Lorenzo-Ducati: ora è proprio finita. Jorge fallisce come Valentino Rossi
L'ad Domenicali conferma il divorzio. Ed è Dovizioso a spiegare perché l'amore tra questi due grandi campioni e la Desmosedici non è mai davvero sbocciato
L'ad Domenicali conferma il divorzio. Ed è Dovizioso a spiegare perché l'amore tra questi due grandi campioni e la Desmosedici non è mai davvero sbocciato
Andrea, in sella alla sua Desmosedici, guarda tutti dall'alto in basso nel Mondiale. Eppure la sua riconferma a Borgo Panigale appare tutt'altro che scontata
Andrea sfida la cabala: di solito chi vince il primo GP in Qatar non si aggiudica il Mondiale. Accadde però con Stoner nel 2007, sempre in sella alla Ducati
È stato il due volte campione del mondo australiano, nei giorni scorsi, a far percorrere i primi giri di pista alla Desmosedici 2018, promuovendola a pieni voti
Domani si riaccendono i motori: cominciano i test ufficiali per il nuovo Mondiale. Occhio soprattutto ai motori: bisognerà deliberarli e non si potranno più cambiare
Toni Elias, ex iridato Moto2 e vincitore di un GP nella classe regina, sarà premiato con un test sulla Suzuki 2017 per il suo trionfo nel campionato MotoAmerica
Il vicecampione del mondo si ripresenta al via di una stagione con aspettative cresciute, ma anche con la prospettiva di dover discutere il suo nuovo contratto
Né Dovizioso né Lorenzo: per svezzare la nuova Desmosedici GP18 la Rossa di Borgo Panigale ha convocato il collaudatore di lusso australiano al primo test
Il capotecnico Gabarrini gli concede le attenuanti per la difficile stagione appena trascorsa: «Si è dovuto adattare alla Ducati. Ma un altro campionato così sarebbe inaccettabile»
Con il sesto successo di ieri, il Dottore ha superato i cinque di Dindo al Rally di Monza: «In quella gara può andare più forte di tutti. Quando smetterà con le moto, ha davanti 10 anni in auto»
A cinque anni di distanza, l'amministratore delegato della Rossa, Claudio Domenicali, punge ancora il suo vecchio pilota: «Era una rockstar, a Borgo Panigale non si vedeva. Dovizioso, invece...»
Ai microfoni del nostro Paolone, il team principal di Ducati e poi Honda, appena ritiratosi, racconta i suoi ventidue anni di Motomondiale al fianco di tanti campioni
Livio, team manager pluri-iridato prima con la Ducati e poi con la Honda, dopo aver annunciato il suo ritiro dal Motomondiale ci racconta la sua lunga storia nelle due ruote
Ventidue anni in MotoGP, un Mondiale in Ducati con Stoner e quattro nella casa giapponese con Marquez. Il manager torinese classe 1964 abbandona il circus delle due ruote
Il Canguro non ha mai incrociato le ruote in pista con il campione spagnolo, ma è sicuro che in caso contrario lo avrebbe sconfitto. Come cercherà di fare Dovizioso domenica a Valencia
Anche se Marc Marquez sembra involarsi verso il sesto titolo, l'impresa dell'anno l'ha compiuta Andrea, trasformandosi con pieno merito da brutto anatroccolo a pezzo pregiato del Motomondiale
Un evento speciale sul palco del teatro Linear Ciak di Milano che anticipa l'apertura della mostra Eicma: al centro le Scrambler 1100 e Mach2, la Multistrada 1260 e la Panigale V4 S
Con questa sua stagione da incorniciare, Andrea si è piazzato al centro del mercato piloti. E nel 2019, quando scadrà il suo attuale contratto con la Ducati, potrebbe prendere qualsiasi strada
Reduce dalla strepitosa vittoria di Motegi, Andrea è consapevole che a Phillip Island la Ducati giocherà fuori casa, ma ha tutte le intenzioni di dare battaglia per non perdere il treno mondiale: «Può succedere di tutto e dovremo cercare di essere sempre veloci su tutte le piste»
Quella di Motegi è la pista di casa per la rivale Honda, ma in passato ha riservato non poche soddisfazioni sia alla Ducati (che vinse il Mondiale con Stoner nel 2007) che ad Andrea Dovizioso (due volte in pole e altrettante secondo nella classe regina): «È una delle mie piste preferite, me la gioco»
La Rossa è riuscita a sviluppare la propria Desmosedici ad un ritmo più veloce di tutti gli avversari. Come? Schierando al via una terza moto ufficiale (con Petrucci) e affidando i test a dei collaudatori competitivi (Stoner in testa). Due lezioni che il Dottore vuole portare a Iwata
Come ad Austin, Maverick spinge oltre il limite e finisce per portare a casa zero punti: «Non so nemmeno spiegare il perché». Ad Andrea basta un quinto posto per riportare la Ducati in testa alla classifica otto anni dopo Casey Stoner: «In testa alla MotoGP, un'emozione tutta nuova»
I continui e imprevedibili cambiamenti di fronte delle ultime gare sono stati condizionati più dagli pneumatici che dalle moto o dai piloti. Sulla carta, quella olandese dovrebbe essere una pista meno severa per le coperture, ma anche stavolta non mancano le incognite della vigilia
Andrea segue la regola del sette: ha rivinto dopo sette anni, poi dopo sette mesi, ora dopo sette giorni. Sette sono anche le stagioni trascorse dall'ultima volta che la Rossa si aggiudicò due GP di seguito: erano i tempi del Canguro. «Il potenziale c'è, ma dobbiamo lavorare sulla moto»
Secondo successo di fila per la Ducati: non le succedeva dal 2010, ovvero dai tempi di Casey Stoner. Merito di un altro capolavoro di Desmodovi, che grazie alla giornata no di Vinales (solo decimo), si porta anche vicinissimo alla testa del Mondiale: ora dista solo sette punti
Dopo nove anni consecutivi di successi iberici nel GP d'Italia, stavolta l'unico a sorridere è Top Gun, che con un secondo posto incrementa il vantaggio in classifica. Marc Marquez in crisi con la Honda è solo sesto, Jorge Lorenzo ottavo e lontanissimo dal compagno di squadra vincitore
Nella giornata di prove private di ieri ha girato a meno di due decimi dalla Honda di Marc Marquez, e ha apprezzato perfino il nuovo pneumatico anteriore più rigido a cui inizialmente si era opposto. Tanto da concedersi una pazza idea: «Domenica prossima, in casa Ducati, non si sa mai»
Andrea e Casey, che condivisero il box con il campione americano ai tempi della Ducati, gli danno il loro ultimo saluto. E anche Jorge Lorenzo, che fu suo avversario, manifesta il suo cordoglio per la tragedia del 35enne pilota statunitense scomparso questa settimana
L'adattamento pre-campionato alla sua nuova Ducati è stato più duro del previsto. Tanto che Por Fuera confessa che nelle prime gare si ritroverà dietro al suo compagno di squadra: «Servirà tempo per tornare ai livelli della Yamaha»
In una lunga intervista a cuore aperto con il Corriere della Sera, il Dottore torna a parlare dei suoi due grandi rivali spagnoli: «Jorge, nel bene o nel male, è più trasparente. Marc nel 2015 si è comportato come mai nessuno prima»
Anche a 38 anni, secondo Paolone, il Dottore resta uno dei migliori al mondo, e fisicamente si allena tantissimo. Il problema, semmai, è che nei test di Phillip Island era la moto, con quell'assetto, a farlo stancare troppo alla guida
Maverick Vinales «è il nome nuovo e sarà della partita». Jorge Lorenzo «è pronto a dar battaglia anche lui. Come pure Valentino Rossi e Dani Pedrosa». Il campione del mondo in carica ha già le idee chiare sui suoi avversari
Il suo compagno di squadra Jorge Lorenzo continua con il suo adattamento alla moto, intanto Desmodovi riesce a portarla in terza posizione: «La base c'è, dobbiamo lavorare». E oggi è tornato in pista anche Casey Stoner
Dal diciassettesimo posto del lunedì, in soli due giorni il neo-pilota della Ducati è risalito al nono: «Risultato non fantastico, ma siamo cresciuti già molto». Merito anche del collaudatore, che ha scelto come consigliere al box
Dopo il miglior tempo al debutto dei test pre-campionato della MotoGP, il Canguro torna a parlare: «La nuova Ducati? Senza alette è più instabile. Ma possiamo puntare al titolo, se Por Fuera riuscirà ad adattarsi»
Sembra iniziato sotto i migliori auspici il matrimonio tra il Maniaco e la moto giapponese: nella seconda giornata di test pre-campionato a Sepang stacca il miglior tempo: «Sono contento, continuiamo così, con calma e metodo»
L'abruzzese della Suzuki è il più veloce, con ben quattro decimi di vantaggio sul miglior inseguitore, il compagno di squadra del Dottore Maverick Vinales. Scivolano indietro le Ducati: settimo Dovizioso, solo ottavo Jorge Lorenzo
Il 2017 non è iniziato sotto i migliori auspici per il campione del mondo in carica, ancora alle prese con gli stessi problemi al motore che lo infastidivano l'anno scorso: «Non va come vorrei, c'è molto lavoro da fare»
«Difficile» prima giornata di test pre-stagionali per il Dottore a Sepang: in mattinata un guaio fisico lo costringe a letto per un'ora e mezza, poi scende in pista ed è solo ottavo. Ma il feeling con la sua nuova Yamaha è già ottimo
La prima giornata di Por Fuera con i colori ufficiali della Rossa si conclude al diciassettesimo posto: «Ho scoperto che devo rivoluzionare il mio stile di guida rispetto alla Yamaha». Intanto il Canguro batte tutti i piloti titolari.
Il nostro opinionista racconta la prima giornata di prove pre-stagionali della MotoGP, dove a prevalere è stato il Canguro, test rider di lusso della Ducati, che ha battuto Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi
Questa mattina sulla pista malese sono scesi in pista per la prima volta dell'anno i piloti della classe regina delle due ruote, in sella alle loro nuove moto e in alcuni casi dopo aver compiuto degli importanti cambi di casacca
Il Canguro rifiuta l'offerta di Por Fuera di diventare il suo nuovo coach: preferisce rimanere semplice collaudatore. Ma lui non si offende, anzi vuole essere presente alle prove a Sepang dove debutta la nuova Desmosedici GP17
Parla Michele, collaudatore della Rossa che sarà il primo, insieme a Casey Stoner, a svezzare la Desmosedici GP17 mercoledì 25 a Sepang: «Una buona base, c'è da lavorare ma possiamo essere competitivi da subito»
Tornata alla vittoria nel 2016, quest'anno la Rossa di Borgo Panigale punta a fare il definitivo salto di qualità, lottando con i colossi giapponesi per il Mondiale. Merito del nuovo arrivato Jorge Lorenzo, ma anche dei tecnici
In un mondo in cui esistono persone pronte a fare di tutto per soldi, Nico in Formula 1 e Casey in MotoGP hanno dimostrato che nelle corse ci resti (o te ne vai) solo se sei mosso dalla passione
Por Fuera vorrebbe al suo fianco come coach il Canguro, unico pilota ad aver vinto il Mondiale con la Ducati e profondo conoscitore della Desmosedici. Ma il suo collega nicchia: non gli piace l'idea di dover lasciare la sua Australia
È l'opinione del direttore sportivo Paolo Ciabatti: nel Gran Premio inaugurale in Qatar, pista dove sia la Desmosedici che Por Fuera hanno già vinto tre volte, l'inedita accoppiata può subito puntare al trionfo: «E poi al titolo...»
«Tanto fumo e niente arrosto» dietro la «battuta» di Toto Wolff secondo il campionissimo delle due ruote, che anche lui provò il passaggio in F1 a fine carriera. Ma Stefano Domenicali ricorda che nei test Ferrari Vale «non sfigurò»
C'è un filo rosso che lega la decisione choc di questi due grandi piloti delle due e delle quattro ruote, che hanno appeso il casco al chiodo proprio al culmine delle loro rispettive carriere: hanno scelto da uomini