20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Dopo l'attacco alla sede del settimanale satirico

Sulla prima di «Charlie Hebdo» un musulmano bacia il vignettista

Sotto il titolo: «L'amore è più forte dell'odio». Sullo sfondo della vignetta si vedono le ceneri della sede parigina di Charlie Hebdo, andata distrutta la scorsa settimana dopo un attacco con una bomba molotov

PARIGI - La sua sede parigina è stata data alle fiamme, il suo sito web piratato, la sua pagina Facebook è stata chiusa per 24 ore e i suoi dipendenti minacciati di morte: ma il settimanale satirico francese Charlie Hebdo non si è fatto intimorire e dopo l'edizione speciale della scorsa settimana, dedicata alla vittoria degli islamici in Tunisia con il titolo Charia Hebdo (giocando con la parola sharia), tornerà in edicola questa settimana con in prima pagina un vignettista che bacia appassionatamente un musulmano, sotto il titolo: L'Amour plus fort che la haine (l'amore è più forte dell'odio).

Sullo sfondo della vignetta si vedono le ceneri della sede parigina di Charlie Hebdo, andata distrutta la scorsa settimana dopo un attacco con una bomba molotov. Da allora, la redazione viene ospitata dal quotidiano Liberation. Stando a quanto riporta il quotidiano Guardian, l'autore della vignetta, Luz, non ha voluto puntare il dito contro i fondamentalisti per l'attacco: «Bisogna essere cauti. Ci sono molte ragioni per ritenere che sia opera di fondamentalisti, ma potrebbe anche trattarsi dell'azione di due ubriachi».

La scorsa settimana, il giornale è uscito in edicola con il titolo Charia Hebdo, con in prima pagina un disegno raffigurante Maometto che affermava: «100 frustate se non siete già morti dal ridere!». L'edizione, con il profeta Maometto nei panni di direttore, voleva «celebrare la vittoria» del partito islamico Ennahda in Tunisia e l'annuncio che «la sharia sarà la principale fonte di diritto in Libia».