrerà con la cessione del club al consorzio cinese Sino-Europe Sports è di oltre 400 milioni di euro.
La scalata di Vivendi a Mediaset non lascia indifferente il governo Gentiloni, che si definisce «vigile» sulle prossime mosse dei francesi. Tuttavia, per il momento, è escluso l'intervento pubblico
Dopo il tentativo di scalata su Mediaset da parte di Vivendi, la famiglia Berlusconi non è rimasta a guardare. Il Biscione è passato al contrattacco e anche il governo Gentiloni è sceso in campo
Dinnanzi alla scalata di Vivendi, Fininvest non intende arretrare e punta il dito contro il voltafaccia dei francesi definendolo «un gravissimo inganno che delle leggi del mercato fa scempio». Vivendi ha superato il 3% del capitale di Mediaset
Il numero uno rossonero, nel corso di una delle consuete interviste pre-elettorali, mette un freno alle chiacchiere sul closing e si tira ufficialmente indietro. Sempre più probabile uno slittamento delle operazioni a febbraio, con conseguente handicap per il mercato. Per il povero Montella a rischio i regali di gennaio.
Salvini è stato incoronato nuovo leader del centrodestra da un sondaggio lanciato nei giorni scorsi. Al secondo posto a sorpresa c'è Raffaele Fitto e al terzo posto si colloca Giorgia Meloni. Sul web la comunità leghista è molto numerosa e coesa
Mancano pochi giorni al versamento della seconda tranche della caparra di 85 milioni da parte dei nuovi acquirenti cinesi alla Fininvest, poi toccherà aspettare solo il 5 novembre per il closing. Intanto l’ad in pectore del Milan che verrà è già al lavoro per costituire la sua squadra di dirigenti.
La controllante del Biscione deposita la citazione al Tribunale di Milano. Insieme alla richiesta di Mediaset, la guerra tra la famiglia Berlusconi e Bolloré supera i 2 miliardi di valore. Nel mentre, secondo il Corriere della Sera, Mediobanca starebbe lavorando per trovare un terzo socio per la pay-tv.
Il gruppo milanese dell'ex Premier Silvio Berlusconi si lancia all'attacco di Vivendi, dopo la decisione dei francesi di venir meno al contratto stipulato ad aprile per l'acquisto dei canali Premium. Vi spieghiamo l'accaduto.
La sospirata firma al patto di esclusiva che darà il via alla fase calda della trattativa per il passaggio dell’Ac Milan ai cinesi è arrivata. Ora inizierà un mese durante il quale la società sarà virtualmente paralizzata (sponsorizzazioni, rinnovi di contratti, acquisti etc. etc.). Non proprio la maniera migliore per ripartire dopo l’ennesima stagione fallimentare.
Continuano le trattative per il passaggio del pacchetto di maggioranza dell’Ac Milan dalla Fininvest a una cordata di imprenditori cinesi guidata dall’advisor italo-americano Galatioto. Definite le cifre e i tempi, si attende solo il via libera del governo di Pechino e soprattutto l’ok di Silvio Berlusconi.
L'operazione è costata 127,5 milioni di euro, ma permette alla Mondadori di diventare il colosso indiscusso dell'editoria nazionale per fatturato e il primo in Europa per dimensione
Non certo un bel momento per il presidente onorario rossonero per festeggiare il suo compleanno numero 79, tra le difficoltà nella cessione dell'Ac Milan, i problemi con Fondazione Fiera per il nuovo-vecchio stadio al Portello e le ambasce della squadra di Mihajlovic. Ma l'improvviso arrivo di Mr. Bee domani a Milano potrebbe cambiare completamente gli scenari.
Svolta nella storia ultracentenaria dell’ex club più titolato al mondo. Dopo diversi mesi di trattative l’uomo d’affari thailandese acquista il 48% del pacchetto azionario rossonero per una cifra vicina ai 500 milioni di euro. Entro 18 mesi il passaggio definitivo a Bee Taechaubol. La soddisfazione di Berlusconi: «Finalmente trovato l'investitore».
Il tasso di disoccupazione nel 2015 è stabile al 12,7%, e probabilmente scenderà sotto l'11% alla fine del 2017. Ma per Susanna Camusso questo non è abbastanza, perché non ci sono investimenti che creano lavoro.
Intervenuta a margine dell’assemblea di Mondadori, la primogenita di Silvio Berlusconi ha affermato che «sono state dette tante cose non vere» sulla cessione del Milan. Nel frattempo un uomo di Bee Taechaubol ha annunciato l’intenzione di acquistare subito la maggioranza del club, mentre si attende l’arrivo di Richard Lee, a capo della cordata cinese.
Mentre gli uomini di Bee Taechaubol sbarcano a Milano per tentare di accelerare i tempi di un’acquisizione made in Thailandia, dalla Cina parte la controffensiva che potrebbe risultare decisiva. Secondo il presidente della Camera di commercio Italia-Cina ci sarebbero ben 5 colossi pronti a tentare la scalata al Milan.
Non arrivano solo dall’estremo oriente i presunti investitori interessati al Milan. Nelle ultime ore si parla di una cordata araba tra cui anche rappresentanti della famiglia Mansour. Sempre viva intanto la pista cinese mentre perdono spessore le candidature da Thailandia e Singapore.
«Fa impressione l'elenco dei suoi fallimenti», ha detto la presidente della Fininvest. E attacca: «Le sue sentenze funeree sono un'ulteriore conferma delle nostre certezze»
La presidentessa di Fininvest: «Sentenza è un atto vergognoso e vile. C'è una persecuzione sempre più accanita contro mio padre, con l`esproprio da mezzo miliardo di euro lo si colpisce pesantemente sul piano patrimoniale»
La figlia dell'ex Premier Silvio Berlusconi, commenta così con una nota la sentenza di condanna di primo grado inflitta al padre, al processo per il caso Ruby. La sentenza condanna Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile
Il Presidente di Fininveste: «Mia candidatura ipotesi che non c'è. Tra seguire la politica e impegno diretto c'è una distanza abissale». Sabato convention Matteoli a Firenze per sostenere Alfano
La società: «Il deposito alla Cir entro il 26 luglio, ma faremo ricorso in Cassazione contro la sentenza di luglio»
Il Presidente di Mondadori: «La Sinistra non sia forcaiola, e la smetta di inseguire icone improbabili come Murdoch»
«Nessuna richiesta di sospensione pagamento, ci prepariamo alla Cassazione»
«Parte della Magistratura e gruppo De Benedetti protagonisti attacco»
«Prima l'aveva attaccata. La sentenza? Aspettiamo con serenità»
«Le carte non contengono uno straccio di prova. Bluff Spatuzza e Ciancimino»
La Presidente di Fininvest: «I Manager hanno dimostrato di fare scelte lungimiranti»
«Con la dedica della laurea ai pm di Milano rinnega i principi delle sue battaglie»
Ipotesi di reato: corruzione e frode fiscale.Berlusconi: «Finmeccanica è un asset strategico. Sono preoccupato, ma l'indagine non porterà a nulla»
«Basta con l'eroismo a tassametro. Paghiamo 2,2 milioni di imposte al giorno. Siamo editori non solo per i profitti»
«Nell'azionariato non sono mai entrati soldi dall'esterno. Una campagna che non è degna di un Paese civile»