Ex premier sotto accusa
La commissione di inchiesta varata dal Parlamento iracheno ha concluso che l'ex premier Nouri al-Maliki - insieme ad altre 35 persone - è stato fra i responsabili della caduta di Mossul nelle mani delle milizie dello Stato Islamico (Isis)
La crisi irachena
«Consigli contro i jihadisti dello Stato islamico», ha affermato il viceministro iraniano degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian, citato dalla stampa locale. «Abbiamo fornito un aiuto politico e dei consigli al governo iracheno, abbiamo agito allo stesso modo per il Kurdistan iracheno», ha dichiarato il ministro.
Con l'uscita di scena del Premier Al Maliki
E' quanto scrive il Wall Street Journal, citando fonti USA, irachene e curde, a due giorni dal discorso alla nazione di Maliki, che ha ufficializzato la sua rinuncia a un terzo mandato. Intanto nel corso di una visita lampo a Baghdad, il ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier ha promesso di aiutare il governo iracheno nella lotta contro i jihadisti dell'Is (Stato Islamico), senza es
Lotta per il potere
Il contestatissimo primo ministro iracheno ha conquistato un'importante vittoria nella sua battaglia per mantenere il potere, con la conferma della sua legittimità da parte della Corte federale. Un verdetto giunto mentre l'esercito, dispiegato in forze nella capitale Baghdad, resta praticamente impotente di fronte all'avanzata delle forze jihadiste.
La crisi irachena
Il quartiere super-protetto della capitale irachena dove si trovano le istituzioni chiave dell'Iraq. La situazione nel paese è tesissima dopo le accuse del Premier al Maliki al Presidente.
La crisi irachena
L'annuncio arrivato in tv dal generale Qassem Atta, portavoce sulla sicurezza del primo ministro iracheno Nouri al Maliki. Intanto i ribelli sunniti in Iraq hanno assunto il controllo di un secondo valico di frontiera con la Siria. Leader sunnita iracheno: combattiamo con Isil per cacciare Maliki.
La crisi irachena
L'incontro è il primo di una serie tra il Segretario di Stato americano e i leader iracheni sulla situazione politica e confessionale nel Paese, scosso da un'imponente offensiva portata avanti dai ribelli sunniti che hanno conquistato diversi territori in cinque province irachene. Intanto la Giordania teme per il «contagio».
La crisi irachena
Il presidente degli Stati Uniti manderà il segretario di Stato John Kerry in missione diplomatica in Medio Oriente ed Europa dal 22 al 27 luglio. Clinton: «Nouri al Malik se ne deve andare». Intanto secondo il Pentagono l'Iran ha inviato un piccolo numero di agenti per aiutare il Governo sciita.
La crisi irachena
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso di non optare per un attacco immediato per contrastare l'avanzata dei ribelli sunniti dell'Isil (o Isis), scegliendo invece un approccio strategico, fornendo l'assistenza dell'intelligence ai militari iracheni, affrontando politicamente le divisioni politiche e cercando il sostegno degli alleati regionali.
La crisi irachena
L'Amministrazione Obama non ha deciso quale reazione adottare di fronte all'offensiva lanciata dalla milizie jihadiste dello Stato islamico in Iraq e nel Levante (Isil) nel nord del Paese, pur avendo allo studio «una serie di iniziative per sostenere le forze di sicurezza irachene», compresa la possibilità di incursioni aeree.
La crisi irachena
Lo ha riferito un colonnello dell'esercito iracheno, dopo che il premier Nouri al-Maliki ha annunciato che il governo gli ha assegnato «poteri illimitati». Intanto dodici poliziotti uccisi da milizie Isil a Ishaqi.
Politica
Il 30 aprile si rinnoverà il Parlamento. Per ora la camapgna elettorale nella capitale fila liscia ma si temono nuovi attentati. Il governo, guidato da Nuri al-Maliki che punta al terzo mandato, è infatti alle prese con uno dei momenti più sanguinosi nella storia recente del Paese
Ieri il governo iracheno ha compiuto il suo primo anno di vita
Dopo il mandato d'arresto per il sunnita Hashemi nel pase è crisi politica. Casa Bianca: «decisa» condanna degli attentati di Baghdad. Terzi: Fiducia in Maliki, dialogo tra le forze politiche. Gran Bretagna: attentati «vili», appello per il dialogo
Iraq
Il Primo ministro iracheno crede che il paese sia capace di garantire la propria sicurezza
Otto mesi dopo le elezioni
Nouri al Maliki dovrebbe rimanere Primo ministro. La sua conferma vittoria dell'«influenza» iraniana
Dopo otto mesi di stallo
Nouri al Maliki verrebbe confermato Primo ministro. Il blocco Iracheno di Allawi partito di maggioranza relativa
Elezioni irachene
Annullata l'elezione di un deputato del Blocco Iracheno. Si potrebbe riaprire la strada alla conferma di Nouri al Maliki alla guida del governo
Iraq
Il principale partito religioso sciita ha boccianto in un «referendum» che si è svolto venerdì e sabato
Elezioni irachene
Bi ha più voti, ma Aed in testa in sette provincie su diciotto
Gli attentati non fermano il voto
Lo annuncia la Commissione elettorale irachena. Il premier avanza in 9 delle 18 province. Frattini: «Grande successo per gli iracheni»
Secondo i dati preliminari ottenuti da Afp
Per gli analisti la maggioranza conquistata non appare sufficiente per garantirgli di riconquistare la poltrona di Primo ministro
Dopo l'annuncio da parte di Barack Obama del ritiro Usa dall'Iraq
«La Missione Usa cambierà completamente ma gli iracheni hanno dimostrato, anche con controlli e test specifici, la loro capacità ed efficienza»
Washington: «Intesa solo in bozza»
Il Premier iracheno: «C'è un accordo affinché non vi siano più soldati stranieri in Iraq entro la fine del 2011». La smentita degli Usa