Regionali, Fedriga: «Ecco perché la Lega ha conquistato il consenso della gente»
La Lega Nord ha triplicato i suoi voti su scala nazionale, ed è l'unica forza politica in ascesa in questo momento. Massimiliano Fedriga ci svela i segreti del successo di Matteo Salvini.
ROMA – Dopo gli risultati elettorali, la Lega Nord è forte di un consenso politico in crescita in tutto il paese. Il deputato leghista, Massimiliano Fedriga, ha rilasciato un’intervista a DiariodelWeb.it per raccontarci cosa vede nel futuro dell’Italia e del suo partito.
La Lega ha realizzato un vero e proprio exploit a queste elezioni regionali: si è confermata al nord, ha sfondato al centro e ha triplicato i suoi voti su scala nazionale. Vi aspettavate questi risultati?
Assolutamente sì, abbiamo avuto un grande consenso già durante la campagna elettorale. Abbiamo visto tanta gente partecipare alle nostre iniziative, che ci chiedeva di batterci in modo deciso: noi l’abbiamo fatto ed è per questo che abbiamo ottenuto i numeri delle Regionali.
Quanto di questo risultato è ascrivibile al segretario del Carroccio?
Moltissimo. Non c’è dubbio che Matteo sia riuscito a dare una vera e propria svolta nella Lega, ma non solo: la svolta la sta realizzando anche nel paese su scala nazionale. E’ riuscito a creare un’alternativa al renzismo dilagante, che grazie a lui ora non è più così dilagante.
Pensate a Salvini come al nuovo leader del centrodestra dopo l’uscita dalla politica di Berlusconi?
Non lo pensiamo noi, ce lo chiede la gente. Noi guardiamo i risultati in modo asettico e questi parlano da soli. Evidentemente la gente preferisce dare il suo voto alla Lega e a Matteo Salvini: è una presa d’atto della volontà popolare.
La Lega ha guadagnato in questi ultimi due anni più voti di tutti gli altri partiti. Quali sono i vostri punti di forza?
La chiarezza e la capacità di dire la verità. Anche durante la campagna elettorale eravamo tutti concordi nel non doverci inventare formule magiche, ma di puntare sulla chiarezza e sulla verità. Il dire semplicemente come stanno le cose. Il fare le nostre proposte in modo umile, senza promettere miracoli come ha fatto Renzi ci ha ripagati. Raccontare balle come fa il premier è deleterio: la gente se ne accorge, perde la fiducia, ed è anche per questo che Renzi sta perdendo il suo consenso.
Salvini, dopo che sono stati resi noti i risultati elettorali, ha dichiarato che da questi numeri derivano anche grandi responsabilità...
Non c’è dubbio: il nostro è un onore, ma anche un onere. La gente ha consegnato alla Lega l’onere di costruire un’alternativa a Renzi. Questo per noi non è che il primo passo, vogliamo costruire una vera alternativa a questo governo in maniera sempre più concreta e consistente.
De Luca è stato eletto ma se non verrà cambiata la Legge Severino non potrà governare...
E’ una grave presa in giro nei confronti dei cittadini, non solo di quelli campani. Renzi non è intervenuto non solo come presidente del Consiglio, ma soprattutto come segretario del Pd, per andare a verificare la situazione. E’ inaccettabile che un partito presenti nelle sue liste un candidato sapendo, già prima del voto, che non potrà svolgere il suo mandato perché «fuori legge». Se la legge Severino non piace si può pensare di cambiarla, ma finché c’è bisogna rispettarla: loro non l’hanno rispettata e continuano a non farlo. Se il governo decidesse, in virtù della situazione in Campania, di cambiare la legge Severino, questa diventerebbe una legge ad personam e noi di sicuro non lo accetteremmo.
Nel vostro futuro c’è una possibile alleanza con gli altri partiti del centrodestra? Continuerete a marciare da soli o ritenete possibile un’intesa, per esempio, con Forza Italia?
Noi apriamo il nostro progetto a chi voglia appoggiarlo, non solo durante le elezioni,ma anche prima delle elezioni. In ogni caso non cerchiamo alleanze a tutti i costi: vogliamo vincere per dare risposte al paese, non vincere per gestire un potere. Se gli altri pensano di salire sul carro del vincitore solo per raggiungere una poltrona diciamo fin dal principio che non vogliamo questo genere di compagni di viaggio.
Con Salvini avete iniziato a guardare al Meridione con occhi nuovi rispetto al passato. Da «Roma ladrona» alla campagna nel Sud Italia «Noi con salvini» il passo non è stato breve: un cambio di rotta rispetto alle origini che vi imbarazza?
No, noi guardiamo al momento storico che stiamo vivendo. In questo momento tutto il paese sta vivendo una crisi epocale, dalla quale si può uscire solo combattendo tutti insieme.
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