Milan: tutti sotto processo, ma è chiaro di chi sono le colpe
Dopo la disfatta nel derby, primo momento di crisi in casa Milan. Sotto accusa il tecnico Giampaolo, ma c’è chi è molto più responsabile di lui.
Dopo la disfatta nel derby, primo momento di crisi in casa Milan. Sotto accusa il tecnico Giampaolo, ma c’è chi è molto più responsabile di lui.
I nerazzurri sarebbero intenzionati a portare lo spagnolo ad Appiano Gentile. Ci sono però ancora alcuni problemini rilevanti da risolvere.
Per bocca del direttore sportivo Ausilio i nerazzurri escludono la possibilità di ingaggiare il giovanissimo centravanti del Genoa, sempre più vicino al Milan
Gli inglesi sembrano aver mollato la presa sull'attaccante croato, ma ad Appiano Gentile non si fidano: quella di Mourinho potrebbe essere solo una tattica per abbassare il prezzo del cartellino
In partenza da Malpensa per incontrare Zhang Jindong: «La firma? Tutto a posto ci siamo dati la mano, siamo quelli all'antica che fanno le cose con una stretta di mano». Ausilio: «Abbiamo sempre pensato a Spalletti». Intanto gli interisti piangono per la scomparsa di Giuliano Sarti.
Il sorpasso, poi il buio. L’Inter si arrende a Firenze nel modo peggiore e più rumoroso: avanti 2 a 1, i nerazzurri spengono la luce e subiscono quattro gol prima della reazione finale (5-4 il verdetto per i toscani).
I responsabili delle rispettive aree tecniche, Mirabelli e Ausilio, dopo aver lavorato tanto tempo fianco a fianco, si ritrovano con una lunga serie di obiettivi in comune, dai laziali Keita e de Vrji ai doriani ¦kriniar e Schick, per finire ai terzini Conti e Mendy.
Dopo Gagliardini, i nerazzurri sono pronti a soffiare il ceco della Sampdoria agli indecisi rossoneri
A meno di una settimana dalla stracittadina tra Milan e Inter, il derby si infiamma anche sul mercato: sul taccuino di entrambe le dirigenze ci sono i nomi del fiorentino Badelj, del difensore del Benfica Lindelof e adesso anche quello del giovane regista uruguaiano della Sampdoria Torreira.
Terminata l'assemblea dei soci nerazzurri. Thohir assente per motivi familiari, a presiedere l'assemblea Nicola Volpi. L'obiettivo rimane la Champions League. Ausilio: «Molti allenatori si propongono ma la panchina dell'Inter è di Frank De Boer».
Ritratto del prossimo direttore sportivo rossonero, scelto da Fassone per implementare lo staff dirigenziale del Milan. Una carriera di successi costruita fin dalle serie minori ed una metodologia completamente nuova (per chi è abituato a Galliani) fatta di lavoro sul campo e non al ristorante, viaggi e rete capillare di osservatori in giro per il mondo.
Ufficialmente è ancora tempo di osservare per Marco Fassone, ma il prossimo ad (attualmente in pectore) del nuovo Milan cinese è già al lavoro per ridisegnare i vertici societari del club di via Aldo Rossi. Si cerca un direttore sportivo, un direttore commerciale, un responsabile della comunicazione e una vecchia gloria.
La rifondazione societaria del Milan riparte dalla scelta del direttore sportivo. Fassone ha già iniziato discretamente le consultazioni e i nomi sul taccuino del futuro ad rossonero sono 4: Sabatini, Ausilio, Pradè e Bigon.
Tiepida accoglienza da parte dei tifosi rossonerazzurri per il quarto derby della stagione, in programma oggi pomeriggio (ore 18.00) tra Milan e Inter. A suscitare maggiore curiosità però è il nuovo duello di mercato che si profila all’orizzonte per il talento della Dinamo Zagabria Marko Pjaca, seguito in estate da Galliani e ora entrato nei radar di Ausilio.
Il mercato rossonero entra nel vivo con le trattative per Romagnoli e Witsel, ma soprattutto con l’operazione Ibrahimovic, alla quale Galliani e Raiola stanno lavorando ormai da settimane. Ora però c’è un pericolo in più: l’inserimento dell’Inter che risponde ad una precisa richiesta di Mancini. Impensabile per il Milan vivere un nuovo caso Kondogbia.
Ai dirigenti delle due squadre di Milano non è bastato lo scontro frontale per Kondogbia, preceduto dalle scaramucce per Suarez, Miranda, Imbula e Salah. Adesso nell’occhio del ciclone è l’attaccante montenegrino del City Jovetic, ma il Milan tiene sotto controllo anche un altro giovane serbo, il difensore Nastasic, anche lui rappresentato dal procuratore Ramadani.
Suggestivo derby di mercato tra Milan e Inter per Kondogbia, malgrado il patto di non belligeranza siglato al telefono da Galliani e Fassone. Al termine della lunga notte di Montecarlo, tra lanci e rilanci, sapremo dove il francese andrà a giocare. Comunque vada, dal punto di vista strategico, non certo una bella figura per le squadre milanesi.
Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni su un possibile inserimento del Milan sugli obiettivi dell’Inter e viceversa, l’ad rossonero ha chiamato Fassone, dg nerazzurro, per escludere ogni possibile coinvolgimento nella corsa a Imbula e Miranda. E subito Ausilio ha abbandonato la caccia a Kondogbia.