24 settembre 2023
Aggiornato 09:30
Economia

Fed, la storica ammissione della Yellen: «Potremmo aver sbagliato le stime»

La Federal Reserve è stata colta alla sprovvista della debolezza dell'inflazione e il governatore Janet Yellen ha dovuto riconoscere l'inattendibilità delle stime della Banca centrale americana

Il governatore della Fed, Janet Yellen, ha dovuto riconoscere l'inattendibilità delle stime dell'istituto monetario che presiede.
Il governatore della Fed, Janet Yellen, ha dovuto riconoscere l'inattendibilità delle stime dell'istituto monetario che presiede. Foto: ANSA/TANNEN MAURY ANSA

NEW YORK - Il fatto che l'inflazione nel 2017 non si sia risollevata avvicinandosi al tasso di crescita annua del 2% resta un «mistero» e coglie di sorpresa la Federal Reserve. Lo ha detto il governatore della Fed in persona, Janet Yellen, durante un evento della National Association for Business Economics a Cleveland (Ohio). La numero uno della Federal Reserve ha ammesso che le pressioni sui prezzi sono state deludenti rispetto alle stime e che per questo la lettura dei dati sull'inflazione di mese in mese non è totalmente attendibile, anche se gli uragani che recentemente hanno colpito gli Usa potrebbero spingere al rialzo il dato. Tuttavia, la prima donna alla guida della banca centrale Usa ha ribadito la convinzione del suo istituto secondo cui il target prefissato verrà centrato nel corso degli anni a venire. Yellen ha poi difeso l'approccio per una stretta «graduale» della politica monetaria americana: è «appropriato specialmente alla luce di un'inflazione al palo».

Il mea culpa della Fed
Il governatore ha però lanciato un importante avvertimento: il braccio di politica monetaria della Fed dovrebbe stare attento nell'agire «troppo gradualmente»: il rischio dato dal non alzare i tassi nel tempo è il surriscaldamento del mercato del lavoro «creando potenzialmente un problema inflativo più avanti nel tempo che potrebbe essere difficile da gestire senza innescare una recessione».Quindi è arrivato un mea culpa senza precedenti, che ha fatto in poco tempo il giro del mondo: «Io e i miei colleghi potremmo avere valutato male la forza del mercato del lavoro, il grado con cui le aspettative di lungo termine dell'inflazione sono in linea con il nostro obiettivo dell'inflazione o persino le forze fondamentali che guidano l'inflazione", ha detto Janet Yellen nel suo discorso intitolato «Inflazione, incertezza e politica monetaria».

Yellen: Dovremmo stare in allerta
Pronunciato al 59esimo meeting annuale della National Association for Business Economics a Cleveland (Ohio), l'intervento c'è stato una settimana dopo la fine dell'ultima riunione della banca centrale Usa; in essa la Fed annunciò per ottobre l'inizio storico della riduzione del suo bilancio e segnalò l'intenzione di alzare i tassi una terza volta nel 2017 dopo le strette di marzo e giugno nonostante l'inflazione non cresca da ormai cinque anni al passo annuo del 2%. «Dovremo stare in allerta», ha aggiunto Yellen e «alla luce dei dati in arrivo, adeguare le nostre visioni sull'inflazione, sull'economia in generale e sulla portata della politica monetaria migliore per promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi». Yellen crede che la debolezza dell'inflazione sia «probabilmente temporanea» continuando ad aspettarsi una sua ripresa intorno al target di crescita annua del 2% nei prossimi anni.