20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Pamela Geller, attivista contro l'islamizzazione degli Usa

Ecco chi è l'organizzatrice del convegno texano preso di mira dai terroristi

Si chiama Pamela Geller, è un'appassionata attivista di destra, che da anni porta avanti una battaglia attraverso il suo blog e la sua associazione per impedire (dice lei) l'islamizzazione degli Stati Uniti. E quello di domenica era un evento mirato a questo obiettivo.

NEW YORK (askanews) - Decine di episodi descrivono il temperamento di Pamela Geller, l'appassionata attivista di destra che ha organizzato l'evento anti Islam in Texas, dove domenica sera c'è stata una sparatoria in cui sono morti i due attentatori.

Una bizzarra camoagna pubblicitaria
Qualche settimana fa la sua associazione - l'American Freedom Defense Initiative (Afdi) - ha lanciato una campagna pubblicitaria abbastanza bizzarra. «Uccidere un ebreo è un rito che ci porta più vicini ad Allah. Questa è la Jihad». I poster sono apparsi su diversi autobus di New York, facendo arrabbiare molto l'autorità che gestisce i mezzi pubblici della Grande Mela. Ma un giudice aveva stabilito che le pubblicità non andavano rimosse, questione di libertà di espressione.

Battaglia anti-islam
Da anni Geller porta avanti una battaglia attraverso il suo blog e la sua associazione per impedire (dice lei) l'islamizzazione degli Stati Uniti. E quello di domenica era un evento mirato a questo obiettivo: la «Jihad Watch Muhammad Art Exhibit and Cartoon Contest» di Garland, qualche decina di chilometri da Dallas, prevedeva un premio di 10.000 dollari per la migliore caricatura di Maometto in gara e l'intervento di Geert Wilders, politico populista e anti-immigrati olandese già minacciato da al Qaeda. Subito dopo la sparatoria la Geller non ha esitato a collegare gli avvenimenti e la mostra.

Stop Islamization of America
Già nel 2009 Geller - che ha 56 anni - aveva fatto parlare di sé guidando il movimento da lei fondato, Stop Islamization of America, contro la costruzione di un centro culturale musulmano a Manhattan, a pochi metri da Ground Zero. In quell'occasione aveva detto al New York Times che gli unici «musulmani moderati sono quelli laici» e ancora che quando un musulmano «prega cinque volte al giorno... impreca per cinque volta al giorno contro i cristiani e gli ebrei». «Cosa c'è di più umiliante e offensivo di una mostruosa moschea all'ombra del World Trade Center, gli edifici abbattuti da un attacco islamico?» aveva chiesto accorata.

Islamizzazione progressiva
Secondo l'ex casalinga benestante di Long Island l'islamizzazione non avviene di colpo. «E' goccia dopo goccia» aveva detto al New York Times nel 2010 durante la sua guerra contro la moschea di Ground Zero. Ad esempio, la moscheizzazione del luogo di lavoro, tale che i lavoratori islamici in base al contratto possano avere tempo per la preghiera, allunga l'orario di lavoro per chi non prega. «Queste richieste sono un modo di imporre l'islam una società laica»

Anti-jihad
La sua associazione - per Geller un gruppo che difende la libertà di espressione - è definita dal Southern Poverty Law Center, che monitora le attività dei gruppi estremisti negli Stati Uniti, una formazione «istigatrice di odio» e la sua persona «la figura più visibile e sgargiante del movimento anti-islamico". L'American Freedom Defense Initiative sul suo sito invece si identifica come un gruppo che si batte per difendere le libertà in America. «Dicono che io sia una razzista, islamofoba, bigotta anti-musulmana» ha detto la Geller al Village Voice nel 2012. «Sono anti-jihad, non vedo come si possa dire che sia anti-musulmani, amo io musulmani». Da sempre è sostenitrice della destra israeliana, a cui chiede di riconquistare Gaza, di mettere in sicurezza tutta l'area, di non cedere neppure un millimetro di terra ai palestinesi. Più volte ha anche invitato gli israeliani a smettere di comprare il quotidiano di sinistra Haaretz. Dal 1990 al 2007 è stata sposata con Michael Oshry, proprietario di una concessionaria di auto a Long Island. Oshry è morto poco dopo un divorzio da quattro milioni di dollari da Geller, che ha anche incassato cinque milioni di dollari grazie a una assicurazione sulla vita del marito. Secondo il New York Times la ricchezza di famiglia è legata a una associazione criminale, visto che la società è finita sotto inchiesta per truffa: permetteva a i suoi clienti di noleggiare auto sotto falsa identità. Ma Geller (co-proprietaria dell'azienda) ha sempre sostenuto di non esser al corrente della truffa. Geller è nata da una famiglia di origini ebraiche di Long Island.

Dopo gli attacchi alle Torri Gemelle
In una intervista al Village Voice sostiene di aver iniziato la sua attività politica dopo gli attacchi alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001. A partire dal 2004 ha fondato il blog Atlas Shrugs: è diventata molto famosa nel 2006 quando ha ripubblicato le vignette satiriche su Maometto del quotidiano danese Jyllands-Posten. Le sue campagne si sono da subito scagliate contro l'Islam e il pericolo di nuovi attacchi o di una conquista degli Stati Uniti da parte del musulmani. L'ultima sua iniziativa è stata quel "Draw the Prophet", las competizione per disegnare vignette satiriche su Maometto dove due uomini hanno cercato di portare a termine un attentato. Non è ancora chiaro se Geller fosse il loro obiettivo.