28 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Immigrazione

Migranti, le ong bocciano il codice. Di Maio al Pd: «Votate la nostra proposta salva-Italia»

Il codice delle Ong è stato firmato solo da una Ong su tre, ma il Movimento 5 stelle ricorda al Governo che esiste già una proposta grillina in grado di mettere un argine ai flussi migratori

Il vicepresidente della Camera, il pentastellato Luigi Di Maio, rilancia la proposta del M5S sui migranti.
Il vicepresidente della Camera, il pentastellato Luigi Di Maio, rilancia la proposta del M5S sui migranti. Foto: ANSA/MASSIMO PERCOSSI ANSA

ROMA - Il codice delle Ong è finito male. Anzi, malissimo. Solo una Ong su tre ha deciso di firmarlo. E il Movimento di Beppe Grillo torna alla carica del governo Gentiloni sottolineando che esiste già la proposta del MoVimento 5 Stelle a prima firma Bonafede che prevede a bordo delle ong la presenza di unità con compiti di polizia giudiziaria in modo da poter combattere concretamente l'operato dei trafficanti libici. "Il Pd ha i numeri per portarla in aula, lo faccia e la voteremo. Se Renzi e i suoi preferiscono invece copiarcela come hanno già fatto con i vitalizi procedano pure, non ci offenderemo». E' quanto scrive Luigi Di Maio in un post sul blog di Beppe Grillo. «L'importante è porre un argine ai continui flussi migratori verso le nostre coste e, al contempo, impedire che centinaia di persone continuino a morire in mare in questi terribili 'viaggi della morte'», sottolinea Di Maio.

Di Maio: Sono stato insultato per settimane
L'esponente grillino ricorda che «per giorni, settimane, sono stato insultato e accusato di aver sollevato la questione Ong». Uno stimato e stimabile procuratore della Repubblica, qual è il magistrato Zuccaro, «è stato messo all'indice da opinionisti e pseudo-tali». Tutto questo come se la Libia non fosse un tema di sicurezza nazionale, come se i flussi migratori nascessero dal nulla, «come se i trafficanti di esseri umani fossero cosa di poco conto, ma soprattutto come se difendere i propri confini nazionali debba essere motivo di vergogna. Ma è buon senso, tutto qua", sottolinea Di Maio. «E non a caso - continua il vicepresidente della Camera - dopo più di un mese il governo ha goffamente tentato di far proprie le nostre proposte, varando un codice che - a loro dire - limiterebbe l'operato delle Ong nel Mediterraneo».

Solo 1 Ong su 3 ha firmato il protocollo
Peccato solo che ieri, durante la riunione al Viminale, ben 2 Ong su 3 si siano rifiutate di firmare il protocollo. Oggi peraltro il governo informerà anche le commissioni Esteri e Difesa di «questa presunta missione navale» dopo le voci contraddittorie giunte da Tripoli nelle ultime 48 ore. «Da parte nostra, sia chiaro, nessun pregiudizio, ma a guardarci indietro qualche perplessità sulle capacità di pianificazione di Gentiloni e co. sovviene eccome - conclude Di Maio -. Del resto, come confermatoci dalla stessa Frontex (l'agenzia Ue che si occupa di monitorare le frontiere terrestri e marittime dell'Unione), è stato Matteo Renzi in persona nel 2014 a svenderci per qualche bonus di 80 euro. Qualche briciola di flessibilità in cambio della nostra sicurezza. E poi questi sarebbero coloro che hanno a cuore il destino del Paese?».