La Corte europea chiude il caso Berlusconi (proprio come voleva Silvio)
Archiviato il ricorso contro l'incandidabilità del leader di Forza Italia, come avevano chiesto i suoi legali. Nel frattempo, infatti, l'ex premier è stato riabilitato
Archiviato il ricorso contro l'incandidabilità del leader di Forza Italia, come avevano chiesto i suoi legali. Nel frattempo, infatti, l'ex premier è stato riabilitato
Il presidente di Fi a L'Aria che tira su La7: «L'ultimo traguardo che mi do è salvare l'Italia e cambiarla riorganizzando il Paese»
L'ex premier è imputato di corruzione in atti giudiziari e una nuova condanna potrebbe costargli la riabilitazione politica
La rappresentante dello Stato italiano, Maria Giuliana Civinini, è intervenuta oggi a Strasburgo durante l'udienza davanti ai giudici della Corte dei diritti dell'uomo
La prima e unica audizione sul caso della candidabilità politica del presidente di Forza Italia avrà luogo mercoledì 22 novembre, ma la sentenza è attesa nel 2018
Le parole della presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi in una intervista al Fatto Quotidiano
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato che non si dimetterà neanche nel caso in cui verrà condannato per l'inchiesta sugli appalti per la piastra di expo 2015
Un ringraziamento ai colleghi che hanno respinto la sua decadenza e al "Pd che ha lasciato libertà di coscienza", ma anche un invito oggi a non avere paura, con una citazione di Giovanni Paolo II. E' quanto ha detto Augusto Minzolini prendendo la parola nell'aula del Senato chiamata a votare la sua richiesta di dimissioni
Promessa mantenuta, togliendosi anche un sassolino dalla scarpa: l'ex direttore del Tg1 è andato ospite a L'aria che tira su La7 per sbugiardare il quotidiano diretto da Marco Travaglio sventolando la missiva con cui ha chiesto di lasciare il Senato
Su un unico punto la ministra per la Semplificazione, ospite a Dimartedì su La7, non ha tenuto la linea del Partito democratico: il salvataggio di Augusto Minzolini in Senato, «una cosa difficile da spiegare alla gente»
Il senatore di Forza Italia è tornato ad annunciare le sue dimissioni da palazzo Madama ad Omnibus su La7, dopo che l'Aula ha votato contro la sua decadenza da parlamentare, come prevederebbe la legge Severino
Palazzo Madama ha approvato con con 137 sì, 94 no e 20 astenuti l'ordine del giorno di Forza Italia che respingeva la deliberazione della Giunta per le Immunità aveva dichiarato decaduto l'ex giornalista perché condannato per peculato.
14 i candidati ritenuti «impresentabili», tutti presentati in liste civiche: 8 si riferiscono all'incandidabilità in base alla legge Severino, 3 sono casi di ineleggibilità, 3 casi riguardano il Codice di autoregolamentazione delle candidature
Tutti e due i provvedimenti sono stati sospesi dopo i ricorsi al Tar della Campania che ha consentito a Luigi De Magistris di restare in carica a Palazzo San Giacomo e a De Luca di insediarsi, dopo la vittoria elettorale, al vertice della Regione.
«Il Governo vuole cambiare la legge Severino e, nel farlo, vuole le mani libere. Nella riforma della Pubblica Amministrazione c'è infatti una delega in bianco al Governo per poter riscrivere a proprio piacimento le norme». E' quanto si legge in una nota del gruppo M5S alla camera.
La Lega Nord ha triplicato i suoi voti su scala nazionale, ed è l'unica forza politica in ascesa in questo momento. Massimiliano Fedriga ci svela i segreti del successo di Matteo Salvini.
Silvia Giordano ci ha spiegato la paradossale situazione di Vincenzo De Luca: il candidato «impresentabile» del PD, candidabile ma non eleggibile
È formata da 17 nomi la lista dei candidati «impresentabili» alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Spiccano De Luca e la moglie di Mastella
Il coro in Forza Italia è praticamente unanime: finalmente Berlusconi può tornare in campo, ora bisogna intervenire sulle storture della legge Severino e guardare con fiducia al pronunciamento della Corte di Strasburgo.
Oggi si estingue la pena del Cavaliere. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Milano dopo i dieci mesi di affido ai servizi sociali. Numerose le felicitazioni da parte di tutti gli esponenti di Forza Italia.
Il presidente dell'Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, ha dichiarato che sarebbe ora di fare “il tagliando” alla Legge Severino. Nel frattempo, alcuni nomi illustri del Pd si apprestano a scendere in campo per supportare la candidatura di Vincenzo De Luca, vincitore delle primarie, a presidente della Regione Campania.
Al DiariodelWeb, Nicola Molteni spiega perché è contrario a modificare ora la Legge Severino. Una legge che pure, a suo avviso, ha clamorosamente fallito nei suoi due punti principali: la prevenzione e la repressione della corruzione nella P.A. Ma cambiarla ora, in concomitanza con la vicenda De Luca, significherebbe soltanto fare gli interessi del Pd, che pure un tempo la usò contro Berlusconi.
La vittoria di De Luca fa sprofondare il Pd nell'empasse: un tempo promotore a tutto tondo della legge Severino, oggi molte voci dem sono possibiliste su una sua modifica. Vittime della norma, oltre a De Luca, anche De Magistris e Berlusconi. Ma solo ora sembra che il Pd abbia cominciato a dubitare dell'efficacia della norma, che, secondo la Serracchiani, andrebbe ridiscussa. Ma Renzi tace.
Dopo la vittoria di De Luca alle primarie campane, Forza Italia lamenta le tante contraddizioni della legge che ha estromesso dal Senato Berlusconi. L'ex Cav, dopo i casi De Luca e De Magistris, sembra essere l'unica vittima permanente della legge. Ma De Luca puntualizza: un conto è una condanna in primo grado per abuso d'ufficio, un altro una definitiva per reati fiscali.
«Non ci furono i carri armati, ma fu sovvertita volontà popolare»: così ha dichiarato Silvio Berlusconi a proposito delle vicende che hanno portato nel novembre 2011 alle sue dimissioni da premier. L'ex Cavaliere considera un «sacrilegio l'applicazione retroattiva della legge Severino, e si augura che la Corte europea dei diritti dell'uomo gli «renderà giustizia»