E' ormai un gigante muto e ingrigito, ma quando entrò in funzione, nel 1963, era l'impianto atomico più grande d'Europa. E' la prima centrale nucleare italiana, spenta come le altre a seguito del referendum dell'87
La Sogin, la società che gestisce i rifiuti nucleari e lo smantellamento dei siti nazionali, ha individuato tra 50 e 100 siti idonei ad ospitare il deposito. La lista è attualmente all'esame dei ministeri competenti
Il Movimento Cinque Stelle denuncia la «sponsorizzazioneù della «corporazione delle lobby per eccellenza» da parte del Ministero dell'Ambiente. Ecco di cosa si tratta
Approvata all'unanimità la relazione sui rifiuti radioattivi in Italia e sulle attività connesse, da parte della commissione parlamentare d'Inchiesta sui rifiuti. Diverse le criticità emerse
La pubblicazione della carta delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito dei rifiuti radioattivi è stata rinviata sine die. Lo ha comunicato il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, al margine del Meeting di Comunione e liberazione in corso a Rimini.
Mentre la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) a ospitare le scorie radioattive italiane resta ancora segreta, la società incaricata di costruire l'infrastruttura, Sogin, ha lanciato il portale internet depositonazionale.it, dove sono state raccolte tutte le informazioni, già pubbliche da mesi, a riguardo
La Sogin ha consegnato all'Ispra la mappa aggiornata delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti atomici, ma per la pubblicazione non è stata fissata una data e si dovrà attendere almeno fino a inizio luglio
Secondo il fattoquotidiano.it, che ha sentito alcuni esperti del ministero dell’Ambiente e della Sogin, le scorie nucleari italiane andranno a finire tra Puglia, Lazio, Toscana, Veneto, Basilicata e Marche. Il 16 giugno sarà finalmente resa pubblica la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il sito
La società che si occupa dello smaltimento delle scorie nucleari, «ha raggiunto il livello minimo del programma», ha detto il componente dell'Autorità per l'Energia, Alberto Biancardi, in audizione in commissione Industria del Senato, spiegando che c'è una «situazione di attenzione ma non di patologia» nei ritardi sulla tabella di marcia (in alcuni casi si parla di 18 anni)
La Regione «può star tranquilla» ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla realizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive
La mappa resterà segreta ancora per 2 mesi. Lo si apprende da una nota congiunta dei ministeri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, che hanno chiesto degli approfondimenti tecnici alla Sogin e all`Ispra. Giusto in tempo perché si tengano le elezioni regionali e amministrative il 31 maggio, ha stigmatizzato il Movimento 5 stelle
Troppe morti rispetto alla media, per alcune patologie tumorali che possono essere legate all'esposizione a radiazioni ionizzanti. Questo il risultato di uno studio dell'Istituto superiore della sanità sui residenti a Latina, Rotondella (Matera), Caorso (Piacenza), Bosco Marengo (Alessandria), Ispra (Varese), Saluggia (Vercelli), Sessa Aurunca (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli) e Roma.
Ipotesi commissariamento per le due società di Stato
Il presidente del Gestore servizi energetici, Nando Pasquali in audizione al Senato: «Non sapevamo nulla, il ministero dello Sviluppo ci ha detto che non era al corrente e che insomma la notizia non è vera». L'ad della società di Stato che sta seguendo la dismissione delle centrali nucleari italiane, Riccardo Casale:«Non ho avuto informazione in merito, né in un senso né nell'altro»
Si cercano comuni candidati, altrimenti deciderà il governo
Entro metà aprile avrebbe dovuta essere resa pubblica la carta che indica i comuni che potrebbero ospitare la discarica dei rifiuti radioattivi, ma la scadenza non verrà rispettata. Intanto l'assessore all'Ambiente della Regione Sardegna, Donatella Spano, ha scritto a Roma per ribadire il «fermo no» del suo territorio ad accogliere il sito.
La titolare dello Sviluppo, Guidi, ha risposto ad alcune interrogazioni in tema di nucleare, in commissione Ecomafie del Senato. I ritardi di Sogin sullo smantellamento delle centrali nucleari farà salire le bollette; la nomina di Antonio Agostini (sotto inchiesta della Procura di Roma) a capo dell'Isin è all'attenzione del governo; la Francia non vuole trattare le scorie italiane.
Ad aprile sarà pubblicata la mappa dei siti idonei
«Secondo le nostre notizie, nel silenzio totale e assoluto, sarebbero rimaste due sole regioni candidate» ad accogliere i rifiuti radioattivi italiani, ha denunciato l'ex governatore Ugo Cappellacci.
Il Movimento 5 stelle vuole sapere se la Sogin sarà commissariata
Entro il 31 dicembre 2014 sarebbe dovuto nascere l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, per vigilare sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Inoltre si stanno valutando nuove classificazioni per questi scarti e la localizzazione di un deposito nazionale. Il M5s all'attacco.
Per rafforzare la sinergia fra Sogin e le imprese costruttrici di impianti nelle attività di bonifica ambientale dei siti nucleari e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. L’accordo si aggiunge ai quattordici protocolli già siglati da Sogin nel 2011 con le associazioni territoriali