19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Calciomercato | Milan

Fatta per Soriano al Milan, ma sorge un dubbio su Mihajlovic

Ancora qualche dettaglio da sistemare e poi il centrocampista cresciuto in Germania sarà un nuovo calciatore del Milan, anche lui - così come Romagnoli - fortemente voluto dal tecnico serbo. Non convince però il bisogno di Mihajlovic di circondarsi di fedelissimi: il prestigioso club rossonero non può diventare un Milandoria.

MILANO - Si attendono solo i giorni del Condor, i famosi ultimi tre giorni di mercato, per mettere la parola fine ad una trattativa che non ha più nulla di intrigante e misterioso: il passaggio di Roberto Soriano al Milan. Perché l’operazione possa essere ufficializzata mancano ormai solo pochi dettagli relativi alle modalità di pagamento e ad una eventuale contropartita tecnica, ma gli ultimi contatti tra la dirigenza rossonera e il presidente blucerchiato Ferrero sembrano essere stati proficui e la soluzione pare a portata di mano: 10 milioni versati al club genovese, pagabili in due rate da 5 milioni l’una, più il passaggio di Antonio Nocerino alla Sampdoria, con congrua parte del ricco ingaggio del centrocampista pagata da Galliani.
Tutto fatto quindi, il Milan avrà il centrocampista necessario per completare la rosa e soprattutto Sinisa Mihajlovic avrà un nuovo fido scudiero alle sue dipendenze. 

Dopo Romagnoli, un altro ex-doriano al Milan
È proprio a questo proposito però che iniziano a materializzarsi i primi dubbi sul tecnico serbo: passi per la richiesta assillante, inoltrata ad Adriano Galiani fin dal primo giorno di lavoro a Milanello, del centrale difensivo Alessio Romagnoli, considerato unanimemente un talento indiscusso, un potenziale fenomeno della difesa da qui ai prossimi 15 anni e soprattutto un centrale mancino che nel pacchetto dei difensori rossoneri mancava, ma perché pretendere a tutti i costi un discreto giocatore come Soriano, calciatore dalle caratteristiche tecniche molto simili a quelle di tanti milanisti in rosa?
Per carità, nulla contro le qualità del ragazzo classe ’91, cresciuto al Bayern Monaco e ribattezzato subito «il giovane Ballack», ma il dubbio che possa essere proprio lui il giocatore necessario per completare la mediana rossonera resta.

Più che un’altra mezzala al Milan serviva un regista
Soriano è un centrocampista moderno, dinamico, veloce, brillante, eclettico, capace di giocare in diversi ruoli del centrocampo, sia mezzala che trequartista, ma sicuramente non davanti alla difesa, proprio lì dove il reparto rossonero mostra la lacuna più consistente. Oltre al fatto che di calciatori simili a Soriano, per caratteristiche tecniche e tattiche, al Milan ce ne sono diversi, da Bertolacci a Bonaventura, passando per Montolivo e Honda. Ognuno diverso a modo suo, ma tutti riconducibili ad un unico profilo di centrocampista.
Il valore aggiunto di Roberto Soriano è indubbiamente il fatto di aver già lavorato già con Sinisa Mihajlovic l’intera scorsa stagione alla Sampdoria e di aver già messo a punto con il tecnico tutti i possibili schemi di comunicazione necessari ad un perfetto funzionamento del rapporto in squadra.
Più o meno quanto accaduto con Alessio Romagnoli, privilegiato rispetto ai tanti difensori sul mercato proprio perché già in armonia con il nuovo allenatore rossonero.

Mihajlovic come Sarri
Quella di portare con sé i fedelissimi della vecchia guardia è un’abitudine molto in voga tra gli allenatori che lasciano una piccola squadra per approdare ad una big. Una sorta di coperta di Linus in grado di proteggere il tecnico dalle possibili - forse inevitabili - intemperie del campionato. Abbiamo visto come anche Maurizio Sarri, appena arrivato al Napoli, abbia immediatamente richiesto al presidente De Laurentiis Valdifiori e Hysaj, dovendo rinunciare a malincuore a Saponara, altro uomo di fiducia dell’ex allenatore dell’Empoli.
Ma resta il dubbio che un atteggiamento del genere possa rappresentare una debolezza del mister: il Napoli non può essere come l’Empoli, così come il blasonato club rossonero non deve diventare un Milandoria.
La speranza dei tifosi rossoneri è che Soriano, una volta arrivato a Milanello, stupisca tutti per qualità, carisma e personalità, dimostri di essere pronto a fare il definitivo salto di qualità, da «giovane Ballack» a «nuovo Ballack», e consenta al Milan di tornare competitivo e vincente. Solo così Sinisa Mihajlovic potrebbe vincere la sua scommessa ed entrare nell’olimpo dei grandi allenatori rossoneri.