Renzi: scissione D'Alema e Pisapia dal Pd? Perché in Parlamento non ci sarebbero più rientrati
Nel suo libro 'Avanti' Renzi attacca chi, come D'Alema e Pisapia, erano stati contro l'Ulivo e oggi ne evocano il ritorno. Loro sono 'maestri della politica del logoramento', "il Pd è nato proprio per superare una tragica alleanza chiamata Unione"
ROMA - "Oggi viene evocata la stagione dell'Ulivo da parte di leader politici che allora stavano contro l'Ulivo. O dall'esterno, in Rifondazione comunista come Giuliano Pisapia. O dall'interno, a cominciare da Massimo D'Alema, che quell'Ulivo contribuì in modo decisivo a segare». Lo scrive il segretario del Pd Matteo Renzi, nel libro 'Avanti', di cui oggi 'La Repubblica' pubblica una anticipazione. "In nome dell'unità - scrive ancora - si pratica la scissione; dall'alto dei salotti si parla di povertà ignorando quale governo abbia finanziato le prime misure sulla povertà educativa e sul reddito di inclusione; ignorando la storia, si vive di amarcord. Le alleanze in politica non devono certamente essere un tabù. Però si fanno sui contenuti, non sulle simpatie o antipatie. Si fanno per qualcosa, non contro qualcuno. E si fanno se c'è una legge elettorale che lo consente o lo suggerisce, non per accontentare qualche nostalgico cantore di un passato che non è mai esistito se non nelle ricostruzioni edulcorate del giorno dopo".
"Erano contro l'Ulivo"
E a proposito della scissione, Renzi (che denuncia il "fuoco amico" contro di lui) accusa gli ex Pd e "il reale leader di quell'area, Massimo D'Alema", di essersene andati dopo la sentenza sull'Italicum "che ha introdotto nei ragionamenti degli aspiranti scissionisti un elemento di certezza: se fossero rimasti nel Pd, in Parlamento non ci sarebbero più rientrati. A quel punto, frustrati nella prospettiva di tornare a occupare gli scranni da cui continuare a fare la politica di cui sono maestri, quella del logoramento, chiaramente, decidono di andarsene. Se ne vanno dopo la sentenza sui candidati di collegio, non dopo il Jobs Act! Non è l'aumento dei posti di lavoro, ma la diminuzione dei posti in Pdsarlamento a determinare la scissione".
"Il Pd è nato per superare una tragica alleanza chiamata Unione"
Renzi ricorda infine che "il Pd è nato per superare una tragica alleanza chiamata Unione che metteva insieme svariati partiti (Ds, Margherita, Prc, Pdci, Italia dei Valori, Sdi, Udeur, Mre, Verdi, Pensionati, Psdi, Dcu, Consumatori, Svp, Lal, Pdm, Lfv), alcuni, molto piccoli, spesso privi di voti ma ricchi di veti. Partiti che scendevano in piazza contro il governo, contestando al pomeriggio le cose che avevano approvato al mattino in Consiglio dei ministri. Se qualcuno è nostalgico di quel sistema lì, ebbene, sappia che noi non lo siamo".
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