18 gennaio 2025
Aggiornato 04:00
Era sorvegliato dall'Fbi dal 2006

I familiari dell'attentatore del Texas: «Non sospettavamo nulla»

La famiglia di Elton Simpson, uno dei due responsabili dell'attacco alla mostra di caricature di Maometto a Garland, in Texas, ha dichiarato di essere distrutta e che si sta sforzando di comprendere i motivi dell'accaduto. I familiari hanno dichiarato di non tollerare la violenza.

NEW YORK (askanews) - La famiglia di Elton Simpson, uno dei due responsabili dell'attacco alla mostra di caricature di Maometto a Garland, in Texas, ha dichiarato di essere «distrutta» e che si «sta sforzando di comprendere» i motivi dell'accaduto. Nel comunicato che hanno diffuso attraverso il loro avvocato, i familiari hanno dichiarato di non tollerare la violenza e di «sostenere con orgoglio gli uomini e le donne delle nostre forze dell'ordine».

I familiari erano all'oscuro
«Siamo sicuri che molte persone in questo Paese siano curiose di sapere se avessimo idea dei piani di Elton. No, non ne avevamo. Come tutti, ci stiamo sforzando di comprendere come sia potuto succedere». Elton Simpson, 30 anni, è stato ucciso dalla polizia insieme a Nadir Soofi, 34 anni, suo coinquilino a Phoenix, in Arizona. Simpson, nato in Illinois, convertitosi all'Islam ai tempi del liceo, era noto dal 2006 all'Fbi, che nel 2010 lo aveva accusato di terrorismo. Le autorità sospettavano che volesse andare a combattere in Somalia, ma il ragazzo fu condannato a 3 anni con la condizionale solo per aver mentito agli agenti sui suoi piani di viaggio, perché il giudice sentenziò che il governo non aveva le prove sulla volontà di Simpson di unirsi agli estremisti.

Fbi aveva aperto un'indagine
L'Fbi e la polizia di Phoenix - racconta il New York Times - avevano aperto una nuova indagine su Simpson pochi mesi fa, dopo che il ragazzo aveva cominciato a pubblicare sui social network messaggi a sostegno dell'Isis. L'Fbi, invece, non sorvegliava Soofi, che era «cresciuto in modo americano» e che «era molto preso dalla politica, dai fatti in Medio Oriente. Consapevole di quello che succede» ha raccontato sua madre al Dallas Morning News; «non so se qualcosa si fosse spezzato in lui - ha detto la signora - ma è difficile comprendere i suoi motivi e perché abbia lasciato un figlio di otto anni, visto che lo metteva davanti a tutto».