Banche venete, Gentiloni: «Il salvataggio prova che serve l'unione monetaria»
Il premier Paolo Gentiloni è intervenuto al congresso della Cisl tornando sul tema della risoluzione della crisi delle due banche venete e sottolineando l'importanza di aderire all'Unione europea
ROMA - Il salvataggio delle banche venete non è «in spregio all'obiettivo di una maggiore unione monetaria dell'Europa», anzi, «richiede, urla, la necessità di una maggiore unione monetaria europea». Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, parlando al congresso della Cisl. Il governo ha agito per «salvare i risparmiatori, i lavoratori, il tessuto economico» del Veneto e «se avessimo avuto una maggiore integrazione monetaria europea non saremmo arrivati a utilizzare gli strumenti che stiamo giustamente utilizzando per questo salvataggio».Vale la pena di ricordare che Intesa San Paolo ha acquistato la parte sana delle ex popolari del Veneto al prezzo simbolico di un euro, mentre le sofferenze bancarie e i contenziosi legali delle due banche saranno dirottati su una bad bank dall'incerto destino.
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