12 dicembre 2024
Aggiornato 23:30
Il contagio è ormai evidente

In Texas è stato «effetto Isis»

L'attacco terroristico avvenuto martedì scorso in un centro congressi del Texas in cui erano in mostra delle caricature del Profeta Maometto sarebbe stato ispirato ma non guidato dalle milizie jihadiste dello Stato islamico (Isis): lo ha dichiarato il Segretario alla Difesa statunitense, Ashton Carter.

Che sia legato o no alla sparatoria in Texas

L'Isis è un brand sfruttato da tutti

Che sia legato o no alla sparatoria in texas, quello dell'Isis è brand sfruttato da tutti. Nelle settimane precedenti al tentato attentato terroristico, Simpson ha chiaramente esposto le sue idee su Twitter, dove vantava contatti con alcuni membri dell'organizzazione.

La violenza non ha giustificazioni. Ma la libertà di espressione ha dei limiti?

L'Islam offeso che risponde con violenza

La sparatoria in Texas è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi simili. Dall'attentato a Charlie Hebdo, all'uccisione di Theo Van Gogh, la vicenda segue il copione dell'Islam «offeso», che reagisce con violenza a forme d'espressione occidentali volutamente provocatorie. Un copione che spinge a chiedersi se la libertà d'espressione debba avere dei limiti, e, eventualmente, quali.

Sparatoria Texas

40 agenti per la sicurezza non sono bastati

L'American Freedom Defense Initiative, la controversa associazione che ha organizzato in Texas, negli Stati Uniti, la rassegna sulle caricature di Maometto dove due persone sono state uccise dopo aver sparato a un agente, aveva ingaggiato 40 persone per lavorare alla sicurezza dell'evento

Sventato attacco contro la libertà d'espressione

L'America ha rischiato di essere Charlie

Due uomini armati che volevano attaccare in Texas, negli Stati Uniti, un edificio dove si svolgeva una conferenza sulle vignette su Maometto, in presenza del leader populista olandese Geert Wilders, sono stati uccisi a seguito di un conflitto a fuoco. Lo hanno annunciato le autorità.