I sindacati, le piazze e la libertà d'espressione. Intervista a Daniela Albano
Astrofisica, docente, consigliera comunale del M5s a Torino. Sua la frase «non dovremmo più concedere la piazza ai sindacati»
Astrofisica, docente, consigliera comunale del M5s a Torino. Sua la frase «non dovremmo più concedere la piazza ai sindacati»
Una bellissima operetta, un genere nobile ma dimenticato, appassiona gli Italiani. Bersani se ne andrà? Renzi amerà ancora Speranza dopo il divorzio?
Il segretario della Uil risponde a chi continua a denigrare lo sciopero generale del 12 dicembre adducendo come motivazione la natura politica dell'azione. Per Barbagallo si tratta di una conseguenza necessaria alle azioni del Governo Renzi, troppo impegnato a gioire dei risultati politici da non accorgersi che il vero sciopero politico lo hanno fatto i cittadini non andando a votare.
La decisione annunciata ieri dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dello sciopero di 8 ore previsto per il 5 dicembre, non ha suscitato solo l'ironia dei vertici del Pd, ma anche il dissenso del segretario della Cisl. Annamaria Furlan parla di «passo indietro» della Cgil con la decisione autonoma di manifestare: «Noi pensiamo al dialogo, la Cgil allo sciopero».
Via libera del direttivo della Cgil alla proposta avanzata dal leader Susanna Camusso di proclamare uno sciopero generale di 8 ore, in tutti i settori pubblici e privati, per venerdì 5 dicembre. Intanto parte del Pd ironizza: «il ponte è servito».
Il leader della Cgil, Susanna Camusso, ha annunciato che il prossimo 5 dicembre sarà indetto uno sciopero generale di otto ore contro la legge di stabilità e il Jobs act. Dal Pd arrivano frecciatine contro la decisione del sindacato, ma l'ex segretario Pierluigi Bersani avverte: «Il sindacato non è un ferro vecchio: senza, il paese è meno governabile».
I lavoratori del pubblico impiego, guidati dai sindacati, hanno manifestato contro il nuovo blocco di un anno del contratto, fermo ormai dal 2010, previsto dalla legge di Stabilità. Una manifestazione unitaria che arriva a due settimane da quella della Cgil del 25 ottobre e quella di nuovo unitaria dei pensionati del 5 novembre.
Il premier è arrivato a Brescia, per partecipare all'assemblea annuale degli industriali bresciani. Al suo arrivo nei pressi della fabbrica, Renzi è stato accolto dalle poteste dei circa 200 lavoratori, guidati dalla Fiom-Cgli, che hanno formato un presidio-assemblea. Applausi all'interno della fabbrica dagli industriali. Intanto, il premier cita Berlusconi: «Non cerco un consenso facile».
«Aggrapparsi alla dichiarazione di un imprenditore è, nel migliore dei casi, infantile e nel peggiore rivela una vecchia logica del sospetto e dell'insinuazione». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, in un'intervista al quotidiano «la Repubblica», risponde così al segretario della Cgil, Susanna Camusso, che ha accusato Renzi di comandare grazie ai poteri forti.
Il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha rilasciato un'intervista al quotidiano la Repubblica. Parla della manifestazione di sabato, degli obiettivi del sindacato, dello sciopero generale che sarà deciso a metà novembre; ma anche dei «poteri forti» che avrebbero messo Matteo Renzi a capo del Belpaese.
«Sono rimasta molto turbata dalle parole di Camusso che dice oggi a qualche giornale che Renzi è al governo per i poteri forti. Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò». Lo ha detto Pina Picierno, eurodeputata del Pd, questa mattina ad Agorà, su Rai Tre.
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, risponde alle critiche mossegli dalla leader di Cgil, Susanna Camusso, rispetto all'incontro - a suo dire - «surreale» tra Governo e parti sociali. Per Renzi surreale è che i sindacati pretendano di trattare con il Governo e non con gli imprenditori per salvare posti di lavoro.
Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, non intende dare un giudizio sui singoli provvedimenti del governo Renzi né sulle reazioni della piazza - solo sabato quella della Cgil - ma insiste su un concetto rpeciso: tutti, governo, Chiesa, sindacati devono ascoltare il grido di dolore che arriva dal Paese. Ascoltare più quello che "i talk show".
Il deputato della sinistra dem, Gianni Cuperlo, commenta l'incontro del Governo d ieri con le parti sociali e afferma che è necessario che alla base ci sia la volontà di trattare e trovare soluzioni. Si riferisce al premier, Matteo Renzi, quando auspica che nessuno nel partito cerchi la rottura: «Un partito che discute è vivo ma non si denigra una parte di paese».
La leader di Cgil risponde alle parole del presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, che, in occasione della kermesse fiorentina della Leopolda ha attaccato la «vecchia guardia» dei sindacati e la loro ostinazione nel voler tenere in vita un articolo 18 ormai "anacronistico". La Camusso replica aspramente che il premier «non sa di cosa parla».
Il segretario della Fiom si difende dalle voci che lo vedrebbero alla leader di un nuovo partito di sinistra e afferma che è e sarà il segretario dei metalmeccanici. Continua l'attacco al Governo Renzi e alla riforma del lavoro che prevede l'abolizione dell'articolo 18 e il leader del sindacato dei metalmeccanici avverte: «Se Renzi non cambia politica, siamo pronti ad occupare le fabbriche».
«E' legittimo da parte della Cgil contestare in piazza in modo pacifico. Alla Leopolda c'è un'altra Italia che si confronta sui temi più diversi». Lo ha detto il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, presentando la quinta edizione della kermesse e rispondendo a una domanda sull'iniziativa del sindacato, anch'essa in programma sabato.
Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a margine del congresso nazionale della Uil Scuola Torino ha palesato il suo disaccordo con la manifestazione della Cgil del 25 ottobre: "Non sono ancora riuscito a capire cosa vogliono e perché scioperano. Quando hanno programmato lo sciopero, non c'era ancora la legge di stabilità, né si parlava del Jobs Act".
Dal leader della FIOM duro attacco alla Fiat e critiche a Monti. Il sindacalista ha confermato il suo no a qualsiasi ipotesi di cancellare l'articolo 18. Fischi alla confederazione
Una piccola presenza del PD fa capolino al corteo della Fiom cui hanno invece aderito l'Idv, Sinistra e Libertà e altri partiti della sinistra extraparlamentare. Vendola: Persa un'occasione. Flores vs Bersani