19 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Riuscirà la Rossa a convincerlo?

Casey Stoner non si è ancora deciso: farà da spalla a Jorge Lorenzo?

Por Fuera vorrebbe al suo fianco come coach il Canguro, unico pilota ad aver vinto il Mondiale con la Ducati e profondo conoscitore della Desmosedici. Ma il suo collega nicchia: non gli piace l'idea di dover lasciare la sua Australia

Casey Stoner e Jorge Lorenzo nel box Ducati a Valencia
Casey Stoner e Jorge Lorenzo nel box Ducati a Valencia Foto: Michelin

ROMA – La sua richiesta di aiuto a Casey Stoner, Jorge Lorenzo l'aveva già fatta. Appena arrivato alla Ducati, fin dal suo primo test con la Desmosedici a Valencia, Por Fuera ha trovato ad aspettarlo il Canguro, nel suo nuovo ruolo che ha assunto nel 2016 di collaudatore di lusso e ambasciatore del marchio. E il campione maiorchino deve essersi trovato subito bene con lui, visto che alla lista di occupazioni del suo ex collega australiano vorrebbe tanto aggiungerne una terza: quella di suo coach personale. Un po' la stessa posizione da consigliere che per lui ricopriva Wilco Zeelenberg ai tempi della Yamaha e che da quest'anno Luca Cadalora svolge per il suo rivale storico Valentino Rossi.

Stoner si persuaderà?
Del resto, se è vero che la Rossa ha ingaggiato Lorenzo proprio per riportare a Bologna il campionato del mondo, chi potrebbe aiutarlo meglio dell'unico pilota ad essere riuscito finora a vincere il titolo con una Ducati? Un pilota che, oltretutto, questa moto la conosce ormai come le sue tasche, al contrario dello spagnolo che nella sua carriera in MotoGP ha guidato solo la Yamaha, dalle caratteristiche molto diverse dal prototipo italiano. Sulla carta, sembrerebbe un'accoppiata perfetta, ma Stoner sembra non avere ancora sciolto le riserve: nel suo buen retiro australiano, infatti, si trova benissimo e non è detto che accetterà un lavoro che lo costringerebbe a volare più spesso in Italia e sulle piste di tutto il mondo. A questo punto, dunque, Jorge ha chiesto una mano ai vertici della casa, per aiutarlo nell'opera di persuasione: «Non sono io a dover convincere Stoner – risponde al sito ufficiale internazionale Motorsport – L'ho già detto: penso che averlo a seguirmi in curva e a darmi consigli sia un'ottima opzione. Casey ha un carattere molto forte, molto particolare. Condividiamo la maggior parte delle idee, ma alcune no. Ma sui punti nei quali siamo in disaccordo forse ha ragione lui e può farmi cambiare idea. Ho la mente aperta, mi piace ascoltare e poi trarre le mie conclusioni, decidere se utilizzare o meno quei consigli. Stoner ha un grande talento e si spiega molto bene. Se posso avvantaggiarmi delle sue doti, perché non farlo?». Giusto, Casey?