23 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Calcio - Serie A

Da Balotelli a Honda, al Milan c’è anche chi non ride

L’evento conviviale organizzato da Sinisa Mihajlovic, una cena in un ristorante del centro di Milano con la squadra e lo staff tecnico al completo, non ha restituito il sorriso al gruppo degli scontenti: Balotelli, Josè Mauri, Nocerino, Honda, sono in tanti a non avere tanti motivi per sorridere.

MILANO - Appuntamento alle 20.30 al ristorante «Assunta Madre» di Milano, in pieno centro a Milano. Questo l’invito fatto recapitare da mister Mihajlovic a tutti gli uomini di Milanello: calciatori, staff tecnico, medico, fisioterapico, magazzinieri, in totale quasi 70 persone per celebrare insieme questo momento magico, il primo della stagione, nel nuovo Milan targato Sinisa.
Ce n’erano stati altri di momenti conviviali del genere, indispensabili per cementare lo spirito di gruppo e l’armonia all’interno della squadra. La prima volta fu il 15 lu­glio a Stre­sa, a bordo lago, appena dopo qual­che gior­no di ri­ti­ro, una cena con la squa­dra e tutto il per­so­na­le di Mi­la­nel­lo. Bissata poi dalla più informale riunione a Shan­ghai, il 30 lu­glio, per brindare alla conclusione della tournée ci­ne­se dopo l’ami­che­vo­le con il Real Ma­drid. 

La cena dei vincenti
La serata di ieri però ha avuto un sapore particolare, perché per la prima volta c’era qualcosa da festeggiare: una ritrovata compattezza di squadra, tre vittorie consecutive e il ritorno a tutti gli effetti del Milan nelle zone alte della classifica. Infatti l’atmosfera a tavola è stata decisamente serena, amichevole e giocosa, ma negli occhi dei calciatori rossoneri, anziché la beata spensieratezza della prima cena di Stresa ed una legittima curiosità per la nuova avventura che stava iniziando, c’era la piena consapevolezza di essere parte di un progetto finalmente pronto a decollare.

La lista degli scontenti
Anche la rosa del Milan però ha le sue spine. E Sinisa Mihajlovic lo sa bene. basta andare a scorrere la lista degli assenti di ieri sera: Nocerino, Suso e Alex. Tolto il difensore brasiliano, ancora acciaccato dopo lo scontro frontale ad alta quota con il compagno Kucka nel corso di Lazio-Milan, gli altri due appartengono alla lista degli scontenti, immancabile in qualsiasi famiglia. Non che la loro assenza sia da associare ad una qualsiasi forma di protesta nei confronti del tecnico, ma resta il fatto che, insieme a Josè Mauri, Honda e Balotelli (per altri motivi), Nocerino e Suso sono tra i pochi a non avere grandi motivi per festeggiare.

In partenza Honda, Mauri, Suso e Nocerino
Sempre più ai margini della squadra, molti di loro sono in stretto contatto con i vari procuratori per cercare di trovare una collocazione accettabile già nel mercato di gennaio, cosa che risulterebbe oltremodo gradita anche ad Adriano Galliani, notoriamente poco abile nel riuscire a piazzare i propri giocatori in esubero.
Per un paio dei rossoneri insofferenti, Josè Mauri e Nocerino, potrebbe aprirsi una pista che porta a Bologna, dove l’avvento sulla panchina rossoblu di mister Donadoni faciliterebbe le cose. L’ex tecnico del Parma tornerebbe volentieri a lavorare con i due centrocampisti, già alle sue dipendenze nella squadra ducale, e un accordo appare probabile.
Lo spagnolo Suso, mai definitivamente sbocciato, sembra invece destinato al ritorno a casa, mentre per Keisuke Honda potrebbero aprirsi le porte della Premier League dove diverse squadre sarebbero pronte ad un investimento importante per accaparrarsi il samurai triste.

Balotelli, l’ultimo degli scontenti
L’ultimo degli scontenti è Mario Balotelli. Per lui non si tratta di problemi tecnici, di esclusioni o di punizioni di sorta. SuperMario continua ad essere torturato dalla pubalgia e - al momento - non si vedono spiragli per un suo ritorno in campo a breve termine.
Sinisa Mihajlovic, perfettamente conscio dei problemi del ragazzo e del capitale umano a sua disposizione, non perde occasione per coccolare il suo attaccante, ma il ritorno a disposizione del francese Niang lo tranquillizza. Per ora il Milan che vince può ancora fare a meno di Balotelli.