26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
PIL e crescita economica

Il Fmi alza le stime ma rimprovera l'Italia: «Servono tagli alle pensioni»

Il Fondo monetario internazionale ha alzato le stime sulla crescita del Belpaese, ma ha tuttavia messo in guardia lo Stivale sui rischi di una ripresa ancora troppo fragile

La direttrice del Fmi, Christine Lagarde, ammonisce l'Italia.
La direttrice del Fmi, Christine Lagarde, ammonisce l'Italia. Foto: ANSA/ EPA FELIPE TRUEDA ANSA

ROMA - Il Fondo monetario internazionale ha rivisto di 0,5-0,6 punti percentuali le stime sulla crescita del Pil dell'Italia, dallo 0,7-0,8% all'1,3%. Tuttavia l'istituto di Washington mette in guarda il Belpaese dai rischi di una ripresa fragile e raccomanda al Governo di accelerare le riforme, in particolare quella del Catasto, e procedere al taglio delle pensioni. Il premier, Paolo Gentiloni, e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, gongolano guardando alle previsioni in rialzo del Fmi, ma dimenticano che l'Italia resta il fanalino di coda dell'Unione europea.

Padoan: Non sono stupito
«Sono cifre gigantesche anche al di sopra delle ottimistiche previsioni del Tesoro che sono più basse», ha affermato il ministro dell'Economia intervenendo stamani all'Assemblea di Assonime. «La cosa mi fa piacere, non mi soddisfa pienamente, ma non mi stupisce», ha aggiunto. Alle sue parole fanno eco quelle del Presidente del Consiglio: «Sono arrivate diverse notizie negli ultimi giorni che ci fanno intravedere previsioni di crescita maggiori di quelle immaginate», ha detto Gentiloni durante la visita questa mattina agli stabilimenti Avio di Colleferro.

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Gentiloni: Non è una 'nticchia
«Mi colpisce che ieri il Fondo monetario internazionale abbia corretto le sue previsioni sulla crescita in Italia nel 2017 - ha aggiunto il premier - ma non di una 'nticchia, come si dice a Roma. C'è stato un lancio nello spazio: siamo passati da una previsione a gennaio dello 0,7 per la crescita di quest'anno a quella di giugno dell'1,3. E dallo 0,7 all'1,3 è una bella crescita».Il Fondo monetario internazionale raccomanda altresì all'Italia di accelerare la riforma del Catasto e di «introdurre una forma di tassazione moderna sugli immobili».

Bruxelles critica la tassazione sugli immobili
Nel rapporto stilato al termine della missione annuale nella Penisola, l'istituzione torna sull'annoso tema dell tassazione sui beni immobiliari che ha attraversato vicende alterne, fino all'abolizione dell'Imu sulla prima casa. Di fatto quando chiede una tassazione «moderna» sugli immobili il Fmi chiede di reintrodurre questa tassa, la cui abolizione Bruxelles aveva già criticato durante il governo Renzi. E questo allo scopo di trovare quei margini di correzioni dei conti pubblici che servono mentre si deve cercare di ridurre la tassazione sul lavoro e sui fattori di produzione.

La crisi è sulle spalle dei giovani
L'altro grande capitolo di intervento individuato dagli ispettori del Fmi sui conti pubblici riguarda invece le pensioni. Posto che l'Italia ha fatto «più di molti altri» Paesi per garantire la sostenibilità del sistema, secondo Washington «dovrebbe considerare di ridurre l'elevata spesa pensionistica» su cui si potrebbero «rivedere i parametri». Il riferimento è in particolare ai vitalizi e alle, ormai anacronistiche, pensioni d'oro. «La ripresa dovrebbe continuare, ma i rischi sono significativi", afferma ancora il Fmi nel rapporto Article IV sull'Italia. E punta il dito contro la difficile situazione dei giovani italiani: «Un decennio dopo la crisi finanziaria globale, i redditi effettivi disponibili pro capite restano al di sotto dei livelli precedenti all'adesione all'euro e l'onere della crisi è caduto in modo sproporzionato sulle generazioni più giovani».