«Senza i nostri 500 milioni sarebbe a pezzi»
«Fa impressione l'elenco dei suoi fallimenti», ha detto la presidente della Fininvest. E attacca: «Le sue sentenze funeree sono un'ulteriore conferma delle nostre certezze»
ROMA - «Tra le tante cose che Carlo De Benedetti dice - con una presunzione e sfrontatezza che non finiscono mai di stupire, nell'odierno tentativo di autocelebrazione sul Corriere della Sera, ce n'è una su cui non si può non essere d'accordo: sì, lui è davvero un uomo fortunato. Senza quei 500 milioni di euro che una sentenza assurda ci ha costretto a versargli per il Lodo Mondadori, senza quella fortuna piovuta dal cielo su un gruppo con una situazione debitoria decisamente complessa, oggi per De Benedetti ci sarebbe davvero ben poco da festeggiare». Lo ha detto Marina Berlusconi, presidente Fininvest, commentando l'intervista di Carlo De Benedetti sul Corriere della Sera.
«NONOSTANTE FALLIMENTI CLAMOROSI, SI PERMETTE DI PONTIFICARE» - «Nel leggere l'intervista, fa impressione l'elenco di fallimenti e clamorosi errori che De Benedetti cerca con evidente imbarazzo di giustificare. Nonostante tutto ciò, si permette di pontificare perfino su un business nel quale ha sempre cercato di entrare accumulando un insuccesso dietro l'altro, quello della televisione generalista. Le sue fosche profezie però ci confortano. Sul futuro della tv generalista, un settore nel quale siamo da leader e nel quale resteremo, non abbiamo mai avuto il minimo dubbio. Le sentenze funeree di De Benedetti, famoso per non averne mai azzeccata una, suonano come l'ennesima conferma di quanto fondate siano le nostre certezze».
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