Gli islamisti Shebab minacciano un «altro bagno di sangue»
«Non solo state tollerando le politiche repressive del vostro governo senza protestare, ma le state anche rafforzando eleggendolo - si legge in una dichiarazione diffusa oggi via email dagli islamisti - quindi ne pagherete il prezzo con il vostro sangue»
MOGADISCIO (askanews) - I jihadisti somali Shebab hanno minacciato oggi il Kenya di un «altro bagno di sangue», dopo il massacro di 148 persone compiuto due giorni fa nell'Università di Garissa, a soli 150 chilometri dal confine somalo.
«Non solo state tollerando le politiche repressive del vostro governo senza protestare, ma le state anche rafforzando eleggendolo - si legge in una dichiarazione diffusa oggi via email dagli islamisti - quindi ne pagherete il prezzo con il vostro sangue».
«Con la benedizione di Allah non ci fermeremo davanti a niente per vendicare la morte dei nostri fratelli musulmani, fino a quando il vostro governo non metterà fine alla repressione e fino a quando tutte le terre musulmane non saranno liberate dall'occupazione keniana - si legge ancora nel comunicato - fino ad allora nelle città keniane scorrerà il sangue... questa sarà una guerra lunga e terrivile di cui voi, cittadini keniani, sarete le prime vittime».
Nella nota gli islamisti hanno quindi riferito che nell'attacco di due giorni fa «i mujahedeen hanno fatto irruzione nell'Università e sono subito andati nei dormitori dove hanno radunato tutti le persone presenti. Dal momento che l'attacco era solo contro i non musulmani, a tutti i musulmani è stato consentito di lasciare l'edificio, quindi sono stati giustiziati i miscredenti».
Gli Shebab hanno poi denunciato le «indicibili atrocità commesse contro i musulmani dell'Africa orientale» dalle forze di sicurezza keniana. I responsabili dell'attacco a Garissa volevano «vendicare la morte di migliaia di musulmani uccisi dalle forze di sicurezza keniane»; a questo scopo, hanno aggiunto, verranno colpite ancora «scuole, università, luoghi di lavoro e anche le vostre case».