27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Meloni vs Goldman Sachs

Referendum, Goldman Sachs e quell'aiutino a Renzi. Meloni: «Gli italiani non hanno bisogno delle lobby»

La banca d'affari Goldman Sachs ha pubblicato uno studio sulle conseguenze economiche del referendum costituzionale, ma non tutti concordano con la sua posizione filo-governativa. A cominciare dalla presidente di Fdi, Giiorgia Meloni

MILANO – La banca d'affari Goldman Sachs ha pubblicato uno studio di 14 pagine nel quale analizza le possibili conseguenze economico-finanziarie del voto italiano sul referendum costituzionale che dovrebbe svolgersi a novembre. Ma la sua posizione non è del tutto disinteressata. Ecco cosa ne pensa la presidente di Fratelli D'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni.

Lo studio di Goldman Sachs
La Goldman Sachs parteggia per Renzi. E sta facendo campagna per il «sì». La banca d'affari statunitense, infatti, ha appena pubblicato uno studio sulle possibili conseguenze economico-finanziarie del voto italiano sul referendum costituzionale e ha pronosticato scenari apocalittici in caso di vittoria del «no». Non sorprende che l'attenzione della finanza globale sia rivolta al Belpaese, in un momento caratterizzato da una grande incertezza economica planetaria.

Quell'aiutino a Matteo Renzi
Dopo il voto inglese per la Brexit, quello italiano sul referendum costituzionale rischia di trasformarsi in un altro scossone per l'economia internazionale. Tuttavia, la posizione di Goldman Sachs sull'esito del referendum costituzionale non è del tutto disinteressata. Secondo alcune testate nazionali, come Il Fatto Quotidiano, con lo studio appena pubblicato sta semplicemente tutelando i suoi interessi (perché è direttamente coinvolta nell’aumento Mps in qualità di Co-Global Coordinator e Joint Bookrunner) e ha sempre sostenuto il premier italiano, Matteo Renzi, fin dai suoi esordi a Palazzo Chigi.

I rischi (veri o presunti) in caso di vittoria del «no»
Nel report la vittoria del «no» è data al 40%. Ma se così fosse, secondo Goldman Sachs, l'aumento di capitale del Monte dei Paschi sarebbe a rischio poiché in pochi sarebbero disposti a investire nel bel mezzo di un quadro politico incerto e instabile. Viceversa, se vincesse il «sì», le sorti della banca senese e dell'intero sistema bancario italiano sarebbero al sicuro. Come pure l'economia reale nazionale, che sarebbe sostenuta dalla stabilità politica assicurata al paese. Ma è davvero così? Molti economisti, come dicevano, non sono d'accordo. Come pure la presidente di Fratelli D'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni.

La posizione di Giorgia Meloni
La Meloni ha pubblicato in queste ore un lungo post sul suo profilo Facebook: «Oggi la banca d’affari Goldman Sachs ci fa sapere di essere molto preoccupata del referendum costituzionale in Italia e ci dice che se vincerà il no ci saranno problemi per le banche», ha esordito sul social network.‎‎ Ma gli italiani «non hanno bisogno dei consigli interessati delle lobby e dei poteri forti amici di Renzi per decidere come votare» prosegue. E visto che «gli interessi della grande finanza sono diametralmente opposti a quelli dei cittadini», la Goldman Sachs ha dato al popolo «un altro buon motivo per votare no al referendum e mandare a casa questo Esecutivo non eletto da nessuno», conclude Giorgia Meloni.