Attacco in Somalia
Almeno 18 persone, tra cui un cittadino siriano, sono morte in un attacco lanciato dai jihadisti somali Shebab in due ristoranti di Mogadiscio. I miliziani avrebbero fatto esplodere un'autobomba e poi assaltato i due locali rimanendo però uccisi dalle forze di sicurezza
Gruppo estremista
L'attacco è stato precedeuto dall'esplosione di una autobomba. Ci sono nove vittime. Il ristorante, Banadir Beach Restaurant, è frequentato da ufficiali somali e da giovani coppie ed è uno dei numerosi sulla spiaggia della capitale e l'attentato è il secondo quest'anno a prendere di mira un locale su questa spiaggia.
La prima volta di un capo della diplomazia americana
John Kerry è arrivato oggi in Somalia per una visita a sorpresa, una prima storica e senza precedenti per un capo della diplomazia americana in questo Paese in guerra del Corno d'Africa. Lo ha annunciato il dipartimento di Stato.
Il Segretario di Stato Usa in visita a Nairobi
Il segretario di Stato Usa John Kerry ha chiesto unità nella lotta al terrorismo per fare in modo che i jihadisti somali Shebab, così come quelli nigeriani di Boko Haram, non abbiano futuro. Kerry è arrivato ieri in Kenya, a un mese dalla strage di studenti compiuta dagli Shebab nell'università di Garissa, per discutere di cooperazione nella sicurezza.
Attacco jihadista in Somalia
Tra le sei vittime dell'attentato di questa mattina a Garowe, nel nord della Somalia, figurano quattro membri dello staff dell'Unicef, mentre altri quattro colleghi sono rimasti feriti in modo grave. L'attentato è stato rivendicato dal gruppo jihadista somalo degli Shebab.
Entrambi gli obiettivi sono stati distrutti
Nairobi: entrambi gli obbiettivi sono stati distrutti. Le fonti hanno precisato che l'operazione era già stata programmata prima dell'attacco jihadista all'università e rientra nel quadro «dell'impegno permanente contro gli shebab, che proseguirà».
Dopo il massacro di 148 persone all'Università di Garissa
«Non solo state tollerando le politiche repressive del vostro governo senza protestare, ma le state anche rafforzando eleggendolo - si legge in una dichiarazione diffusa oggi via email dagli islamisti - quindi ne pagherete il prezzo con il vostro sangue»
Attentato in Kenya
Il presidente kenyano Uhuru Kenyatta ha decretato tre giorni di lutto nazionale dopo la strage jihadista avvenuta giovedì scorso nell'università di Garissa, costata la vita a 148 persone, per la maggior parte studenti.
Attentato in Kenya
Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno Joseph Nkaissery alla tv locale NTV, citata dalla Cnn. Il bilancio finale della strage include 142 studenti, tre poliziotti e tre soldati; altre 104 persone sono rimaste ferite.
5 cristiani al minuto vengono uccisi, 100mila ogni anno
In Kenya sono stati 147 i cristiani uccisi. Ma sono 150 milioni i cristiani perseguitati nel mondo, e 100mila quelli uccisi ogni anno. Il primato nella persecuzione dei cristiani è della Corea del Nord; in Siria, sono stati 700mila quelli costretti all'esodo. Eppure, non sono solo cristiani gli obiettivi della jihad: anzi, la maggior parte delle vittime del fondamentalismo islamico è musulmana.
Sale il bilancio delle vittime all'università di Garissa
Sarebbero 147 le vittime dell'attentato jihadista in Kenya, e più di 300 i dispersi. Ma la barbarie non si misura soltanto in cifre: a rendere ancora più spaventoso l'attacco, il fatto che sia stato compiuto in un'università, luogo per eccellenza di cultura e condivisione, e l'inquietante selezione delle vittime sulla base della fede di appartenenza. Ma chi sono gli Shabaab, autori della strage?
Kenya
E' quanto ha detto oggi il leader dei miliziani somali Shebab, Ahmed Abdi Godane, in un messaggio trasmesso alla France presse
Si era convertito all'islam in un carcere londinese
Durante il raid effettuato nella abitazione di Mombasa del giovane, anche noto con il nome di Ali Mohammed Ibrahim, la polizia ha rinvenuto dei prodotti chimici, come nitrato di ammonio, acetone oltre a detonatori, batterie e un interruttore
Da oggi il via di raid aerei di Nairobi in 10 città
Il Kenya ha lanciato un'offensiva militare contro gli Shebab nel sud della Somalia il 16 ottobre scorso: «Arrivati carichi di armi per Shebab in due giorni»
La denuncia di Medici senza frontiere
Nairobi ha riferito solo di vittime tra i miliziani Shebab. Attacco base Mogadiscio, americano uno dei due kamikaze
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