E ora chi fermerà il Milan?
Il Milan lancia la sfida alle grandi del campionato in lotta per un posto Champions. Honda, Montolivo, i due terzini e bomber Bacca coprono i disastri dello spaurito Bertolacci e dell’inappetente Balotelli. Alla fine le urla di Mihajlovic scuotono San Siro dalle fondamenta ma i tre punti contro il Genoa sono preziosi.
TOP
1) HONDA – Ormai è il samurai triste il vero leader del nuovo Milan targato Mihajlovic. Fornisce assist con una puntualità rassicurante, governa la fascia dall’alto della sua condizione fisica inappuntabile e finalmente adesso ha anche ritrovato la via del gol. La sassata scagliata dalla provincia di Tokio alle spalle di un esterrefatto Perin ha avuto il potere di riscaldare l’infreddolito popolo rossonero e al tempo stesso chiudere la partita contro il Genoa. Prima che Romagnoli, Donnarumma e gli altri decidessero di mettere un po’ di pepe supplementare alla sfida regalando a Cerci l’ormai consueto gol dell’ex; ma questa è un’altra storia. L’unica perplessità è legata al rendimento di Honda: anche l’anno scorso il giapponese infilò una striscia di una decina di partite straordinarie - condite peraltro da ben 6 gol - salvo poi sfiorire come una rosa nel deserto e non lasciare più traccia di sè. DIS-CONTINUO
2) MONTOLIVO – La statistica diffusa alla vigilia di Milan-Genoa ha sorpreso, ma fino a un certo punto: con 220 palloni recuperati, Montolivo guida la classifica speciale riguardante i 5 principali campionati europei (Serie A, Liga, Ligue 1, Bundesliga e Premier League) per palle riconquistate. Signori, stiamo parlando di uno che ha giocato spesso e volentieri da trequartista e da mezzala, uno che al pallone dà del tu, uno che ha sempre fatto della tecnica e della classe le due principali caratteristiche, non un qualunque boscaiolo del gioco del calcio. Eppure questo signore è riuscito a ritagliarsi un ruolo fondamentale nel Milan di Mihajlovic, contribuendo in maniera sensibile all’attuale momento di grazia del club rossonero. Dopo mesi e mesi di fischi ingenerosi, adesso anche i tifosi del Milan hanno riconosciuto il suo valore. Non tutti purtroppo, sembra incredibile ma c’è ancora chi continua a insultarlo, qualcuno che per punizione dovrebbe diventare tifoso dell’Inter. CAPITANO MIO CAPITANO
3) ANTONELLI-DE SCIGLIO – Già nelle scorse settimane avevamo evidenziato il prezioso contributo dei terzini nella crescita del Milan di Mihajlovic. La conferma è arrivata dal match contro il Genoa, malgrado il cambio di interpreti. Lo stop di Abate ha infatti lasciato il posto a Mattia De Sciglio, finora vero oggetto misterioso rossonero. E invece contro i grifoni rossoblu, il classe ’92 cresciuto nel vivaio, ha finalmente offerto una prestazione robusta ed efficace. Tanto quanto quella del collega di fascia, Luca Antonelli, sempre più un perno insostituibile dello scacchiere tattico di Sinisa il serbo. PROPULSORI AZIMUTALI
FLOP
1) BALOTELLI – Quella dell’ex Super Mario è ormai diventata una presenza fissa nella categoria dei Flop. Nulla contro l’attaccante di proprietà del Liverpool, per carità, ma è sotto gli occhi di tutti che l’atteggiamento di Balotelli ogni qual volta è stato chiamato in campo da mister Mihajlovic è un mix di indolenza, pigrizia, svogliatezza e inappetenza. Perché senza fame di gol - per informazioni rivolgersi al citofono Bacca - una punta di ruolo non può andare da nessuna parte. L’augurio è che la strigliata di Mihajlovic possa servire per il futuro del 45 rossonero. ANORESSICO
2) BERTOLACCI - Anche stavolta, così come già accaduto domenica scorso quando a marcare visita era stato Bonaventura, mister Mihajlovic ha scelto di mandarlo in campo per l’assenza di Kucka. Il risultato è stato identico: prestazione sotto tono e nuovi interrogativi sulla bontà dell’operazione «mister 20 milioni». La prova contro la sua ex squadra può riassumersi così: un concentrato di approssimazione, errori nei passaggi, palle perse, tutto frutto di un approccio troppo timido alla gara. E hai voglia a dire, caro Bertolacci, che per entrare in forma hai bisogno di attraversare momenti bui…da quando sei al Milan sono stati solo momenti bui. E la stagione ormai volge al termine. RIPESCATO
3) ROMAGNOLI – Fa male inserire Alessio Romagnoli tra le nomination dei Flop, visto per quasi 90 minuti contro il Genoa ha giocato la partita perfetta. A maggior ragione per chi, come il sottoscritto, ha sempre considerato l’ex doriano un autentico fenomeno di talento, sicurezza, classe, tempismo e naturalmente precocità. Ma quell’intervento insensato, scomposto e anche inutile, a 60 metri dalla porta, in una situazione assolutamente in controllo, non è perdonabile. Intanto perché gli è costato un cartellino giallo, e il rischio diffida è dietro l’angolo, e poi perché dal successivo calcio di punizione è nata l’azione del gol genoano. COMUNQUE FENOMENO