19 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Immigrazione

Lamorgese: «Blocco navale per i migranti? Non è possibile, è un atto di guerra...»

Il Ministro dell'Interno risponde alle accuse che gli sono state rivolte negli ultimi mesi: «Errori nell'immigrazione? Prima di parlare bisogna capire di cosa si sta discutendo»

Il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese
Il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese Foto: Angelo Carconi ANSA

Quello dell'immigrazione «è un problema strutturale e non congiunturale», il trattato del Quirinale stringe «i rapporti di collaborazione tra Francia e Italia», «quello su cui dobbiamo lavorare insieme è portare avanti il patto asilo, i paesi europei parlano molto di responsabilità ma mai di solidarietà e noi vorremmo, insieme alla Francia, fare dei passi avanti. Questo determinerà una pressione sull'Ue perché ci siano partenariati forti con i paesi terzi». Lo ha detto il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese parlando alla festa del Foglio a Firenze.

«Errori nell'immigrazione? Prima di parlare bisogna capire di cosa si sta discutendo. Il blocco navale non è possibile perchè è un atto di guerra, servirebbe l'accordo dell'altro paese...» ha aggiunto la ministra rispondendo, indirettamente, alle accuse che gli sono state rivolte negli ultimi mesi.

«Covid? Ok a manifestare ma senza ledere i diritti degli altri»

«Bisogna tenere conto del diritto a fare le manifestazioni ma statiche e senza ledere i diritti di chi vuole uscire per una passeggiata o andare a fare delle spese, individuiamo aree dove è possibile manifestare ma senza ledere diritti degli altri».

«Mi pare che ci sia una minore presenza alle manifestazioni, chi doveva capire ha capito che insistere più di tanto non ne vale la pena. Con i ministri della Lega e con gli altri c'è uno scambio di idee e poi si arriva alla sintesi. I provvedimenti approvati dal Cdm hanno visto la sintesi anche da parte degli appartenenti alla Lega» ha concluso.

«Momento difficile, ce la mettiamo tutta»

«Il momento è difficile anche in relazione alla nuova variante, da parte nostra i controlli sono necessari anche per dissuadere chi pensa di scansarli. Da gennaio ad oggi abbiamo controllato 28 milioni di persone, è stato fatto tanto e ancora di più andrà fatto, ce la metteremo tutta».

La ministra ha chiesto «maggiore collaborazione dagli esercenti pubblici» annunciando «controlli a campione e una sensibilizzazione dei gestori di locali, piscine, cinema: come quando andiamo al cinema ci viene chiesto il biglietto» e così va chiesta l'esibizione del Green Pass. «Ognuno deve fare la sua parte, se un ristoratore ha fatto entrare nel locale persone senza Green Pass si può arrivare alla chiusura del locale», ha ricordato la ministra. «Oggi la priorità è la salute pubblica e dobbiamo fare di tutto per uscire da questa situazione» ha concluso.

«Radicalizzati tentano di fare proselitismo»

«Nelle manifestazioni ci sono persone radicalizzate che cercano di fare proselitismo inserendosi nel circuito no vax. Noi stiamo vigilando, bisogna stare molto attenti».