18 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Già superato il weekend nero di Le Mans

I test di Barcellona rilanciano Jorge Lorenzo: «E se al Mugello vincessi io?»

Nella giornata di prove private di ieri ha girato a meno di due decimi dalla Honda di Marc Marquez, e ha apprezzato perfino il nuovo pneumatico anteriore più rigido a cui inizialmente si era opposto. Tanto da concedersi una pazza idea: «Domenica prossima, in casa Ducati, non si sa mai»

Jorge Lorenzo in azione nei test di Barcellona
Jorge Lorenzo in azione nei test di Barcellona Foto: Ducati

BARCELLONA – Anche quella di Barcellona si preannuncia una pista amica per la Ducati. Almeno, questo è ciò che è emerso dalle due giornate di test private a cui la Rossa di Borgo Panigale ha partecipato martedì e mercoledì: la prima con il collaudatore d'eccezione Casey Stoner, la seconda con il solito test rider Michele Pirro affiancato ai due titolari Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. E proprio Por Fuera ha approfittato delle temperature più basse del mattino per staccare un tempo di 1:43.998 che solo per un paio di decimi non è stato il più veloce della giornata, battuto nel pomeriggio da Marc Marquez. Particolarmente adatti alla moto italiana si sono rivelati i primi due settori del circuito catalano, mentre l'ultimo, la cui chicane è stata modificata dopo il tragico incidente che provocò la morte di Luis Salom l'anno passato, sembra invece arridere di più alla Honda (la Yamaha non era presente alle prove). «Quando c'era aderenza al posteriore siamo stati competitivi – spiega il campione maiorchino – A parte nell'ultimo intermedio, che sembra fatto su misura per la Honda. La loro moto è molto più corta e ha un'agilità impressionante, riesce ad essere più veloce di tre decimi. Nel resto della pista andiamo bene, siamo molto simili. Per me il problema è stato ciò che è successo un anno fa a Luis, altrimenti avremmo lo stesso tracciato di prima. Secondo me bastava mettere della ghiaia nelle vie di fuga, invece hanno cambiato la pista».

Sorpresa: pure la gomma dura gli piace
Nella sessione privata a cui ha partecipato, Lorenzo ha avuto anche modo di riprovare la gomma anteriore più rigida che inizialmente aveva bocciato, ma che a maggioranza i suoi colleghi piloti hanno invece deciso di introdurre in gara a partire dalla prossima prova del Mugello: «Non abbiamo portato nessuna soluzione realmente nuova, solo alcune parti che si sono rivelate un po' migliori – ha rivelato il cinque volte iridato – Si è trattato più di un test per adattarsi meglio alla moto, darmi una sensazione più naturale, e ha funzionato bene. Stiamo cercando di rendere il motore un po' più controllabile e abbiamo fatto un altro passo in avanti. La gomma? Non assorbe bene le buche. Ha una buona stabilità e con questa temperatura ha garantito una buona aderenza, anche se dobbiamo vedere cosa accadrà con il freddo. Con meno grip, se non spingi la gomma, se non sei aggressivo sui freni, sarà difficile scaldarla, sarà delicato. Qui, però, è andata bene». E, a proposito del Mugello, la prossima settimana Lorenzo è atteso alla sua prima volta da ducatista in Italia: «Sarà importante ottenere un buon risultato, ma anche migliorare la moto per il resto della stagione – conferma – Il mio obiettivo è continuare ad essere il migliore delle Ducati nelle prossime piste, vedremo se sarà possibile, come è successo a Jerez. A Le Mans è stato più difficile, non partendo davanti e non avendo il miglior assetto per girare al limite Dovizioso è stato chiaramente più veloce di me. Con più tempo a disposizione al Mugello e qui nei test punto ad ottenere la miglior posizione dei ducatisti e a ridurre i 14 secondi di distacco che ho accusato a Jerez. Una vittoria? Tutto è possibile, ma ci manca ancora qualcosa, in condizioni normali. Però... non si sa mai. Magari al Mugello azzeccheremo il giusto assetto, la gomma sarà costante e riusciremo a lottare per il successo. Chi lo sa?».