23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Governo Gentiloni

Madia difende Gentiloni: sui voucher «scelta di chiarezza». Shock su Consip: «Così fan tutti»

Su un unico punto la ministra per la Semplificazione, ospite a Dimartedì su La7, non ha tenuto la linea del Partito democratico: il salvataggio di Augusto Minzolini in Senato, «una cosa difficile da spiegare alla gente»

ROMA – Con la cancellazione dei voucher è stata «fatta una scelta di chiarezza», mentre respingere il voto di sfiducia sul ministro dello Sport, Luca Lotti è stata «una scelta lungimirante»; su un unico punto la ministra per la Semplificazione, Marianna Madia ospite a Dimartedì su La7, non ha difeso la linea del Partito democratico: il salvataggio di Augusto Minzolini in Senato, «una cosa difficile da spiegare alla gente».

«Sui voucher troppe ombre»
Per Madia sui voucher il governo ha fatto una scelta di chiarezza per evitare che i cittadini andassero a votare su uno strumento che nel frattempo era cambiato e con l'obiettivo di averne uno nuovo che regoli il lavoro saltuario «ma che non ripercorra le ombre che i voucher hanno avuto in questi anni». La ministra ha ricordato che questo strumento di pagamento per lavori occasionali non è stato introdotto dall'ex premier, Matteo Renzi, ma che lui ne ha solo «introdotto la tracciabilità, avevamo il sentore che, seppure era uno strumento che contrastava il lavoro nero, c'erano degli abusi che andavano contrastati».

«Abbiamo detto facciamo chiarezza»
Quanto al referendum, «se avessimo deciso, di rivedere lo strumento dei voucher e poi di attendere che la Cassazione decidesse di confermare il referendum o meno, come avremmo spiegato ai cittadini che cosa sarebbero andati a votare con una norma che nel frattempo era cambiata?», ha argomentato la Dem, che ha poi rivendicato: «Abbiamo detto facciamo chiarezza. I voucher, che hanno avuto chiaramente nel loro utilizzo degli abusi, non ci sono più quindi ragionevolmente penso che la Cassazione dirà che non ci sarà più neanche il referendum. A questo punto, forti di come è andata l'esperienza dei voucher, costruiamo una cosa che con i voucher non c'entra nulla e che però regoli il lavoro saltuario».

«Il Pd ha sbagliato a lasciare libertà di coscienza su Minzolini»
Passando al tema legge Severino e della sua mancata applicazione nei confronti dell'ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, che avrebbe dovuto decadere dalla carica in quanto condannato in via definitiva per peculato Madia ha detto: «Penso che il Pd abbia sbagliato a lasciare libertà di scelta ai senatori. Le opzioni sono due: o c'è una legge, la Severino, e la si rispetta, o se non si condivide la legge si deve avere la forza politica di metterla in discussione e di cambiarla. La terza via, per cui c'è una legge ma si vota per disapplicarla, faccio fatica a spiegarla ai cittadini».

«Forza Italia non ha salvato Lotti, noi avevamo comunque i voti»
La ministra però ha negato che ci sia potuto essere un voto di scambio fra Pd e Forza Italia per salvare sia Lotti che Minzolini: «Sono due casi completamente distinti. Tra l'altro Forza Italia non ha salvato Lotti, noi avevamo comunque i voti». Sul caso Consip invece, per la renziana di ferro non c'è stata nessuna dimostrazione della sopravvivenza di vecchie pratiche familistiche, nonostante lo spirito di rottamazione propagandato da Renzi, ma al massimo la dimostrazione che anche in Italia, come nel resto del mondo c'è un problema di gestione «dei portatori di interesse» da parte di chi detiene le leve del potere politico.