Valentino Rossi soddisfatto delle prove, ma non della chicane: «Pare un parcheggio»
Il Dottore non ha quasi più problemi fisici e non è molto distante dai primi. Ma contro la nuova curva introdotta quest'anno usa le parole più dure di tutti: «Non è da MotoGP, è un pezzo d'asfalto tra due piste. Spero che saremo tutti d'accordo per tornare a quella della passata edizione»
BARCELLONA – Valentino Rossi, com'è andato questo venerdì di prove libere del Gran Premio di Spagna?
Stamattina è stato un peccato che la pioggia abbia reso inutile la prima sessione. Per noi è stato un problema, perché non avendo partecipato al test di due settimane fa avevamo molto lavoro da fare e ci serviva sfruttare tutto il tempo a disposizione. Ma comunque il turno del pomeriggio è stato indicativo, perché le condizioni erano buone. Le mie sensazioni non erano fantastiche, devo migliorare l'ingresso curva come al solito, ma il passo con gomme dure non è male. E con le morbide e con l'assetto mi aspetto di migliorare ancora. Marquez è un po' più veloce di tutti gli altri, ma non sono molto distante da Lorenzo e da Dovizioso. Domani sarà importantissimo cercare di stare tra i primi dieci, ci sarà la solita lotta all'ultimo sangue, e capire la scelta di gomme per la gara.
Non hai parlato dei tuoi problemi fisici. Segno che sono risolti?
Mi sento abbastanza bene. La situazione resta difficile ma è molto migliorata rispetto al Mugello, anche per quanto riguarda la spalla. Da questo punto di vista sono contento.
L'aspetto di cui si sono lamentati la maggior parte dei tuoi colleghi, in compenso, è la nuova chicane.
Sono d'accordo con loro. Non mi piace, è più pericolosa. La prima parte è in contropendenza, è facile perdere l'anteriore e in quel caso si resterebbe stesi in mezzo alla pista. E per di più è brutta, per me non è al livello di una gara di MotoGP: non è un tratto della pista, ma un pezzo di asfalto steso tra due piste. Mi sembra di girare in un parcheggio.
Saresti favorevole all'ipotesi di tornare alla chicane dell'anno scorso, quella della Formula 1?
Almeno quella è pista. È meno divertente, stretta, ma con una pendenza che aiuta a fare la curva, e si può guidare in modo più naturale. Spero che tutti siano d'accordo per tornare alla vecchia soluzione perché per me è la migliore. Avevamo sollevato la questione in commissione sicurezza già al Mugello, ma ci avevano detto di provarla al venerdì e poi di decidere. A questo punto spero che si cambi già per domani.
E il curvone che si usava prima dell'incidente di Luis Salom?
Sarebbe bastato allontanare il muro e aumentare le vie di fuga. Ma per farlo bisognava spostare anche la tribuna e non c'erano i soldi...
Poi c'è il problema dell'asfalto, che distrugge le gomme.
Per me è uno dei peggiori del Mondiale, specialmente quando fa caldo. Mi piace venire a correre qui, perché è una delle mie piste preferite, ma va riasfaltata per il prossimo anno.
Gli pneumatici saranno dunque di nuovo la variabile decisiva?
Qui sono importantissimi. La Michelin si sta impegnando molto e la situazione è migliorata rispetto all'anno scorso, quando c'era più indecisione. Dipende da come lavorano da moto a moto e da pilota a pilota. Ma nelle ultime due gare io mi sono trovato bene.
Tu ti sei fatto male due settimane fa con il motocross, oggi Max Biaggi si è rotto nove costole con il supermotard. Sono pericolosi questi allenamenti.
Lui si è fatto più male di me, ma sono contento che sia cosciente. Quando sali in moto è sempre pericoloso, ma sì, il motocross e il motard in particolare...
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