Quando il Milan di Sacchi non riusciva a vincere a Torino
La gara contro i granata riporta alla mente un particolare bizzarro dei tempi in cui il tecnico di Fusignano allenava i rossoneri
La gara contro i granata riporta alla mente un particolare bizzarro dei tempi in cui il tecnico di Fusignano allenava i rossoneri
Praticamente conclusa l’operazione che porterà Reina in rossonero, ma le trattative tra i due club potrebbero entrare nel vivo al termine della stagione con uno scambio di attaccanti esterni, entrambi spagnoli: Suso e Callejon.
Dopo qualche giorno di silenzio forzato l’ex presidente rossonero è tornato a parlare della sua creatura, e ancora una volta è venuto a galla la solita e stucchevole lamentela.
Ancora una volta l’ex presidente rossonero torna a parlare della sua creatura, stavolta però le sue dichiarazioni sono davvero fastidiose.
L’epopea rossonera degli ultimi 31 anni è stata caratterizzata da trionfi e successi grazie anche ai campioni acquistati dalla gestione che ha appena lasciato il club milanese
Quello che ha vinto a Reggio Emilia contro il Sassuolo resterà quasi certamente l’ultimo Milan berlusconiano. Fa sinceramente un po’ tristezza pensare al declino di una squadra che è partita da Donadoni & co. ed è finita con un gruppo di calciatori che fatica a lottare per un posto in Europa League.
L’indimenticato ex centravanti olandese è rimasto ben impressionato dalla formazione rossonera, al momento terza in campionato
Nel giorno dell’ottantesimo compleanno del presidente più vincente della storia del calcio, ripercorriamo il suo trentennio alla guida del Milan raccontando due dei momenti più importanti dell’epopea berlusconiana: la prima Coppa dei Campioni a Barcellona e la notte di Marsiglia.
Sembrano sempre vive le suggestioni olandesi per il club rossonero. Dopo i meravigliosi anni ’80 con Gullit, Van Basten e Rijkaard, ma anche quelle più recenti legate a Seedorf e Van Bommel, la fascinazione De Boer per la panchina del Milan inizia a prendere corpo tra i fans del diavolo.
Dal Gre-No-Li al Ka-Pa-Ro, il racconto dei trii rossoneri più amati
L'attaccante del Milan: «Dobbiamo sbarazzarci della gang che governa la Fifa. C'è bisogno di gente nuova che si mette al servizio del calcio». Intanto Blatter continua a difendersi: «Non ho mai violato nessuna regola».
Le tante accuse mosse nel weekend da ex calciatori - rossoneri e non - incrinano il muro di santità di Adriano Galliani. Finalmente qualcuno dice le cose come stanno inchiodando l’ad alle proprie responsabilità. L’obiettivo è convincere l’onnipotente geometra a fare quel passo indietro che tutto il popolo rossonero chiede a gran voce.
Anche Berlusconi, così come già in passato Galliani, risponde con l’ormai celebre ritornello «Chi vince parla, chi perde tace» ai cronisti che chiedevano spiegazioni sui motivi della crisi rossonera. E invece mai come in questo momento la dirigenza del Milan ha il dovere morale di spiegare ai tifosi le ragioni di un tracollo intollerabile.
Le uniche parole pronunciate dall’amministratore delegato rossonero dopo la bruciante sconfitta contro il Napoli sono state: «Ritiro di riflessione». Mille cose su cui ragionare e tante risposte da trovare alle domande sempre più insistenti dei tifosi rossoneri, in primis Silvio Berlusconi, deluso - come tutti - dall’andamento del Milan.
Malgrado i quasi 90 milioni spesi nella sessione estiva da Adriano Galliani, la squadra rossonera sembra mostrare ancora più di qualche lacuna
Siamo alle battute finali di una trattativa che si concluderà con le firme sul contratto di cessione del 48% dell’Ac Milan da Fininvest al consorzio guidato da Bee Taechaubol per circa 485 milioni di euro. Il gran giorno dovrebbe essere il 25 luglio. E Intanto la squadra di Mihajlovic è in partenza per la tournée in Cina. Sono tanti i rossoneri a giocarsi la conferma.
Il rocambolesco pareggio dei rossoneri a Empoli lascia in eredità, oltre a tutte le solite insicurezze difensive, anche un altro interrogativo inquietante: perché giocatori come Bonera e Muntari trovano sempre posto tra gli undici titolari?
L'ingaggio del portiere Diego Lopez è solo l’ultimo di una lista lunghissima di giocatori presi a parametro 0 dal Milan negli ultimi vent’anni. Alcune ottime operazioni, ma anche tanti, tantissimi flop.
Nel giorno del suo settantesimo compleanno, da festeggiare insieme a Barbara Berlusconi, l’ad rossonero prova a rassicurare l’inqueto popolo milanista: «I tifosi devono avere fiducia nella società e nel nuovo allenatore».