La profezia di mago Inzaghi: «El Shaarawy resta al Milan»
Atmosfera serena in casa Milan dopo la vittoria contro il Napoli. Regalata al tecnico una bacchetta magica, utile per provare a fare risultato a Roma sabato sera. E il tecnico ci crede: «Siamo il Milan e vogliamo fare una grande gara».
MILANO - La vittoria ottenuta domenica sera contro il Napoli deve aver avuto il sapore del miracolo dalle parti di Milanello. Altrimenti non si spiega il gentile cadeau con cui i giornalisti hanno accolto Filippo Inzaghi in conferenza stampa: una bacchetta magica. Il tecnico, abituato a schermirsi la butta a ridere: «Si fa presto a dire mago quando si vince, il problema è quando si perde».
INZAGHI: NON AMO ESALTARMI NÈ DEPRIMERMI - Siparietti giocosi a parte, la settimana che precede Roma-Milan ha un sapore diverso a Milanello. Il cupo grigiore che aveva accompagnato parecchie vigilie nel corso della stagione è evaporato, lasciando al suo posto un aroma frizzante di esaltazione, pacata ma pur sempre stimolante. «Noi siamo contenti, ma so come funziona qui da noi - le parole significative di Pippo Inzaghi -. A me però non piace esaltarmi o deprimermi. Troppo facile passare da uno stato d'animo all’altro».
PRESSING ALTO PER LIMITARE IL GIOCO DELLA ROMA - Filippo Inzaghi è un vecchio uomo di calcio e conosce perfettamente certi meccanismi: da una partita all’altra i giudizi possono cambiare diametralmente, un po’ quello che è successo al Milan tra la sconfitta ingloriosa di Genova e la vittoria rigenerante ottenuta contro il Napoli. Ora arriva la Roma e c’è bisogno di dare continuità alle prestazioni e di conseguenza ai risultati: «Il nostro spirito è positivo però per fare risultato contro una delle squadre più forti d’Italia serve altro. All'Olimpico ci sarà un grande clima ma vedo i miei giocatori molto motivati. Dovremo essere bravi e andarli a pressare alti per limitare il loro gioco. Ma noi siamo il Milan e vogliamo fare una grande partita».
EL SHAARAWY NON SI MUOVE DAL MILAN - Un pensiero va al prossimo mercato e alla posizione traballante di diversi uomini della rosa rossonera. Il primo della lista è Stephan El Shaarawy per il quale però Inzaghi spende parole di zucchero: «Io ci parlo tutti i giorni e lo vedo molto sereno. Siamo stati compagni di squadra e penso ci sia una stima reciproca. Gli ho sempre detto di stare sereno, finché ci sarò io al Milan, lui starà qui. Poi starà a me metterlo in campo e provare a farlo rendere al meglio. E a proposito di eventuali scontenti, nessuno mi ha chiesto di andare via per giocare di più, nemmeno Torres che oggi si è allenato per la prima volta dopo una settimana di febbre a 39».
ALEX RECUPERATO IN EXTREMIS PER LA PANCHINA - Per la partita contro la Roma i dubbi per Filippo Inzaghi sembrano davvero pochi, soprattutto per l’assenza forzata dell’intera difesa titolare: «Non è detto, forse recuperiamo Alex per la panchina. Ha 20-30 minuti nelle gambe e potrebbe tornare utile. Abate e De Sciglio invece li rivedremo a Dubai».
L’unico dubbio per il tecnico rossonero potrebbe essere a centrocampo, tra Muntari e Poli. Per il resto l’undici che affronterà il giallorossi di Garcia sembra ormai deciso: Diego Lopez in porta; linea difensiva composta da Bonera, Mexes, Zapata e Armero; a centrocampo De Jong, Montolivo e uno tra il ghanese e l’ex sampdoriano; Bonaventura, Honda e Menez in attacco.
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