19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Il segretario della Uil contro la protesta del 25 ottobre

Angeletti: "La Cgil verso lo sciopero senza senso"

Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a margine del congresso nazionale della Uil Scuola Torino ha palesato il suo disaccordo con la manifestazione della Cgil del 25 ottobre: "Non sono ancora riuscito a capire cosa vogliono e perché scioperano. Quando hanno programmato lo sciopero, non c'era ancora la legge di stabilità, né si parlava del Jobs Act".

TORINO - «Non sono riuscito a capire ancora che cosa vogliono, ma è un problema della Cgil. Non ho capito se la protesta è sul Jobs act o sull'articolo 18. E ci ho pure parlato». Lo ha detto Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, a margine del congresso nazionale della Uil Scuola Torino, a proposito della manifestazione della Cgil del 25 ottobre.

ANGELETTI (UIL): LA CGIL? NON CAPISCO PERCHE' SCIOPERA - Angeletti ha inoltre aggiunto che quando la Cgil ha programmato la manifestazione di sabato prossimo «non c'era ancora la legge di stabilità e neanche il Jobs act, mi limito a dire solo questo». Diverso invece il caso della manifestazione unitaria dei lavoratori del pubblico impiego fissata per il prossimo 8 novembre, su cui Angeletti ha osservato: "In questo caso il problema è chiarissimo: il governo ha continuato a violare tutte le regole di buonsenso e un sistema di relazioni industriali, negando per anni aumenti salariali ai lavoratori del pubblico impiego. Cosa che non fa altro che deprimere la domanda interna».

INGENUI, NON E' DETTO CHE LE IMPRESE ASSUMERANNO DI PIU' - È scettico Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, sul fatto che gli imprenditori non abbiano più alibi sulle assunzioni, dopo le misure contenute nel Jobs Act e nella Legge di Stabilità. A Torino, a margine del Congresso nazionale della Uil Scuola, Angeletti interpellato sul tema, ha replicato: «Certe volte il premier da' l'impressione di essere così di buon senso da sembrare ignorante, nel senso che ignora le leggi fondamentali dell'economia. Quanto agli imprenditori che adesso non hanno più alibi per assumere mi viene da dire: si può portare un asino alla fontana ma non si può costringerlo a bere».

RENZI HA LE IDEE CONFUSE - «Considero quella di Renzi una rappresentazione fantasiosa e immaginifica della società. Il sindacato rappresenta interessi considerati in tutti i paesi del mondo legittimi e utili. Sono affermazioni - ha aggiunto il sindacalista - che rivelano anche una eccessiva velocità di enunciazioni teoriche da parte del presidente del Consiglio. Prima ha detto che vogliamo fare come la Germania, però li' i corpi intermedi, sindacato compreso, sono considerati alla stessa stregua dello Stato. Poi si è svegliato con una opinione del tutto diversa». Secondo Angeletti, che si trova a Torino per partecipare ai lavori del congresso nazionale Uil Scuola, il premier «non dà un'idea molto nitida di come pensa debba essere la società italiana».